Se vuoi avviare un'attività online, tra gli altri modi puoi farlo vendendo online per conto terzi. In questo articolo approfondiremo il significato di vendita online per conto terzi, come funziona questo modello di business, quali sono le cose da sapere se scegli questa modalità di vendita e quali sono le normative in materia in Italia.
Contenuto dell'articolo
- Cosa significa "Vendita online conto terzi"?
- Come iniziare a vendere online per conto terzi in Italia
- Quali sono i costi per vendere online per conto terzi
- Normative sulla vendita online per conto terzi in Italia
Cosa significa "Vendita online conto terzi"?
La vendita online per conto terzi è un modello di vendita che permette a un'azienda di vendere prodotti senza esserne fisicamente in possesso. Quando un cliente effettua un ordine, l'azienda acquista il prodotto da un fornitore terzo che lo spedisce direttamente al cliente. Questo modello di business è chiamato anche dropshipping e fa sì che il venditore, cioè l'azienda che utilizza la vendita per conto terzi, non abbia bisogno di gestire un magazzino né di occuparsi della spedizione dei prodotti.
Ad esempio, un utente fa shopping online e acquista un articolo da una piattaforma di e-commerce; il negozio online non detiene fisicamente il prodotto, ma fa solo da tramite. È il fornitore che si occuperà della preparazione e della spedizione del prodotto all'acquirente, oltre alla gestione del magazzino.
Vantaggi della vendita online per conto terzi
Vendere su Internet per conto terzi presenta dei vantaggi sia per il venditore che per il fornitore, nonché per il cliente.
Vantaggi per il venditore
L'investimento iniziale è minimo, in quanto non è necessario gestire il magazzino, né pagare in anticipo la merce correndo il rischio di indebitarsi e di avere eventualmente dell'invenduto. Inoltre, il venditore risparmia anche tempo, poiché logistica e inventario sono tutti gestiti dal fornitore. Un altro vantaggio è che il venditore può gestire la propria attività sia tramite il proprio sito web di e-commerce che tramite marketplace o aste online.Vantaggi per il fornitore
L'intermediario che vende i prodotti del fornitore gestisce la strategia di marketing per promuovere il negozio online e attirare i clienti; il fornitore quindi potrà espandere la sua presenza online senza dover investire in pubblicità.Vantaggi per il cliente
Il modello di vendita online per conto terzi offre al cliente una maggiore scelta: questi potrà infatti accedere a un'ampia gamma di prodotti, con oggetti provenienti da fornitori di tutto il mondo.
Svantaggi della vendita online per conto terzi
Oltre agli evidenti vantaggi del dropshipping, purtroppo questo sistema presenta anche degli svantaggi, tra cui:
Necessità di trovare fornitori affidabili
Nella scelta del fornitore, occorre valutare bene tutti gli aspetti per non rischiare di ritrovarsi, ad esempio, con errori o ritardi nelle spedizioni.Mancanza di controllo sulla qualità dei prodotti e sul prezzo
Può essere difficile mantenere il controllo su elementi quali la qualità e il prezzo dei prodotti, in quanto l'azienda che usa il modello di vendita per conto terzi dipende dai fornitori per l'approvvigionamento dei prodotti.Margine di guadagno iniziale scarso
Sebbene il capitale iniziale da investire sia limitato, il guadagno in fase iniziale è scarso. Infatti, dal prezzo pagato dal cliente occorre sottrarre i costi relativi all'acquisto dei prodotti e le spese di marketing. Per avere un business redditizio di vendita online per conto terzi occorre rivolgersi a diversi fornitori e avere una base di clienti molto ampia.
Come iniziare a vendere online per conto terzi in Italia
Se vuoi iniziare a vendere prodotti online per conto terzi in Italia devi effettuare quattro passaggi fondamentali: gli adempimenti relativi all'avvio dell'attività commerciale, la scelta del canale di vendita, la scelta dei prodotti e la scelta dei fornitori. Vediamo questi quattro aspetti nel dettaglio.
Adempimenti relativi all'avvio dell'attività commerciale
Ecco i passaggi essenziali per iniziare a vendere su Internet per conto terzi:
Apertura della partita Iva
Prima di tutto, per vendere su Internet per conto terzi in Italia devi avviare un'attività commerciale, quindi aprire una partita Iva con codice Ateco 47.91.10 "Commercio al dettaglio di prodotti via Internet".Iscrizione al Registro delle Imprese
Per l'iscrizione al Registro delle Imprese devi presentare la Comunicazione Unica d'Impresa alla Camera di Commercio competente per la provincia in cui la tua azienda ha la sua sede.Iscrizione alla Gestione INPS Commercianti
L'iscrizione alla Gestione INPS Commercianti è obbligatoria per chi svolge un'attività di commercio di beni (quindi anche la vendita per conto terzi), dei servizi e del turismo. È possibile presentare la Comunicazione Unica allo scopo di assolvere tutti gli adempimenti amministrativi previsti per il Registro delle Imprese, l'INPS e per l'apertura della partita Iva.Presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività
Devi presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) presso lo Sportello Unico Attività Produttive (S.U.A.P.) nel Comune dove vuoi stabilire la sede legale dell'attività.Scelta del regime fiscale
Consigliamo di affidarti al tuo commercialista di fiducia per aiutarti nella scelta del regime fiscale più adatto alle tue esigenze.
