Il regime di piccolo imprenditore in Germania

  1. Introduzione
  2. Che cosè il regime di piccolo imprenditore?
  3. Qual è la differenza tra un piccolo imprenditore e una piccola impresa?
  4. Quali sono i requisiti di idoneità per il regime di piccolo imprenditore?
  5. Chi beneficia del regime di piccolo imprenditore?
  6. In che modo ci si registra come piccolo imprenditore?
  7. Quali altri obblighi fiscali si applicano al regime di piccolo imprenditore?
    1. Imposta sul reddito
    2. Tassa commerciale
    3. IVA
  8. Quali altri obblighi si applicano ai piccoli imprenditori?
    1. Periodi di conservazione
    2. Obblighi contabili
    3. Identificazione obbligatoria sulle fatture
  9. Cosa è necessario fare se si supera la soglia di vendita?
    1. Scrivere una notifica allufficio tributario
    2. Addebitare lIVA
    3. Presentare le dichiarazioni IVA anticipate

Le persone fisiche private con bassi volumi di vendita possono trarre vantaggio di accordi fiscali e amministrativi semplificati registrandosi per il regime di piccolo imprenditore. Scopri cos'è il regime di piccolo imprenditore, quali requisiti devi soddisfare e quali obblighi ti competono in qualità di piccolo imprenditore.

Contenuto dell'articolo

  • Che cos'è il regime di piccolo imprenditore?
  • Qual è la differenza tra un piccolo imprenditore e una piccola impresa?
  • Quali sono i requisiti di idoneità per il regime di piccolo imprenditore?
  • Chi beneficia del regime di piccolo imprenditore?
  • In che modo ci si registra come piccolo imprenditore?
  • Quali altri obblighi fiscali si applicano al regime di piccolo imprenditore?
  • Quali altri obblighi si applicano ai piccoli imprenditori?
  • Cosa è necessario fare se si supera la soglia di vendita?

Che cos'è il regime di piccolo imprenditore?

Le aziende in Germania sono soggette all'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sono quindi obbligate ad addebitare l'IVA sui loro beni e servizi. Tuttavia, le aziende con un basso volume di vendita possono essere esenti da questo obbligo. Il regime di piccolo imprenditore è regolamentato nella Sezione 19 della legge sull'IVA (UStG). Lo scopo di questo regime semplificato è ridurre il carico amministrativo sia per le attività che per gli uffici tributari, che altrimenti sarebbe sproporzionatamente elevato rispetto al basso livello di entrate fiscali. Solo nel 2022, circa 550.000 persone hanno costituito piccole imprese in Germania. Coloro che prevedevano un basso volume di vendita si sono trovati di fronte alla scelta se registrarsi o meno per il regime di piccolo imprenditore.

Qual è la differenza tra un piccolo imprenditore e una piccola impresa?

I termini ''piccolo imprenditore'' e ''piccola impresa'' si riferiscono a circostanze diverse. Una piccola impresa è un'impresa commerciale che non è soggetta alle disposizione del codice commerciale tedesco (''Handelsgesetzbuch'' o ''HGB''), a condizione che i suoi profitti siano inferiori a 60.000 euro o che le sue vendite siano inferiori a 600.000 euro per l'anno. Le piccole imprese non vengono inserite nel registro commerciale tedesco e hanno obblighi contabili semplificati. Le piccole imprese possono anche optare per il regime di piccolo imprenditore e a questo proposito viene fatta una distinzione tra le imprese non commerciali, come i liberi professionisti, e le società a responsabilità limitata (''Gesellschaft mit beschränkter Haftung'' o ''GmbH'').

Quali sono i requisiti di idoneità per il regime di piccolo imprenditore?

Il prerequisito più importante per lo stato di piccolo imprenditore è che il volume di vendita annuale totale del libero professionista o dell'azienda per l'anno precedente non superi 22.000 euro e non si prevede che superi 50.000 euro per l'anno corrente. Il mese in cui è stata fondata l'azienda è rilevante ai fini del calcolo della soglia di vendita per l'anno di costituzione. Il motivo è che la soglia di vendita si applica su base proporzionale quando un'azienda non è stata fondata all'inizio dell'anno.

Ad esempio: se un'azienda viene fondata a giugno, la soglia di vendita viene ricalcolata per i sette mesi rimanenti dell'anno. Questo significa che l'azienda può registrare solo vendite totali pari a 12.833 euro per ottenere lo stato di piccolo imprenditore: (7 ÷ 12) × 22.000 euro.

Chi beneficia del regime di piccolo imprenditore?

