Per molti fondatori e start-up, la costituzione di una piccola impresa è il primo passo verso il lavoro autonomo. Offre una serie di vantaggi rispetto ad altri tipi di imprese, inclusa l'esenzione da alcune normative contabili. In questo articolo spiegheremo in cosa consiste una piccola impresa, quali vantaggi e svantaggi comporta e come registrarne una. Vedremo inoltre qual è la differenza tra operatori di piccole imprese e piccoli imprenditori ed esamineremo brevemente gli obblighi fiscali delle piccole imprese.
Contenuto dell'articolo
- In cosa consiste una piccola impresa?
- Qual è la differenza tra operatori di piccole imprese e piccoli imprenditori?
- Quali vantaggi comporta la creazione di una piccola impresa?
- Quali svantaggi comporta la creazione di una piccola impresa?
- Come si registra una piccola impresa?
- Quali obblighi fiscali si applicano alle piccole imprese?
In cosa consiste una piccola impresa?
Una piccola impresa è un'entità commerciale particolarmente indicata per l'avvio di una nuova attività. Gli operatori di piccole imprese non sono classificati come imprese commerciali. Questo significa che non devono essere iscritti nel Registro delle imprese e non sono soggetti alle disposizioni del Codice commerciale tedesco (HGB). Di conseguenza, alcune delle norme e degli obblighi a cui le imprese devono normalmente attenersi non trovano applicazione. Nella formulazione legale dell'HGB si afferma che una piccola impresa può essere opportuna se "il tipo o l'ambito di attività non richiede la costituzione di un'entità commerciale" (Sezione 1 Paragrafo 2 del Codice commerciale tedesco). Ciò significa che se il volume d'affari è relativamente ridotto, il carico amministrativo richiesto per soddisfare le disposizioni del Codice commerciale non vale lo sforzo, né per l'operatore della piccola impresa né per l'ufficio tributario. Sono considerate imprese tutte le attività indipendenti e imprenditoriali, che comprendono quelle industriali e artigianali nonché la maggior parte dei fornitori di servizi. Tuttavia, in quanto attività di lavoro autonomo, un'impresa è considerata diversa dal lavoro freelance.
Una piccola impresa può assumere solo due forme giuridiche: ditta individuale o partnership di diritto civile per due o tre persone (GbR). Queste hanno una caratteristica comune: sono facili da costituire e possono essere avviate con risorse finanziarie modeste, risultando così adatte come primo approccio al lavoro autonomo. Per una piccola impresa sono escluse tutte le altre forme giuridiche, che sono possibili solo nel quadro giuridico del Codice commerciale tedesco.
Un altro requisito importante per le piccole imprese è il limite massimo di reddito annuo stabilito dalla legge, che non può superare i 600.000 euro di vendite e i 60.000 euro di utili. Tra gli esempi più comuni di piccole imprese troviamo ristoranti a conduzione familiare, gelaterie o edicole. Le piccole imprese sono spesso gestite da lavoratori autonomi part-time o stagionali e quindi realizzano vendite inferiori.
Qual è la differenza tra operatori di piccole imprese e piccoli imprenditori?
Esiste una netta differenza tra un operatore di piccola impresa e un piccolo imprenditore. Quest'ultima categoria comprende sia operatori commerciali che liberi professionisti, nonché i lavoratori del settore agricolo e forestale. I piccoli imprenditori non possono superare i 22.000 euro di fatturato nell'anno precedente o 50.000 euro nell'anno in corso. Se questi limiti di vendita non vengono superati si applica il regime del piccolo imprenditore, che esenta i piccoli imprenditori dal pagamento dell'imposta sul valore aggiunto (IVA). Anche le piccole imprese possono tuttavia avvalersi di questo regime se realizzano un analogo fatturato.
La limitazione del fatturato annuo per le piccole imprese fa sì che tutti i piccoli imprenditori che gestiscono un'attività siano automaticamente considerati operatori di piccole imprese. Ma non tutti gli operatori di piccole imprese sono automaticamente piccoli imprenditori, si configurano come tali solo se usufruiscono del regime di piccolo imprenditore. Sono quindi esenti dal pagamento dell'IVA, cosa che generalmente non accade per le piccole imprese. In sintesi, una piccola impresa è una forma giuridica, mentre i piccoli imprenditori sono principalmente considerati in un contesto fiscale.
Quali vantaggi comporta la creazione di una piccola impresa?
