Dropshipping e IVA in Francia: regolamenti e funzionamento

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Ulteriori informazioni 
  1. Introduzione
  2. Come funziona il dropshipping
  3. Normative fiscali per il dropshipping e IVA
  4. Soggetto che paga l’IVA nel dropshipping
  5. Come dichiarare l’IVA per il dropshipping
  6. Sanzioni per la mancata conformità
  7. Come garantire una corretta dichiarazione IVA per il dropshipping
  8. In che modo Stripe Tax può essere d’aiuto

In Francia, il dropshipping è diventato un modello di business in rapida crescita nell'e-commerce, e il suo valore di mercato è stato di oltre 10 miliardi di euro nel 2024. Nello stesso anno, il governo ha emanato una nuova legge finanziaria per definire il quadro fiscale del dropshipping, in particolare per ciò che riguarda la riscossione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA).

Questo articolo illustra le regole per il dropshipping e l'IVA in Francia, incluso chi deve presentare la dichiarazione IVA e come evitare sanzioni.

Contenuto dell'articolo

  • Come funziona il dropshipping
  • Normative fiscali per il dropshipping e l'IVA
  • Soggetto che paga l'IVA nel dropshipping
  • Come dichiarare l'IVA per il dropshipping
  • Sanzioni per la mancata conformità
  • Come garantire una corretta dichiarazione IVA per il dropshipping
  • In che modo Stripe Tax può essere d'aiuto

Come funziona il dropshipping

Il dropshipping è un modello di e-commerce in cui un venditore acquista la merce da un fornitore terzo (spesso situato all'esterno dell'UE) che la spedisce direttamente ai clienti in Europa. Nella transazione, il venditore funge da intermediario e gestisce solo il marketing e la vendita della merce.

In altre parole, il dropshipping comporta una transazione fra tre soggetti:

  • Il venditore, o dropshipper: commercializza e vende i beni acquistati da un fornitore terzo, senza mai possederli fisicamente (nessun magazzino e nessuna consegna). I ricavi del dropshipper provengono dal margine che guadagna sulle vendite ai clienti.
  • Il fornitore terzo (che spesso ha sede al di fuori dell'UE): evade gli ordini di acquisto del dropshipper e consegna i prodotti direttamente ai clienti. I ricavi del fornitore provengono dalla vendita dei beni al dropshipper.
  • Il cliente: acquista la merce dal dropshipper, senza che debba essere a conoscenza del fornitore terzo.

Come avviene per qualsiasi altra attività di e-commerce, i dropshipper devono assicurarsi che gli ordini siano evasi correttamente e siano conformi a una serie di requisiti di trasparenza nei confronti dei clienti, inclusi i termini e le condizioni generali di vendita (CGV), le informazioni di legge, le politiche di reso, l'informativa sulla privacy, le informazioni sulla consegna e il diritto di recesso.

Normative fiscali per il dropshipping e IVA

I requisiti fiscali per il dropshipping, definito come vendita a distanza di beni importati (VAD BI), sono previsti dalla legge finanziaria del 2024 (legge 2023-1322 del 29-12-2023), in cui si specifica che i professionisti del dropshipping devono dichiarare e pagare l'IVA sui beni importati e venduti in Francia quando l'IVA riscossa all'importazione (nel momento in cui i beni arrivano alla dogana francese) è inferiore all'IVA locale addebitata per una vendita equivalente, se si fosse verificata in territorio francese.

In altre parole, per il dropshipper esistono due possibili scenari riguardo al dropshipping e all'IVA:

  • Se l'importo dell'IVA francese (per una vendita diretta in Francia) è superiore all'importo dell'IVA sull'importazione (per una vendita in dropshipping), il dropshipper deve pagare la differenza tra i due importi dell'IVA.
  • Se l'importo dell'IVA locale è inferiore a quello dell'IVA all'importazione, il dropshipper deve pagare solo l'IVA all'importazione.

Ad esempio, supponiamo che un venditore online acquisti un paio di scarpe dalla Colombia per 20 € e le venda per 50 € in dropshipping a un cliente francese. In questo caso, il venditore e-commerce deve pagare all'importazione 4 € di IVA (20% su 20 €, corrispondente al prezzo di acquisto dal fornitore, ovvero al valore doganale). Se la vendita fosse avvenuta in Francia, il venditore avrebbe dovuto pagare 10 € di IVA (20% di aliquota standard su 50 €, corrispondenti al prezzo di vendita al cliente). Poiché l'importo dell'IVA all'importazione è minore dell'IVA dovuta per una vendita in Francia, il venditore e-commerce deve pagare al fisco la differenza tra i due importi, cioè 6 €.

La legge finanziaria del 2024 rafforza le normative sull'IVA per il dropshipping e mira a fornire nuovi requisiti normativi per questa attività in rapida crescita.