Il regime di piccolo imprenditore presenta vantaggi e svantaggi, che devono essere attentamente valutati in base alle circostanze. La gestione di un'attività soggetta a normative fiscali standard implica obblighi considerevoli. Questi includono l'addebito dell'IVA su tutte le fatture, la presentazione di dichiarazioni IVA anticipate periodiche e la preparazione di una dichiarazione IVA completa. Tuttavia, questi tre obblighi non valgono per le attività esenti da IVA. Questo comporta i seguenti vantaggi:

  • Riduzione dell'amministrazione contabile, quindi più tempo per occuparsi del business e acquisire clienti
  • Un vantaggio competitivo sulle aziende soggette a IVA, poiché i prezzi senza IVA sono chiaramente inferiori

Tuttavia, l'esenzione IVA presenta comunque degli svantaggi:

  • I piccoli imprenditori non hanno diritto alla detrazione delle tasse a monte e quindi non ricevono un rimborso IVA sulle spese operative.
  • Se sulla fattura non è riportata l'IVA, i clienti potrebbero pensare che l'attività abbia bassi livelli di vendita e, di conseguenza, un'esperienza commerciale limitata.
  • Il regime di piccolo imprenditore si applica solo a beni e servizi venduti in Germania. Alle vendite transfrontaliere sono applicate le norme fiscali standard.

Il regime di piccolo imprenditore è un'opzione sicura per chiunque voglia iniziare in modo autonomo o usare l'attività per generare un reddito aggiuntivo. Sul lungo termine, tuttavia, impedisce la crescita dell'attività.

In che modo ci si registra come piccolo imprenditore?

La decisione di registrarsi per il regime di piccolo imprenditore deve essere presa nel momento in cui si crea l'attività e comunicata all'ufficio tributario competente al momento della registrazione a fini fiscali. Il regime non viene applicato automaticamente quando i requisiti rilevanti vengono soddisfatti, ma deve essere selezionato in modo proattivo. È importante assicurarsi che le previsioni di vendita indicate siano al di sotto della soglia di vendita prevista per il regime di piccolo imprenditore. In alternativa, le attività possono decidere di non essere soggette al regime. Se l'azienda decide di non registrarsi per il regime, non può cambiare idea per cinque anni. Solo una volta trascorso questo periodo di cinque anni, le attività possono fare domanda per il regime di piccolo imprenditore scrivendo all'ufficio tributario.

Il modulo di registrazione fiscale deve essere inviato elettronicamente all'ufficio tributario competente entro un mese dalla registrazione come attività. Per farlo, si utilizza la piattaforma di amministrazione fiscale ELSTER.

Quali altri obblighi fiscali si applicano al regime di piccolo imprenditore?

I piccoli imprenditori sono soggetti alle stesse disposizioni fiscali generali delle altre entità soggette a tassazione poiché il regime di piccolo imprenditore si applica solo all'IVA.

Ai piccoli imprenditori si applicano i seguenti tipi di imposte:

(Nota: la data di scadenza per la presentazione di tutte le dichiarazioni fiscali elencate in basso è il 31 luglio dell'anno successivo. Ad esempio, una dichiarazione fiscale per il 2022 deve essere presentata entro il 31 luglio 2023.)

Imposta sul reddito

Conformemente alla Sezione 2 dell'EStG, l'imposta sul reddito comprende, tra le altre cose, tutto il reddito derivato dal lavoro autonomo e dal commercio. Questo significa che tutti i piccoli imprenditori devono dichiarare il proprio reddito nell'ambito dell'imposta sul reddito. A tale scopo, una volta all'anno, le attività devono presentare i propri conti, preparati usando il metodo della contabilità per cassa (''Einnahmenüberschussrechnung'' o ''EÜR''), all'ufficio tributario.

Il metodo della contabilità per cassa è un metodo contabile semplificato per liberi professionisti e piccoli imprenditori. Tutto il reddito e le spese per l'anno fiscale in questione sono incluse nel modulo ''EÜR appendix'' e vengono usati per calcolare i profitti. Questi profitti costituiscono la base per il calcolo dell'imposta sul reddito dovuta. Viene applicata una detrazione personale di 10.908 euro (al 2023). Se il reddito calcolato è al di sotto di questo limite, non è dovuta alcuna imposta sul reddito.

Tassa commerciale

La tassa commerciale è imposta solo alle attività commerciali. I piccoli imprenditori che operano su base autonoma non sono pertanto soggetti alla tassa commerciale e non devono presentare la relativa dichiarazione. La detrazione personale per la tassa commerciale è di 24.500 euro all'anno. Considerato che tale importo è superiore alla soglia IVA per il regime di piccolo imprenditore (massimo 22.000 euro per l'anno precedente), le piccole attività commerciali in genere non sono tenute a versare la tassa commerciale. Tuttavia, devono comunque presentare una dichiarazione per la tassa commerciale entro la scadenza prevista.