Scelta del canale di vendita
Per iniziare la tua attività di vendita online per conto terzi puoi optare per creare un sito web di e-commerce, oppure puoi iniziare con questo modello di business senza creare un sito web, vendendo sui marketplace. Questa opzione richiede solo pochi passaggi e, nella maggior parte dei casi, permette di vendere senza limiti pagando esclusivamente una tariffa mensile e/o una commissione sulle vendite effettuate.
Se stai pensando di avviare un'attività di vendita online per conto terzi, c'è un altro aspetto da considerare: la scelta del fornitore di servizi di pagamento. Infatti, scegliere il fornitore giusto è fondamentale per poter gestire i pagamenti nel modo più semplice e veloce possibile e avere accesso ai metodi di pagamento più adatti al tuo tipo di attività. Soluzioni come Stripe Payments, con la sua suite di ottimizzazione dei pagamenti, ti consentono di accettare i pagamenti sia online che di persona in tutto il mondo, aumentare la conversione e garantire la conformità, risparmiando migliaia di ore di lavoro tecnico.
Scelta dei prodotti
A questo punto dovrai decidere quali sono i prodotti che vuoi vendere online per conto terzi. Quali sono gli aspetti da considerare per questa scelta? Come approcciarsi per scegliere i prodotti giusti?
Effettua una ricerca di mercato
Analizza le tendenze di acquisto con strumenti come Google Trends, studia le esigenze dei consumatori per individuare settori in crescita e verifica la domanda per evitare prodotti con poco interesse.Valuta la concorrenza
Scopri quanti venditori offrono già il prodotto: se è un prodotto molto popolare la cui offerta è già molta elevata, potrebbe non convenire proporlo sul mercato. Individua una nicchia di mercato ancora non molto sfruttata, in cui è più facile distinguersi. Analizza anche i prezzi, le recensioni e i servizi aggiuntivi offerti dai competitor.Analizza il prezzo dei prodotti
Assicurati che i prodotti offrano un buon margine di profitto, considerando i costi di acquisto, di spedizione e di gestione.Offri prodotti di qualità
Scegli fornitori affidabili per garantire prodotti ben recensiti. Offrire articoli di qualità riduce il rischio di resi e migliora la soddisfazione del cliente.Opta per prodotti facili da consegnare
Prediligi prodotti che non siano ingombranti, fragili o soggetti a normative restrittive. Semplificare la logistica aiuta a ridurre i costi e a migliorare l'esperienza d'acquisto.
Scelta dei fornitori
Scegliere fornitori affidabili è forse l'aspetto più importante dell'intera attività di vendita online per conto terzi. Dalla loro affidabilità, infatti, dipende la riuscita del tuo business. Per orientarsi nel difficile compito di scegliere i migliori fornitori, è utile prendere in considerazione fornitori che:
- sono attivi sul mercato da una certa quantità di tempo e abbiano esperienza nel loro settore;
- consentono un monitoraggio chiaro e tempestivo delle consegne;
- offrono procedure di reso semplici e rapide;
- accettano più metodi di pagamento, in linea con le tue preferenze o con quelle della piattaforma e-commerce di riferimento;
- non impongono costi aggiuntivi o quote per l'adesione al proprio programma di vendita per conto terzi;
- si trovano in Europa, in quanto è più probabile che i tempi di spedizione siano veloci. Verifica inoltre che siano disponibili a effettuare spedizioni nei Paesi in cui desideri vendere. Se puoi accettare tempi di spedizione più lunghi, puoi prendere in considerazione fornitori anche in Paesi extraeuropei.
Quali sono i costi per vendere online per conto terzi
Ora che abbiamo approfondito il tema della vendita online per conto terzi e come iniziare a vendere con tale modello, potresti chiederti: quali sono i costi per avviare un'attività di vendita su Internet per conto terzi? Principalmente, devi considerare i seguenti costi:
- Ricerca di mercato: per individuare i prodotti da vendere
- Piattaforma: costi per l'apertura del sito web di e-commerce o per la vendita tramite marketplace
- Costi amministrativi: relativi all'apertura della partita Iva, al commercialista e all'iscrizione al Registro delle Imprese
- Marketing: sarai tu, in quanto azienda che effettua la vendita al cliente, a doverti occupare di promuovere i prodotti e di espandere la tua base clienti
- Viaggi: costi per eventuali viaggi per incontrare i fornitori
- Gestione dei pagamenti: costi relativi ai fornitori di servizi di pagamento
Normative sulla vendita online per conto terzi in Italia
Avviare un'attività di vendita online per conto terzi in Italia richiede il rispetto di una serie di normative fondamentali, sia per garantire la conformità legale sia per tutelare i consumatori. Conoscere le leggi applicabili è essenziale per gestire la tua attività in modo professionale ed evitare sanzioni.
