Se stai pensando di espandere la tua attività in Italia, aprire la filiale italiana di una società estera potrebbe essere la scelta giusta, perché ti permetterebbe di operare stabilmente sul territorio nazionale mantenendo il legame giuridico con la società madre. Per agire correttamente e in piena conformità con la normativa italiana, è essenziale comprendere ogni passaggio burocratico e fiscale.
In questo articolo scoprirai cosa si intende per filiale italiana di società estera, come puoi aprire una filiale in Italia, a quali imposte è soggetta tale filiale e quali sono gli adempimenti ricorrenti.
Contenuto dell'articolo
- Che cos'è una branch?
- Cosa si intende per filiale italiana di società estera
- Come aprire una filiale in Italia di società estera
- Tassazione per le filiali italiane di una società estera
- Soluzioni Stripe per la gestione delle filiali in Italia
- Adempimenti ricorrenti
- Differenza tra filiale e ufficio di rappresentanza
Che cos'è una branch?
"Branch" è semplicemente il termine inglese che indica una filiale: una sede operativa stabile attraverso cui una società con sede all'estero esercita la propria attività economica sul territorio italiano. La branch non ha personalità giuridica autonoma, ma è soggetta agli obblighi fiscali e contabili italiani per le attività svolte localmente.
Cosa si intende per filiale italiana di società estera
Quando parliamo di filiale italiana di società estera, ci riferiamo alla sede secondaria di una società, priva di personalità giuridica autonoma, che dipende direttamente dalla sede principale all'estero. La filiale non è un'entità legale distinta, ma rappresenta la società madre sul territorio italiano e svolge attività operative, commerciali o produttive.
Aprire una filiale estera in Italia consente quindi alla società madre di espandersi in un altro mercato locale senza costituire una nuova società. Dal punto di vista fiscale, la filiale italiana di società estera è considerata una stabile organizzazione ai sensi dell'art. 162 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Questo significa che, pur non avendo una propria autonomia giuridica, la filiale è tenuta a rispettare gli obblighi fiscali italiani per quanto riguarda i redditi prodotti nel territorio dello Stato. Deve quindi aprire una partita IVA e adempiere agli obblighi in materia di contabilità, tassazione e lavoro, come qualsiasi altro soggetto residente fiscalmente in Italia.
Come aprire una filiale in Italia di società estera
Per aprire una filiale in Italia di società estera, devi seguire una serie di step burocratici precisi che esaminiamo in dettaglio qui di seguito.
Redazione di un verbale societario
La sede estera deve approvare formalmente, tramite un verbale del consiglio di amministrazione o altro organo competente, l'apertura della filiale in Italia. In questo documento vanno indicati l'indirizzo della sede italiana e il nome del rappresentante legale con poteri di gestione. Non è obbligatorio che il rappresentante legale della filiale sia residente in Italia, ma è preferibile che abbia un domicilio fiscale sul territorio italiano per facilitare la gestione degli adempimenti e i rapporti con le autorità locali.
Traduzione asseverata dei documenti
L'atto costitutivo, lo statuto e il verbale della decisione devono essere tradotti in italiano e asseverati in Tribunale, ovvero certificati davanti a un pubblico ufficiale (che solitamente è un funzionario del tribunale o un notaio) da parte del traduttore stesso. Con l'asseverazione, il traduttore dichiara sotto giuramento che la traduzione è fedele e conforme al testo originale. Questo conferisce valore legale ai documenti in Italia.
Questa operazione è fondamentale perché consente alle autorità italiane (in particolare al Registro delle Imprese) di verificare ufficialmente i contenuti e la struttura legale della società estera. È consigliabile rivolgersi a studi professionali specializzati in traduzioni giurate per evitare ritardi o errori nella procedura. Dovrai poi allegare i documenti asseverati alla pratica per la registrazione della filiale presso la Camera di Commercio territorialmente competente.
Apertura della partita IVA italiana
Per aprire una filiale in Italia di società estera, devi ottenere una partita IVA italiana. Questo passaggio va effettuato presso l'Agenzia delle Entrate, compilando il modello AA7/10, specifico per soggetti diversi dalle persone fisiche. Puoi presentare la richiesta in via telematica oppure recarti direttamente presso l'ufficio territoriale competente.