Rispetto ad altre strutture aziendali, una piccola impresa offre numerosi vantaggi: in primo luogo, può essere costituita in modo informale ed economico, perché non richiede alcun capitale iniziale. Inoltre, una piccola impresa può essere gestita anche come attività secondaria, ad esempio parallelamente a un impiego formale. In questo caso la legge limita a un massimo di 20 ore settimanali il lavoro nell'attività secondaria. La retribuzione per l'attività secondaria non deve superare quella dell'occupazione principale. Il presupposto è che la professione secondaria continui ad essere coperta dalla previdenza sociale del datore di lavoro dell'impiego principale.
Si beneficerà anche della semplificazione di una serie di regole contabili. Poiché gli operatori di piccole imprese non sono classificati come imprese commerciali, agli occhi della legge rimangono persone fisiche e non sono soggetti al Codice commerciale tedesco, bensì al Codice civile tedesco (BGB). Di conseguenza, le piccole imprese non sono obbligate a tenere libri a partita doppia se generano meno di 80.000 € di profitto o 800.000 € di fatturato all'anno. Sarà sufficiente un conto economico. Le piccole imprese che superano questi limiti con i loro profitto o fatturato sono obbligate a utilizzare la contabilità in partita doppia e a redigere un bilancio comprensivo di conto economico.
Non devono inoltre presentare una dichiarazione anticipata dell'IVA se il pagamento annuale delle imposte non supera i 1.000 euro. In questo caso, l'ufficio tributario accetterà la dichiarazione IVA annuale. Se il carico fiscale dell'anno precedente è compreso tra 1.000 e 7.500 euro è necessario presentare dichiarazioni IVA trimestrali, richieste retroattivamente entro il 10° giorno di calendario dei mesi di aprile, luglio, ottobre e gennaio. Se il carico fiscale annuo supera i 7.500 euro, la dichiarazione IVA ha cadenza mensile e va presentata anticipatamente entro il 10° giorno di calendario del mese successivo. Inoltre, le piccole imprese non sono obbligate a tenere l'inventario o a pubblicare i bilanci annuali. Nel complesso, queste esenzioni comportano un notevole risparmio di tempo. Un altro vantaggio: gli operatori di piccole imprese non devono pagare i contributi di disoccupazione e pensionistici, ma l'assicurazione sanitaria rimane obbligatoria.
Inoltre, i primi pagamenti alla Camera di commercio e Industria (IHK) o alla Camera dell'artigianato (HWK) pertinente possono essere sospesi completamente per due anni. Possono rimanere parzialmente sospesi per altri due anni, a condizione che il profitto annuo della piccola impresa sia inferiore a 25.000 euro e che non sia stato generato reddito da altre attività commerciali, di lavoro autonomo, in agricoltura o silvicoltura nei cinque anni precedenti la costituzione dell'impresa. Si è inoltre sempre considerati esonerati dal pagamento dei diritti camerali se il profitto annuo è inferiore a 5.200 euro (vedi Sezione 3 della legge IHK).
Quali svantaggi comporta la creazione di una piccola impresa?
Gli operatori di piccole imprese potrebbero considerare uno svantaggio essere limitati nella scelta della forma giuridica. Come descritto sopra, per una piccola impresa si può scegliere solo tra ditta individuale o partnership. Sono inoltre presenti dei requisiti legali per la ragione sociale, che deve indicare chiaramente che l'operatore della piccola impresa e la sua attività sono praticamente la stessa cosa. La ragione sociale deve pertanto contenere il nome e il cognome dell'operatore, ma si può scegliere di aggiungere un nome fittizio o una descrizione, ad esempio "Bar Pasticceria Mario Rossi".
Per la natura di queste forme giuridiche, gli operatori di piccole imprese sono illimitatamente responsabili e rispondono con il proprio patrimonio personale. Non c'è modo per una piccola impresa di limitare questo rischio. Se si desidera farlo, va presa in considerazione la costituzione di una società a responsabilità limitata (GmbH). Un ulteriore svantaggio finanziario di una piccola impresa è che in caso di costi di acquisizione o investimenti elevati non è possibile richiedere la detrazione dell'imposta a monte.
È inoltre probabile che i potenziali partner preferiscano entrare in rapporti d'affari con imprese commerciali. Le piccole imprese non sempre sono considerate allo stesso livello di queste, riducendo così le possibilità di successo con gli investitori.