In linea generale, la vendita su Internet per conto terzi segue le stesse regole della vendita e-commerce tradizionale. Devi quindi attenerti alle stesse regole per l'applicazione dell'Iva e la fatturazione per l'e-commerce.
Vediamo di seguito quali sono le normative principali che si applicano alla vendita online per conto terzi.
Codice del Consumo italiano
Il Codice del Consumo italiano (D.lgs. 206/2005) regola i rapporti tra venditore e acquirente, imponendo obblighi precisi per la vendita a distanza. Tra i principali aspetti da considerare:
Diritto di recesso
I consumatori possono restituire un prodotto entro 14 giorni dalla ricezione, senza dover fornire giustificazioni. Il venditore deve rimborsare l'intero importo, incluse le spese di spedizione iniziali.Trasparenza
Le informazioni su prezzo, caratteristiche del prodotto, tempi di consegna e condizioni di recesso devono essere chiaramente indicate sul sito.Garanzia legale
Ogni prodotto venduto deve avere una garanzia minima di due anni in caso di difetti di conformità (Codice del Consumo, art. 128 e seguenti).
Direttiva sul commercio elettronico
La Direttiva 2000/31/CE sul commercio elettronico, recepita in Italia con il D.lgs. 70/2003, stabilisce regole per la vendita online anche per conto terzi, tra cui:
- l'obbligo di indicare chiaramente i dati del venditore (ragione sociale, indirizzo, contatti e partita IVA);
- norme sulla pubblicità online e sulle comunicazioni commerciali;
- requisiti per la stipula di contratti elettronici, compreso il diritto del cliente di ricevere una conferma dell'ordine effettuato.
Normativa sulla sicurezza dei prodotti
La normativa di riferimento è il Regolamento UE 2023/988 del Parlamento europeo e del Consiglio. Chi vende prodotti online, anche in conto terzi, deve rispettare i requisiti di sicurezza dei prodotti, l'obbligo di fornire informazioni su eventuali prodotti non sicuri, l'obbligo di avere un operatore economico (fabbricante, informatore, rappresentante, ecc.) responsabile all'interno dell'Unione europea, e precisa gli obblighi in materia dei fabbricanti, degli importatori e dei distributori.
Privacy e protezione dei dati personali
Gestire un'attività di vendita online per conto terzi comporta la raccolta e il trattamento di dati personali, regolati dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR - Reg. UE 2016/679). Sia i negozi online sia i fornitori devono essere conformi al GDPR. I principali obblighi includono:
- informare gli utenti delle modalità con cui vengono raccolti e utilizzati i loro dati con un'apposita Informativa sui dati personali;
- ottenere il consenso esplicito per trattamenti specifici (es. marketing);
- garantire la protezione e la sicurezza dei dati raccolti;
- fornire agli utenti il diritto di accedere, modificare o cancellare i propri dati personali.
Applicazione dell'Iva e fatturazione
Anche nella vendita su Internet per conto terzi, l'Iva e la corretta fatturazione sono aspetti centrali:
- Se il venditore ha sede in Italia e il totale delle vendite a distanza intracomunitarie nell'Unione europea è al di sotto della soglia di 10.000 euro, il venditore (anche chi vende online per conto terzi) deve applicare l'Iva italiana ai clienti privati dell'UE, salvo casi specifici legati al regime OSS (One Stop Shop). Se invece il totale delle vendite supera la soglia sopra menzionata, si applica l'ordinario criterio impositivo in base al Paese di destinazione dei beni.
- Per vendite a clienti fuori dall'UE, generalmente si applica l'esenzione Iva con la dicitura "operazione non imponibile art. 8 DPR 633/72".
- È obbligatorio emettere fattura o scontrino per ogni vendita ai clienti italiani, salvo esoneri per le attività di e-commerce B2C con vendita a privati (a meno che non siano i clienti stessi a richiedere l'emissione della fattura).
I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e formativo e non devono essere intesi come consulenza legale o fiscale. Stripe non garantisce l'accuratezza, la completezza, l'adeguatezza o l'attualità delle informazioni contenute nell'articolo. Per assistenza sulla tua situazione specifica, rivolgiti a un avvocato o a un commercialista competente e abilitato all'esercizio della professione nella tua giurisdizione.