Nel modulo dovrai inserire i dati della tua società madre, l'indirizzo della sede operativa in Italia, il codice ATECO corrispondente all'attività svolta e il nominativo del rappresentante legale in Italia. Scegliere correttamente il codice ATECO è fondamentale, perché determina gli adempimenti fiscali e contributivi applicabili alla tua attività.
Una volta ottenuto il numero di partita IVA, potrai iniziare a emettere fatture, registrare operazioni e adempiere a tutti gli obblighi fiscali previsti dalla normativa italiana, come la liquidazione periodica dell'IVA e la dichiarazione annuale.
Registrazione presso il Registro delle Imprese
Si tratta del passaggio fondamentale per ottenere la piena operatività in Italia della tua filiale di società estera. Devi compilare il modello S1 accedendo al portale del Registro delle Imprese e seguendo le istruzioni per la procedura ComUnica. I documenti da allegare sono:
- copia autenticata e tradotta dell'atto costitutivo e dello statuto;
- copia del documento di identità del rappresentante legale;
- codice di registro (iscrizione al corrispettivo del Registro delle Imprese estero);
- dati sulla sede operativa italiana;
- verbale di nomina del rappresentante in Italia;
- codice EUID (identificativo unico europeo previsto dalla Direttiva 2012/17/UE che serve a identificare in modo univoco la società estera nei registri europei e a facilitarne l'interconnessione);
- pagamento dei diritti camerali e dell'imposta di bollo.
Iscrizione all'INPS e all'INAIL
Se la filiale della tua società prevede di assumere personale in Italia, dovrai procedere con l'iscrizione presso l'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) e l'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).
L'iscrizione all'INPS è necessaria per versare i contributi previdenziali dovuti per i tuoi dipendenti. Durante la registrazione, ti verrà richiesto di indicare il settore di appartenenza (ad esempio commercio, industria o servizi), il numero di lavoratori previsti e il contratto collettivo nazionale del lavoro che intendi applicare.
Per quanto riguarda l'INAIL, dovrai assicurare i lavoratori contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In fase di iscrizione, ti verrà attribuita una posizione assicurativa territoriale e, sulla base della natura dell'attività e del livello di rischio, verrà calcolato un premio assicurativo da versare periodicamente.
Puoi effettuare entrambe le iscrizioni online, tramite i portali istituzionali INPS e INAIL. Ricorda: è essenziale completare questi passaggi prima dell'inizio effettivo di ogni rapporto di lavoro, per garantire la piena conformità con le normative italiane e tutelare sia la tua filiale che i tuoi dipendenti.
Comunicazione di inizio attività (SCIA)
La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è un adempimento necessario per avviare la quasi totalità delle attività economiche in Italia. Devi presentarla allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune dove ha sede la filiale, anche in modalità telematica. A seconda dell'attività svolta, potrebbero essere richieste ulteriori documentazioni o autorizzazioni (es. requisiti professionali, conformità urbanistica, autorizzazioni sanitarie o ambientali).
Ti consigliamo di rivolgerti a un consulente esperto che può semplificare notevolmente la procedura per aprire una filiale estera in Italia, assicurandoti di rispettare tutti gli obblighi legali e amministrativi.
Tassazione per le filiali italiane di una società estera
Anche se non ha personalità giuridica autonoma, la filiale locale di una società estera è soggetta a tassazione in Italia per i redditi prodotti nel territorio nazionale. Questo significa che la filiale è equiparata a una stabile organizzazione ai fini fiscali.
Le principali imposte che dovrà pagare la tua filiale italiana sono:
IRES (Imposta sul Reddito delle Società)
L'IRES è l'imposta principale che si applica agli utili delle società di capitali. L'aliquota è del 24%, applicata agli utili netti generati dalla filiale in Italia.
IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive)
Si tratta di un'imposta locale che si applica sul valore della produzione netta generata dalla filiale. L'aliquota ordinaria è del 3,9%, ma può variare in base alla Regione. Per le imprese commerciali, la base imponibile è data dalla differenza tra ricavi e costi della produzione, escludendo alcune voci come gli interessi passivi o i compensi a lavoratori autonomi occasionali.
