L'acconto Iva è un versamento parziale dell'imposta che alcuni titolari di partita Iva devono effettuare ogni anno, in base alla liquidazione Iva dell'anno precedente. In questo articolo approfondiremo che cos'è l'acconto Iva, chi deve versarlo e chi no, come si calcola e come e quando versarlo.
Contenuto dell'articolo
- Che cos'è l'acconto Iva
- Chi deve pagare l'acconto Iva
- Metodi di calcolo dell'acconto Iva
- Come e quando versare l'acconto Iva
- Cosa succede se pago l'acconto Iva sbagliato o in ritardo
Che cos'è l'acconto Iva
L'acconto Iva è un versamento parziale anticipato dell'imposta sul valore aggiunto che sarà dovuta nell'anno successivo. Deve essere effettuato da determinate categorie di contribuenti entro il 27 dicembre di ogni anno e si basa sulla liquidazione Iva dell'anno precedente. Può essere calcolato in tre modi diversi, ed è stato introdotto allo scopo di garantire un flusso di entrate allo Stato e per contribuire alla riduzione dell'evasione fiscale.
Chi deve pagare l'acconto Iva
Sono tenuti al pagamento dell'acconto Iva:
tutti i contribuenti soggetti a Iva, sia persone fisiche che società, che aderiscono al regime fiscale ordinario o semplificato;
i contribuenti che hanno cessato l'attività nel corso dell'anno, in proporzione al periodo di attività svolta;
gli enti della Pubblica Amministrazione.
Sono invece esonerati i seguenti soggetti:
I contribuenti in regime forfettario o regime dei minimi
Chi deve versare un acconto inferiore a 103,29 euro
Gli agricoltori (di cui all'art. 34, comma 6, del DPR n. 633 del 1972)
Chi vanta un credito Iva nell'anno precedente
I soggetti che esercitano attività di spettacolo e gioco in regime speciale
I soggetti che hanno cessato l'attività entro il 30 novembre, se mensili, o entro il 30 settembre, se trimestrali, oppure che hanno iniziato l'attività nel corso dell'anno
I raccoglitori e i rivenditori di rottami, cascami, carta da macero, vetri e simili, esonerati dagli obblighi di liquidazione e versamento del tributo
Gli imprenditori individuali che hanno dato in affitto l'unica azienda entro il 30 settembre, se contribuenti trimestrali, o entro il 30 novembre, se contribuenti mensili, a condizione che non esercitino altre attività soggette a Iva
Metodi di calcolo dell'acconto Iva
Esistono tre metodi per il calcolo dell'acconto Iva: metodo storico, metodo previsionale e metodo analitico. Il contribuente può scegliere quello che preferisce a condizione che comunichi la sua scelta all'Agenzia delle Entrate. In caso di mancata comunicazione, il metodo adottato è quello storico. In ogni caso, il contribuente sarà tenuto alla regolarizzazione dell'Iva tramite il saldo, che tiene conto dell'Iva effettivamente dovuta per l'anno in corso. Ma vediamo in cosa consistono i tre metodi di calcolo.
Metodo storico
Per quanto riguarda i contribuenti mensili, secondo questo metodo l'acconto Iva corrisponde all'88% del versamento relativo al mese di dicembre dell'anno precedente. Per i contribuenti trimestrali, invece, si calcola l'88% dell’Iva dovuta dalla dichiarazione annuale Iva dell’anno precedente, il tutto al lordo dell'acconto dovuto e al netto degli eventuali interessi dovuti nella dichiarazione annuale Iva per l'anno precedente.
Per i contribuenti trimestrali "speciali" (autotrasportatori, distributori di carburante, imprese di somministrazione acqua, gas, energia elettrica, ecc..) l'88% è calcolato in base alla liquidazione periodica del quarto trimestre dell'anno precedente.
Il calcolo dell'acconto Iva con il metodo storico è quello utilizzato con più frequenza.
Esempio di calcolo dell'acconto Iva con il metodo storico:
- Acconto Iva 2023: 7.000 euro
- Saldo dichiarazione annuale Iva relativa al 2023: 12.000 euro
- Totale Iva dovuta per l'ultimo trimestre 2023: 7.000 + 12.000 = 19.000 euro
- Acconto Iva 2024: 19.000 euro * 88% = 16.720 euro
Metodo previsionale
Secondo il metodo previsionale, l'acconto Iva viene calcolato in base a una stima sulle operazioni che si prevede di effettuare entro il 31 dicembre. Anche in questo caso l'acconto è dell'88% dell'Iva che si presume di dover versare per il mese di dicembre per i contribuenti mensili, con la dichiarazione annuale IVA per i contribuenti trimestrali ordinari e per il quarto trimestre per i contribuenti trimestrali speciali.
