Proroghe per l'IVA in Germania

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Ulteriori informazioni 
  1. Introduzione
  2. Che cos’è una proroga?
  3. Quali sono gli effetti di una proroga sulle dichiarazioni IVA anticipate?
  4. Chi può richiedere una proroga?
    1. Quali sono i prerequisiti da soddisfare per richiedere una proroga?
  5. Come si richiede una proroga per l’IVA?
    1. Trasferimento dati elettronico
    2. Approvazione di una domanda di proroga
    3. Per quanto tempo è valida la proroga?
  6. Quali sono le scadenze per le domande?
  7. Quali sono le condizioni di utilizzo della proroga per i pagamenti trimestrali e mensili?
    1. È possibile passare dai versamenti mensili a quelli trimestrali per l’IVA?
  8. Quali sono le regole applicabili ai pagamenti anticipati una tantum?

Ogni attività in Germania è tenuta a rispettare le scadenze previste dalla legge per la presentazione delle dichiarazioni anticipate dell'imposta sul valore aggiunto (IVA). Nella maggior parte dei casi, però, questa scadenza è prorogabile. Di seguito spieghiamo quali sono i requisiti per ottenere una proroga, come richiederla e quali vantaggi offre.

Contenuto dell'articolo

  • Che cos'è una proroga?
  • Quali sono gli effetti di una proroga sulle dichiarazioni IVA anticipate?
  • Chi può richiedere una proroga?
  • Come si richiede una proroga per l'IVA?
  • Quali sono le scadenze per le domande?
  • Quali sono le condizioni di utilizzo della proroga per i pagamenti trimestrali e mensili?
  • Quali sono le regole applicabili ai pagamenti anticipati una tantum?

Che cos'è una proroga?

In Germania, le attività devono presentare una dichiarazione IVA anticipata mensile o trimestrale entro il 10 del mese successivo. Sono quindi disponibili 10 giorni di tempo per smistare le fatture e le ricevute, calcolare l'IVA relativa al periodo (mese o trimestre) e presentare la dichiarazione all'ufficio tributario, che può applicare interessi di mora in caso di mancato rispetto delle scadenze. Il legislatore ha tuttavia previsto la possibilità di prorogare di un mese i termini per la presentazione della dichiarazione IVA anticipata e per i relativi versamenti. Questa opzione è disciplinata dall'articolo 18 (6) UStG (legge sull'IVA).

Le attività possono anche richiedere una proroga permanente di questa scadenza, che però non ha alcun effetto sulla dichiarazione fiscale annuale. L'importo annuale versato per l'IVA non cambierà, indipendentemente dalla domanda di proroga.

Quali sono gli effetti di una proroga sulle dichiarazioni IVA anticipate?

La proroga del termine offre alle attività tedesche la possibilità di presentare un mese dopo le dichiarazioni IVA anticipate. Ciò significa che l'IVA dovuta per il mese o il trimestre precedente deve essere pagata solo in un secondo momento, riducendo così la pressione per la scadenza sul reparto contabilità. Soprattutto, la proroga fornisce un sollievo finanziario, in particolare per le start-up e le attività più piccole, oltre a proteggere la liquidità.

Ad esempio, le attività che presentano la dichiarazione IVA anticipata mensilmente possono, dopo aver richiesto la proroga, aspettare il 10 marzo anziché il 10 febbraio per presentare la dichiarazione relativa a gennaio.

Chi può richiedere una proroga?

Tutte le attività tedesche che sono tenute a presentare la dichiarazione IVA anticipata possono richiedere una proroga, ovvero tutte le attività, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

I lavoratori autonomi tassati in base alla regola del piccolo imprenditore sono esclusi perché esenti da IVA. In modo analogo, le attività con debito IVA per l'anno precedente inferiore a 1.000 euro sono esenti e non devono richiedere una proroga.

Quali sono i prerequisiti da soddisfare per richiedere una proroga?

Per richiedere una proroga, devono essere soddisfatti i requisiti seguenti:

  • Deve essere chiaro qual è l'ufficio tributario competente per l'attività del richiedente. La domanda dovrà essere inviata a tale ufficio.
  • La domanda deve essere presentata per via elettronica e soddisfare i principi della normativa sul trasferimento dei dati fiscali (StDÜV).