IVA (Imposta sul Valore Aggiunto)
La tua filiale deve gestire la propria posizione IVA in Italia, emettendo fatture con IVA e adempiendo agli obblighi periodici (liquidazioni mensili o trimestrali, dichiarazione annuale). Il meccanismo IVA prevede:
- IVA a debito: l'IVA a debito è l'imposta che la filiale incassa dai clienti sulle vendite di beni e servizi;
- IVA a credito: l'IVA a credito l'IVA pagata ai fornitori sugli acquisti.
La filiale deve versare la differenza tra l'IVA a debito e quella a credito all'Erario. Se l'IVA a credito è superiore, può essere riportata a credito nei periodi successivi o chiesta a rimborso.
Ritenute alla fonte
Si tratta di un obbligo fiscale secondo il quale la filiale, quando paga compensi a lavoratori dipendenti, collaboratori o liberi professionisti, deve trattenere una parte dell'importo dovuto e versarla direttamente allo Stato italiano. In questo ruolo, la filiale non paga l'imposta per sé stessa, ma trattiene una parte del reddito che corrisponde ai propri dipendenti (o altri beneficiari) e la versa per loro conto all'Erario. Agisce quindi da "intermediario" tra chi percepisce il reddito e lo Stato.
La tassazione segue i principi del diritto tributario italiano e richiede una contabilità separata da quella della sede estera. Se vuoi aprire una filiale in Italia di società estera, devi quindi dotarti di un sistema contabile conforme e rivolgerti a un commercialista di riferimento che esercita la sua professione in Italia.
Inoltre, per evitare la doppia imposizione, verifica se tra l'Italia e il Paese della casa madre della tua azienda esiste una convenzione contro le doppie imposizioni.
Soluzioni Stripe per la gestione delle filiali in Italia
Se stai per aprire in Italia una filiale di società estera, disporre degli strumenti giusti per la gestione di pagamenti, fatturazione e conformità fiscale è essenziale per operare in modo efficiente. Le soluzioni Stripe ti offrono un'infrastruttura solida e integrata per accompagnare ogni fase operativa della tua attività in Italia.
Con Stripe Payments puoi accettare pagamenti online in modo sicuro e scalabile. Se prevedi un punto vendita fisico, Stripe Terminal ti consente di accettare pagamenti di persona con carta in diversi Paesi e di unificare la gestione dei pagamenti online e di persona, visualizzandole in unica dashboard e semplificando in questo modo reportistica, riconciliazione contabile e analisi dei dati.
Per gestire la fatturazione puoi utilizzare Stripe Invoicing, con cui puoi creare e inviare sia le fatture per i pagamenti una tantum che ricorrenti senza scrivere una sola riga di codice. Con Stripe Invoicing puoi risparmiare tempo e ricevere pagamenti più velocemente (l'87% delle fatture Stripe viene incassato entro 24 ore). E, grazie alla collaborazione con partner terzi, come A-Cube, puoi utilizzare Stripe Invoicing anche con l'obbligo di fatturazione elettronica.
La filiale italiana della società estera sarà inoltre soggetta a obblighi IVA: Stripe Tax ti aiuta a calcolare, applicare e versare correttamente l'IVA, garantendo la conformità in Italia e in oltre 100 paesi. Se gestisci abbonamenti o entrate su base ricorrente, con Stripe Revenue Recognition puoi registrare i ricavi in modo conforme agli standard contabili internazionali.
Adempimenti ricorrenti
Dopo l'apertura, la filiale italiana di società estera è tenuta a rispettare una serie di adempimenti continuativi, simili a quelli previsti per le imprese italiane.
Tenuta delle scritture contabili
Per la filiale devi adottare un sistema contabile conforme alla normativa italiana, che consenta la registrazione cronologica e sistematica delle operazioni. È necessario predisporre libri obbligatori (giornale, inventari, registri IVA) e conservarli per almeno dieci anni.
Presentazione delle dichiarazioni fiscali
Ogni anno devi presentare le dichiarazioni relative a IRES, IRAP e IVA, oltre agli eventuali modelli Intrastat per le operazioni con altri Paesi UE. Inoltre, la filiale è soggetta alla comunicazione delle liquidazioni periodiche IVA e al versamento dell'imposta entro le scadenze previste.