Occorre utilizzare questo metodo con particolare attenzione, poiché se il calcolo finale dovesse risultare in un debito Iva superiore a quanto previsto, il contribuente può andare incontro a sanzioni per mancato o insufficiente pagamento dell'anticipo Iva. Pertanto, occorre poter prevedere con una ragionevole precisione l'importo delle fatture emesse e ricevute nell'ultima parte del periodo d'imposta corrente.
Esempio di calcolo dell'acconto Iva con il metodo previsionale:
- Dato storico (liquidazione IVA dicembre 2023): 3.500 euro
- Dato stimato liquidazione IVA dicembre 2024: 1.800 euro
- Acconto da versare (88% di 1800): 1.584 euro
- Saldo effettivo liquidazione IVA di dicembre 2024 (verifiche dopo il versamento): 1.700 euro
L'acconto versato è stato stimato correttamente in quanto non è inferiore all'88% del saldo effettivo della liquidazione di dicembre (1.700 x 88% = 1.496).
Metodo analitico
Il calcolo dell'acconto Iva con il metodo analitico si basa sulle operazioni effettuate fino al 20 dicembre. In particolare, l'acconto è pari al 100% dell'importo risultante da una liquidazione Iva straordinaria che tiene conto dell'Iva relativa alle seguenti operazioni:
- Operazioni attive effettuate dal 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
- Operazioni passive effettuate al 1° dicembre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti mensili) o dal 1° ottobre al 20 dicembre (se si tratta di contribuenti trimestrali)
- Operazioni effettuate, ma non ancora registrate o fatturate, dal 1° novembre al 20 dicembre
Esempio di calcolo dell'acconto Iva con il metodo analitico:
- Iva fatture emesse 1.12.2024 - 20.12.2024: 12.500 euro
- Iva fatture di vendita emesse con fatturazione differita entro il 20.12.2024: 1.500 euro
- Iva detraibile fatture di acquisto registrate 1.12.2024 - 20.12.2024: 7.000 euro
- Saldo credito Iva mese di novembre 2024: 900 euro
- Acconto Iva 2024: 6.100 euro = 12.500 euro + 1.500 euro - 7.000 euro - 900 euro)
Come e quando pagare l'IVA anticipatamente
Il termine ultimo per il pagamento anticipato dell'IVA per le liquidazioni finali periodiche dell'ultimo mese o trimestre dell'anno è il 27 dicembre.
Il pagamento deve essere effettuato digitalmente utilizzando il modulo F24. Il codice 60123 viene utilizzato per le liquidazioni mensili e il codice 6035 viene utilizzato per le liquidazioni trimestrali. L'acconto può essere utilizzato per compensare eventuali crediti d'imposta disponibili.
Il contribuente deve indicare il metodo scelto per il calcolo dell'IVA nel modulo LIPE (ossia il modulo per la dichiarazione periodica delle liquidazioni IVA) del quarto trimestre o nella sezione VP (riga VP13) della dichiarazione IVA annuale, specificando il codice corrispondente per ciascun metodo di calcolo:
- metodo storico: codice 1;
- metodo di previsione: codice 2;
- metodo analitico o delle transazioni eseguite: codice 3;
- soggetti operanti nei settori delle telecomunicazioni, dell'approvvigionamento idrico, dell'energia elettrica, della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti: codice 4.
A differenza delle liquidazioni periodiche, i contribuenti trimestrali ordinari non sono tenuti ad applicare un interesse dell'1%.
L'acconto deve essere detratto dall'IVA dovuta per il mese di dicembre (per i contribuenti mensili), dalla dichiarazione IVA annuale (per i contribuenti trimestrali) o dall'importo dovuto per la liquidazione del quarto trimestre (per i contribuenti trimestrali speciali).
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Cosa succede se pago l'acconto Iva sbagliato o in ritardo
In caso di omesso, tardivo o insufficiente versamento dell'acconto IVA, è prevista una sanzione pari al 25% dell'importo non versato. Avvalendosi del ravvedimento operoso, il contribuente può regolarizzare gli omessi versamenti beneficiando di una riduzione delle sanzioni. In questo caso la sanzione verrebbe ridotta al 12,50% se il versamento è effettuato entro 90 giorni, mentre per i ritardi fino a 14 giorni la sanzione è ulteriormente ridotta allo 0,83% per ciascun giorno di ritardo.
I codici tributo da utilizzare nel modello F24 per il ravvedimento operoso sono 8904 per la sanzione e 1991 per gli interessi sul ravvedimento.
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