Le disposizioni della legge finanziaria del 2024 non si applicano quando una vendita è agevolata da un'interfaccia elettronica (come un marketplace o una piattaforma di dropshipping) e la merce consegnata al cliente si trova già in Francia. Inoltre, non si applicano quando il venditore utilizza lo sportello unico per le importazioni (IOSS), indipendentemente dal valore della transazione. In tal caso, è il dropshipper a essere responsabile del pagamento dell'IVA sull'importazione.

La legge mira inoltre a rendere soggette all'IVA francese alcune transazioni di vendita a distanza, classificate in precedenza come esterne all'UE. Il dropshipper, che funge da intermediario nella transazione tra il fornitore e il cliente finale, non partecipa al processo di sdoganamento, in quanto non è coinvolto nella logistica di consegna delle merci importate. Di conseguenza, l'IVA all'importazione si basa in genere sulla vendita tra il fornitore terzo e il dropshipper, e non sulla vendita tra il dropshipper e il cliente finale.

Questo significa che il margine del dropshipper non viene tassato, anche se è incluso nel prezzo pagato dal cliente finale in Francia e può essere molto elevato, a seconda della merce venduta. Questa assenza di IVA avvantaggia anche le piattaforme online che ospitano negozi di dropshipping, che subiscono una decurtazione per ogni vendita.

Pertanto, la legislazione mira a:

  • Combattere le frodi sull'IVA
  • Garantire una concorrenza leale tra i vari soggetti del mercato (eliminando i vantaggi fiscali per i dropshipper) e un'equa imposizione su tutte le transazioni (francesi, intra-UE e internazionali)
  • Semplificare la riscossione dell'IVA per le vendite a distanza
  • Assegnare la responsabilità alle piattaforme online

Soggetto che paga l'IVA nel dropshipping

L'entità soggetta all'IVA sulla vendita a un cliente in Francia è il dropshipper, o la piattaforma che agevola le vendite in dropshipping. Quando il dropshipper vende i prodotti direttamente sul proprio sito web, il dropshipper è soggetto all'IVA, che viene applicata secondo l'aliquota IVA francese. Se il dropshipper passa attraverso una piattaforma o marketplace, è responsabile quell'entità.

Il tipo di IVA da dichiarare dipende dall'importo della vendita. Quando il dropshipper vende a un cliente in Francia la merce importata attraverso il sito web del dropshipper:

  • Se la vendita è inferiore o uguale a 150 €, il dropshipper può utilizzare l'IOSS per dichiarare e "pagare anticipatamente" l'IVA alla dogana. In questo caso, la transazione di importazione è esente da IVA. Se invece il dropshipper non utilizza il sistema IOSS, deve dichiarare l'IVA all'importazione e potrebbe dover pagare l'IVA sulla vendita in Francia.

  • Se la vendita è superiore a 150 €, non è possibile utilizzare l'IOSS. Il dropshipper deve quindi dichiarare l'IVA sull'importazione e sulla transazione di vendita.

Quando il dropshipper vende beni importati da altri Paesi dell'UE sul sito web del dropshipper:

  • Se la vendita è inferiore o uguale a 150 €, il dropshipper può utilizzare l'IOSS per dichiarare l'IVA secondo l'aliquota in vigore nel Paese di residenza del cliente.
  • Se la vendita è superiore a 150 €, il dropshipper non può utilizzare il sistema IOSS per dichiarare l'IVA secondo l'aliquota in vigore nel Paese di residenza. Il dropshipper deve invece registrarsi per l'IVA nello stato (membro) del cliente e dichiarare l'IVA locale.

Quando il dropshipper vende i beni importati tramite una piattaforma o marketplace di dropshipping, tale entità viene considerata il fornitore. Questo significa che la piattaforma, o marketplace, deve pagare l'IVA. Se la vendita è inferiore o uguale a 150 €, la piattaforma o marketplace deve dichiarare l'IVA sull'importazione e sulla transazione di vendita; se il valore della vendita supera 150 € deve solo dichiarare l'IVA all'importazione. Il dropshipper professionista dovrà dichiarare l'IVA nella transazione di vendita.

Tieni presente che i lavoratori autonomi possono beneficiare del regime di esenzione IVA e non dichiarare l'IVA per le loro attività di dropshipping. Per poterne beneficiare, i lavoratori autonomi che agiscono come dropshipper devono avere vendite inferiori o uguali a:

  • 85.000 € per l'anno solare precedente
  • 93.500 € per l'anno solare in corso

Le autorità fiscali francesi rivedono in genere le soglie ogni tre anni. Le soglie di cui sopra corrispondono al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 1° marzo 2025. Se la tua attività autonoma di dropshipping soddisfa queste condizioni, puoi fatturare le vendite in esenzione di imposta.