IVA

I piccoli imprenditori devono presentare una dichiarazione IVA annuale pur essendo esenti da IVA. Poiché si suppone che non sarà indicata nessuna IVA sulla dichiarazione, lo scopo è semplicemente confermare che non è dovuta nessuna IVA.

Quali altri obblighi si applicano ai piccoli imprenditori?

A parte gli obblighi fiscali, i piccoli imprenditori sono soggetti ad altri requisiti relativi alla contabilità e alla conservazione di documenti. Sono inoltre presenti delle normative specifiche applicabili alla fatturazione.

Periodi di conservazione

I documenti aziendali, come fatture, ricevute e contratti, sono soggetti a un periodo di conservazione di 10 anni. Durante questo periodo, l'ufficio tributario ha il diritto di richiedere accesso a questi documenti nell'ambito di una verifica fiscale. Le date precise di scadenza e i documenti rilevanti sono elencati nella Sezione 147 del codice fiscale (''Abgabenordnung'' o ''AO'') e nella Sezione 257 del codice commerciale (HGB).

Obblighi contabili

I piccoli imprenditori sono obbligati a tenere conti semplici. Questo significa conservare una documentazione cronologica separata per tutto il reddito e le spese operative, che viene quindi utilizzata per preparare la situazione contabile basata su cassa.

Identificazione obbligatoria sulle fatture

Le fatture emesse dai piccoli imprenditori devono essere identificate in quanto tali poiché non includono l'IVA. A tale scopo è sufficiente fare riferimento alla Sezione 19 dell'UStG. Tutte le informazioni obbligatorie richieste sulle fatture sono indicate nell'articolo ''Creazione delle fatture per le piccole imprese in Germania''.

Cosa è necessario fare se si supera la soglia di vendita?

Se un piccolo imprenditore supera il limite di vendita definito nella Sezione 19 dell'UStG, dovrà passare al regime fiscale standard a partire da gennaio dell'anno successivo. Questo significa che non verrà più applicato il regime di piccolo imprenditore e l'azienda sarà soggetta a IVA. Quando un'attività diventa soggetta alla tassazione standard, devono essere intrapresi i seguenti passi:

Scrivere una notifica all'ufficio tributario

Se viene superata la soglia di 22.000 euro nell'anno corrente, è necessario informare l'ufficio tributario competente. In caso contrario, l'ufficio tributario verrà a conoscenza della situazione solo a metà dell'anno successivo, quando riceve la relativa dichiarazione fiscale. Se l'attività continua a non addebitare l'IVA dall'inizio del successivo anno fino alla data della dichiarazione fiscale, l'importo delle tasse dovute legalmente per l'intero periodo dovrà essere versato retroattivamente all'ufficio tributario. Per evitare perdite finanziarie considerevoli, è pertanto essenziale che i piccoli imprenditori controllino costantemente le soglie IVA.

Addebitare l'IVA

Le attività soggette a IVA devono addebitare l'aliquota corrispondente di IVA sui loro beni e servizi. Dipendentemente dall'aliquota dell'IVA, questo corrisponde al 19% del valore netto o il 7% per beni e servizi ridotti.

Ad esempio: un piccolo imprenditore vende un servizio a 100 euro. Dopo essere passato alla tassazione standard, dovrà addebitare 119 euro per questo servizio (valore netto di 100 euro + 19% IVA = valore lordo di 119 euro).

Presentare le dichiarazioni IVA anticipate

Le attività soggette a IVA devono trasmettere l'IVA che riscuotono all'ufficio tributario. Per evitare che il debito d'imposta risultante sia dovuto integralmente alla fine dell'anno, le attività sono obbligate a presentare dichiarazioni IVA anticipate ed effettuare i pagamenti corrispondenti. La riscossione delle imposte su base mensile o trimestrale protegge l'ufficio tributario da inadempienze di pagamento e aiuta le attività nella pianificazione finanziaria.

Le dichiarazioni IVA anticipate devono essere presentate mensilmente durante i primi due anni dal passaggio alla tassazione standard. Successivamente, il periodo di tassazione dipenderà dal debito IVA per l'anno precedente.

Questo evidenzia un vantaggio della tassazione standard: dichiarando e pagando l'IVA in anticipo, le attività possono compensare l'IVA a monte, in altre parole l'IVA che le attività stesse hanno pagato. Se l'IVA totale sulle spese è superiore a quella per il reddito in un determinato periodo, viene generato un credito IVA e le attività riceveranno un rimborso.

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