Come si richiede una proroga per l'IVA?

Le attività che versano l'IVA trimestralmente devono richiedere all'ufficio tributario una proroga della scadenza solo una volta, mentre le attività che pagano l'IVA mensilmente devono ripresentare la domanda ogni anno. In quest'ultimo caso, le attività sono anche tenute a versare un acconto una tantum corrispondente a un undicesimo dell'IVA dovuta per l'anno precedente. Non occorre fornire alcuna giustificazione per la domande di proroga dell'IVA.

Trasferimento dati elettronico

La proroga può essere richiesta online tramite ELSTER, l'ufficio tributario online per le attività in Germania. Dal 1° gennaio 2011, la domanda di proroga e la registrazione dell'acconto una tantum avvengono entrambe per via elettronica, in conformità con il decreto sull'applicazione dell'IVA (UStAE). In altre parole, entrambe le pratiche sono presentate online (articolo 18.4 (2) UStAE). Per evitare impedimenti irragionevoli, personali o finanziari, l'ufficio tributario può derogare all'obbligo di trasferimento elettronico (articolo 18.1 (1) UStAE). In questi casi, l'attività interessata dovrà presentare la domanda di proroga utilizzando il modulo ufficiale prestampato USt1H. Un'attività può anche presentare le dichiarazioni IVA anticipate in forma cartacea dietro approvazione di una domanda apposita da parte dell'ufficio tributario.

Al momento della compilazione della domanda online di proroga utilizzando il portale ELSTER dell'ufficio tributario, l'attività deve indicare l'IVA prevista per l'anno solare. Le attività che fanno domanda di proroga per la prima volta possono utilizzare come riferimento l'IVA versata l'anno precedente. Le start-up devono stimare il debito IVA annuale previsto quando presentano la domanda di proroga per il primo anno di attività. L'acconto obbligatorio una tantum viene quindi calcolato automaticamente sulla base degli importi indicati dal programma ELSTER.

In genere, i consulenti fiscali dell'attività si assumono la responsabilità di presentare la domanda di proroga, di calcolare l'acconto una tantum e di inviare preavvisi tempestivi per le scadenze rilevanti. Tramite ELSTER, un'attività può anche fornire in autonomia informazioni di base sulle proprie vendite annuali.

Approvazione di una domanda di proroga

Quando un'attività presenta una domanda di proroga, si presume che questa venga approvata dall'ufficio tributario competente. In genere, gli uffici tributari respingono infatti tali domande solo in caso di condotta scorretta dell'attività, come il versamento in ritardo o il mancato pagamento delle imposte. In tutti gli altri casi, l'ufficio tributario approva le domande, anche se non è prevista notifica di tali decisioni. A meno che l'ufficio tributario non respinga espressamente la domanda, questa si considera approvata. Ciò significa che un'attività può usufruire della proroga non appena la domanda viene ricevuta dall'ufficio tributario.

Le domande di proroga sono più o meno una formalità e possono essere presentate in qualsiasi momento. Tuttavia, la proroga non si applica retroattivamente ed entra in vigore solo dal momento della presentazione della domanda. Le attività devono comunque rispettare determinate scadenze per poter usufruire della proroga subito dopo la presentazione della domanda.

Per quanto tempo è valida la proroga?

Se non esplicitamente rifiutate, le proroghe si considerano approvate e rimangono in vigore fino a quando non vengono revocate dall'ufficio tributario o dall'attività. La proroga si applica anche agli anni solari successivi, purché non venga revocata (articolo 18.4 (3) comma 1 UStAE).

Quali sono le scadenze per le domande?

Un'attività che versa l'IVA mensilmente e vuole richiedere una proroga per l'intero anno solare deve farlo entro il 10 febbraio dello stesso anno. Le attività che pagano trimestralmente devono presentare la domanda di proroga per l'intero anno solare entro il 10 aprile dell'anno in questione.

Fermo restando quanto sopra, le attività possono richiedere una proroga in qualsiasi momento, ovvero anche nel corso di un anno solare. Secondo le disposizioni di legge (articolo 18 (1) e 2a UstG), l'attività deve presentare domanda di proroga entro la data di presentazione prevista per la prima dichiarazione anticipata interessata dalla proroga.