Come dichiarare l'IVA per il dropshipping

La procedura di dichiarazione IVA per il dropshipping varia a seconda del Paese in cui si applica l'IVA:

  • Se il cliente è in Francia, l'attività deve dichiarare l'IVA sul modulo CA3 o CA12.
  • Se il cliente vive in un altro Paese dell'UE, l'attività deve presentare la dichiarazione IVA estera e può avvalersi dello sportello unico IVA (OSS), quindi richiedere il rimborso dell'IVA intracomunitaria.

Per semplificare la dichiarazione, i dropshipper professionisti possono chiedere all'ufficio tributario di applicare alle loro vendite l'aliquota vigente in Francia, a patto che l'azienda abbia sede in Francia.

Sanzioni per la mancata conformità

In caso di mancato rispetto dei requisiti fiscali per l'IVA e il dropshipping, il dropshipper rischia diversi tipi di sanzioni:

  • Sanzioni fiscali: in caso di mancata presentazione o di dichiarazione tardiva, c'è il rischio di sanzioni che vanno da 750 a 1.500 €. In caso di frode fiscale, la sanzione può arrivare fino a 75.000 €.
  • Sanzioni amministrative: la mancata conformità ai requisiti fiscali può comportare un controllo fiscale e un rettifica delle imposte.
  • Sanzioni penali: la frode sull'IVA può comportare una pena detentiva fino a cinque anni.
  • Sanzioni commerciali: in caso di mancata conformità, le piattaforme di dropshipping o di web hosting possono sospendere o bloccare l'account dell'attività.

Come garantire una corretta dichiarazione IVA per il dropshipping

Per evitare il rischio di sanzioni IVA sulla tua attività di dropshipping, assicurati di fare quanto segue:

  • Assicurarti che le tue fatture siano conformi alle normative francesi.
  • Verificare se è applicabile l'IVA (francese o estera) e quale entità è responsabile della dichiarazione (tu o la piattaforma di vendita utilizzata).
  • Verificare qual è il regime IVA applicabile per determinare se sei esente dall'IVA secondo il regime semplificato o se devi presentare la dichiarazione tramite l'OSS.
  • Dichiarare l'IVA al momento giusto.
  • Conservare per sei anni le ricevute doganali e fiscali.
  • Tenerti informato sulle modifiche delle normative per conoscere i requisiti fiscali aggiornati.

In che modo Stripe Tax può essere d'aiuto

Stripe Tax riduce la complessità delle procedure di conformità fiscale per permetterti di dedicarti allo sviluppo della tua attività. Stripe Tax ti aiuta a monitorare gli obblighi e ti avvisa quando superi una soglia di registrazione per l'imposta sulle vendite in base alle tue transazioni Stripe. Inoltre, calcola e riscuote automaticamente l'imposta sulle vendite, l'IVA e la GST sia su beni che servizi fisici e digitali, negli Stati Uniti e in oltre 100 Paesi.

Inizia a riscuotere le imposte a livello globale aggiungendo un'unica riga di codice alla tua integrazione esistente, facendo clic su un pulsante nella Dashboard o utilizzando la nostra potente API.

Stripe Tax può aiutarti a:

  • Capire dove registrarti e riscuotere le imposte: scopri dove devi riscuotere le imposte in base alle transazioni Stripe. Dopo aver effettuato la registrazione, attiva la riscossione delle imposte in un nuovo Stato o Paese in pochi secondi. Puoi iniziare a riscuotere le imposte aggiungendo una riga di codice alla tua integrazione Stripe esistente, oppure puoi aggiungere la riscossione delle imposte facendo clic sulla Dashboard Stripe.

  • Registrarti per pagare le tasse: se la tua attività si trova negli Stati Uniti, lascia che sia Stripe a gestire le tue registrazioni fiscali beneficiando di un processo semplificato che precompila i dati della domanda, risparmiando tempo e facilitando la conformità alle normative locali. Se sei al di fuori degli Stati Uniti, Stripe collabora con Taxually che ti assisterà nella registrazione presso le autorità fiscali locali.

  • Riscuotere automaticamente le imposte: Stripe Tax calcola e riscuote l'importo corretto delle imposte dovute, indipendentemente da cosa vendi e da dove lo vendi. Supporta centinaia di prodotti e servizi ed è aggiornato sulle norme fiscali e sulle variazioni delle aliquote.

  • Semplificare le dichiarazioni:- Stripe Tax si integra perfettamente con i partner che offrono servizi di dichiarazione, garantendo dichiarazioni accurate e puntuali a livello globale. Lascia ai nostri partner la gestione delle tue dichiarazioni mentre ti dedichi allo sviluppo della tua attività.

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I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e formativo e non devono essere intesi come consulenza legale o fiscale. Stripe non garantisce l'accuratezza, la completezza, l'adeguatezza o l'attualità delle informazioni contenute nell'articolo. Per assistenza sulla tua situazione specifica, rivolgiti a un avvocato o a un commercialista competente e abilitato all'esercizio della professione nella tua giurisdizione.

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