Come si registra una piccola impresa?
È possibile registrare una piccola impresa presso l'ufficio del commercio competente, recandosi di persona o facendolo online. Quest'ultima modalità consente di risparmiare tempo, ma potrebbe non essere possibile in tutte le città e in tutti i distretti. La procedura di registrazione per le piccole imprese non differisce da quella richiesta per qualsiasi altra forma di attività, non esiste una licenza specifica o un modulo particolare per registrarla. L'operatore di una piccola impresa deve semplicemente effettuare una "normale" registrazione che, secondo il Codice industriale tedesco (GewO), deve avvenire prima dell'inizio delle attività (sezione 14 del GewO).
Chi avvia un'attività in team con altri dovrebbe inoltre redigere un accordo scritto di partnership (GbR-Vertrag) prima di iniziare a operare. Questo è fortemente raccomandato, sebbene non sia richiesto dalla legge e gli accordi di base siano regolati dal Codice civile tedesco. Soprattutto considerando gli aspetti di responsabilità personale, si consiglia di stipulare accordi applicabili, ad esempio, in situazioni di conflitto, in caso di insolvenza o al momento di sciogliere la partnership. Va inoltre valutato attentamente se svolgere attività contabili con o senza il supporto di un commercialista. Indipendentemente da come si sceglie di gestire la contabilità, è necessario aprire un conto bancario aziendale per separare il reddito privato da quello dell'attività.
Una volta effettuata la registrazione presso l'ufficio del commercio e pagata la relativa imposta (da 15 a 60 euro, a seconda del distretto), gli operatori di piccole imprese riceveranno un modulo da compilare per registrare l'impresa ai fini fiscali. Il modulo compilato verrà utilizzato nella fase successiva per registrare la piccola impresa presso l'ufficio tributario.
È obbligatorio iscriversi alla Camera di Commercio o alla Camera dell'Artigianato, poiché gli operatori di piccole imprese devono diventare membri di uno di questi organismi. Si è inoltre obbligati a iscriversi all'associazione assicurativa per la responsabilità civile dei datori di lavoro, ma per questa si dovranno versare contributi solo se la piccola impresa ha dipendenti. In tal caso è necessario richiedere anche un codice azienda all'agenzia per il lavoro e registrare i dipendenti presso le rispettive compagnie assicurative sanitarie.
L'iscrizione al registro delle imprese non è obbligatoria, ma può essere effettuata su base volontaria. Tuttavia, in quanto entità così qualificate, gli operatori di piccole imprese sono soggetti a tutti i diritti e gli obblighi delle imprese.
Quali obblighi fiscali si applicano alle piccole imprese?
Le piccole imprese hanno il vantaggio della praticità e delle esenzioni, ma gli operatori di queste entità devono tenere conto anche di diversi obblighi fiscali. In primo luogo, sono tenuti a mantenere una contabilità accurata in conformità con gli obblighi generali di dovuta diligenza. Ciò significa, tra l'altro, che tutte le transazioni commerciali che avvengono nelle piccole imprese devono essere registrate. La tipologia e l'entità delle transazioni devono essere sempre trasparenti. L'effetto delle transazioni sulla situazione economica e finanziaria generale delle imprese deve essere sempre chiaro. In pratica, questo significa che l'impresa deve conservare tutti i documenti e le ricevute pertinenti di tipo commerciale e fiscale. Si consiglia di archiviare separatamente le fatture in entrata e in uscita, fisicamente o digitalmente.
L'utile viene tassato come parte dell'imposta sul reddito dell'operatore di piccola impresa. Oltre all'imposta sul reddito si deve pagare l'imposta sul commercio, applicata a tutti gli operatori commerciali. È tuttavia prevista una franchigia fiscale di 24.500 euro. Se rientra in questo limite, la piccola impresa è esente dal pagamento dell'imposta sul commercio. A condizione che non venga utilizzato un regime di piccolo imprenditore, per la piccola impresa è necessario pagare anche l'IVA. Si ha comunque la possibilità di richiedere la tassazione per cassa: ciò significa che l'IVA sulle fatture dei clienti è dovuta solo dopo che il cliente ha pagato la fattura. Se la piccola impresa ha dipendenti, è necessario effettuare la relativa registrazione e pagare le tasse sul lavoro. Se si utilizzano veicoli aziendali, si dovrà pagare anche la tassa automobilistica.
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