Versamento di imposte e contributi
Oltre alle imposte sui redditi e all'IVA, la filiale deve versare le ritenute alla fonte effettuate sui compensi a lavoratori e collaboratori. Se ha dipendenti, deve anche versare i contributi previdenziali (INPS) e assicurativi (INAIL), secondo le scadenze mensili previste.
Deposito del bilancio della casa madre
Anche se la filiale non redige un bilancio autonomo, è tenuta a depositare annualmente presso il Registro delle Imprese una copia del bilancio della società estera, tradotto in italiano, entro 30 giorni dall'approvazione.
Adempimenti in materia di lavoro
In caso di assunzione di personale, la filiale deve predisporre i contratti, trasmettere le comunicazioni obbligatorie (UNILAV), redigere le buste paga, applicare i contratti collettivi di settore e rispettare le normative su salute e sicurezza sul lavoro.
Aggiornamenti al Registro delle Imprese
Ogni variazione riguardante la sede, l'attività, il rappresentante legale o altri elementi rilevanti deve essere comunicata tempestivamente alla Camera di Commercio competente.
Differenza tra filiale e ufficio di rappresentanza
Se intendi operare in Italia, oltre all'opzione di aprire una filiale della tua società in Italia è disponibile anche l'opzione dell'ufficio di rappresentanza, una modalità giuridica profondamente diversa, adatta a finalità operative differenti.
L'ufficio di rappresentanza
Si tratta di una struttura leggera, utilizzata per attività preparatorie o ausiliarie, come ricerche di mercato, contatti promozionali, supporto commerciale o assistenza tecnica. Non può svolgere attività produttive, né emettere fatture o concludere contratti per conto della casa madre. Non genera reddito in Italia e non è soggetto a IRES (Imposta sul Reddito delle Società) o IVA. Tuttavia, è comunque obbligatoria la sua iscrizione al Registro delle Imprese, sebbene come sede secondaria senza attività economica. Serve inoltre richiedere un codice fiscale per adempiere agli obblighi minimi amministrativi.
La filiale
Si tratta di una stabile organizzazione della società estera, dotata di rappresentanza e operatività sul territorio italiano. Svolge attività economica, genera redditi imponibili, emette fatture e può sottoscrivere contratti. La filiale è quindi soggetta a tutti gli obblighi fiscali e contributivi, come una qualsiasi impresa italiana: IRES, IRAP, IVA, INPS, INAIL, ecc. È inoltre obbligata alla tenuta della contabilità separata e a una struttura amministrativa adeguata per operare sul mercato locale.
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Filiale italiana di società estera |
Ufficio di rappresentanza |
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|---|---|---|
|
Attività economica |
Sì |
No |
|
Necessità di codice fiscale |
Sì (per la società e il legale rappresentante) |
Sì (per la società e il legale rappresentante) |
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Necessità di partita IVA |
Sì |
No |
|
Emissione delle fatture |
Sì |
No |
|
Soggetta a IVA e imposte |
Sì (IRES, IRAP, IVA) |
No |
|
Possibilità di sottoscrivere contratti vincolanti |
Sì |
No |
|
Personalità giuridica autonoma |
No |
No |
|
Obbligo contabile |
Completo |
Minimo (se richiesto |
|
Finalità |
Operatività commerciale stabile |
Supporto/promozione |
Cosa può fare un ufficio di rappresentanza?
Un ufficio di rappresentanza in Italia può svolgere esclusivamente funzioni di supporto per la casa madre estera, senza generare reddito. In particolare, può occuparsi di:
- attività di ricerca di mercato;
- promozione del marchio o dei prodotti;
- supporto commerciale non operativo;
- assistenza tecnica ai clienti italiani;
- rappresentanza istituzionale.
Non può, invece, vendere beni o servizi, emettere fatture o stipulare contratti in nome della società estera. È una soluzione utile se vuoi testare il mercato italiano in modo preliminare, senza ancora aprire una filiale in Italia di società estera.
I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e formativo e non devono essere intesi come consulenza legale o fiscale. Stripe non garantisce l'accuratezza, la completezza, l'adeguatezza o l'attualità delle informazioni contenute nell'articolo. Per assistenza sulla tua situazione specifica, rivolgiti a un avvocato o a un commercialista competente e abilitato all'esercizio della professione nella tua giurisdizione.