Esempio per le attività che versano mensilmente

La tua attività paga l'IVA anticipata mensilmente e vuoi una proroga che entri in vigore a partire da luglio 2023. A tal fine, devi presentare domanda entro il 10 agosto 2023. Dopo aver fatto domanda, l'acconto non dovrà più essere versato entro il 10 agosto 2023, bensì entro il 10 settembre 2023.

Esempio per le attività che versano trimestralmente

La tua attività paga l'IVA anticipata trimestralmente e vuoi una proroga che entri in vigore a partire dal quarto trimestre del 2023. A tal fine, devi presentare domanda entro il 10 gennaio 2024. Dopo aver fatto domanda, l'acconto non dovrà più essere versato entro il 10 gennaio 2024, bensì entro il 10 febbraio 2024.

Quali sono le condizioni di utilizzo della proroga per i pagamenti trimestrali e mensili?

A seconda che un'attività debba presentare la dichiarazione IVA anticipata mensilmente o trimestralmente, variano anche le condizioni in cui è possibile utilizzare una proroga.

Per le attività che versano mensilmente

Le attività che dichiarano e pagano l'IVA mensilmente devono versare un settimo dell'IVA annuale in un acconto una tantum. Sebbene non sia necessario richiedere nuovamente la proroga per ogni anno, l'acconto una tantum deve essere versato per ogni anno solare a cui si applica la proroga e deve essere calcolato, dichiarato e versato entro il 10 febbraio (articolo 18.4 (3) comma 1 UStAE).

Per le attività che versano trimestralmente

Le attività che pagano l'IVA trimestralmente non devono versare un acconto una tantum. Tuttavia, alle attività che pagano trimestralmente viene concessa una proroga di un solo mese e non di un intero trimestre. Ciò significa, ad esempio, che l'IVA del primo trimestre di un anno deve essere dichiarata entro il 10 maggio anziché il 10 aprile.

È possibile passare dai versamenti mensili a quelli trimestrali per l'IVA?

Un'attività che versa l'IVA trimestralmente ha dei vantaggi rispetto a una che paga mensilmente in relazione alla proroga. Ad esempio, non deve effettuare il pagamento dell'acconto una tantum. È quindi importante che ogni attività conosca le condizioni per passare dai pagamenti mensili a quelli trimestrali.

In genere, è l'ufficio tributario a classificare un'attività per i versamenti mensili o trimestrali, a seconda dall'ammontare delle vendite registrate dall'attività e dal relativo livello di IVA versato negli anni precedenti. Nel primo anno, ogni attività deve dichiarare l'IVA mensilmente. Solo a partire dal terzo anno di attività è possibile passare ai pagamenti trimestrali, una volta che l'ufficio tributario è a conoscenza del fatturato annuale dell'attività per il primo anno. Se il debito IVA annuale è superiore a 7.500 euro, l'attività deve continuare a presentare la dichiarazione IVA anticipata mensile. Se alla fine del secondo anno l'attività ha pagato meno di 7.500 euro di IVA, può passare dal versamento mensile a quello trimestrale per il terzo anno. Tra l'altro, le attività con un'IVA annuale inferiore a 1.000 euro possono presentare la dichiarazione IVA una volta l'anno.

Quali sono le regole applicabili ai pagamenti anticipati una tantum?

L'acconto una tantum viene calcolato in base all'ultimo mese dell'anno di riferimento (cioè dicembre). Nel caso di attività al primo anno di esercizio, l'importo di questo acconto una tantum sarà stimato dall'ufficio tributario in base alle informazioni fornite dall'attività sulle vendite annuali provvisorie.

A meno che non venga revocata la proroga, l'acconto una tantum deve essere versato entro il 10 febbraio dell'anno solare successivo. Se il versamento avviene in ritardo, l'ufficio tributario può applicare interessi di mora. Lo stesso vale ogni volta che una dichiarazione IVA anticipata viene presentata in ritardo.

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I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e formativo e non devono essere intesi come consulenza legale o fiscale. Stripe non garantisce l'accuratezza, la completezza, l'adeguatezza o l'attualità delle informazioni contenute nell'articolo. Per assistenza sulla tua situazione specifica, rivolgiti a un avvocato o a un commercialista competente e abilitato all'esercizio della professione nella tua giurisdizione.

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