Un prodotto finanziario che ha guadagnato popolarità di recente è la carta di credito in co-branding. Il mercato delle carte di credito in co-branding è stato valutato oltre 12 miliardi di dollari nel 2022 e si prevede che crescerà fino a quasi 26 miliardi di dollari entro il 2030. Di conseguenza, le attività valutano con sempre maggiore frequenza la possibilità di lanciare una carta di credito in co-branding.
Le carte di credito in co-branding sono il prodotto di una collaborazione tra due entità distinte. Per le attività, questa collaborazione può incentivare la fedeltà dei clienti, diversificare le fonti di ricavi e promuovere la conoscenza del brand in nuovi segmenti demografici.
Di seguito verrà illustrato il funzionamento delle carte di credito in co-branding, quali sono i vantaggi e le potenziali sfide e il processo che le attività possono seguire per decidere se avviare una partnership con carte in co-branding.
Contenuto dell'articolo
- Cosa sono le carte di credito in co-branding?
- Le carte di credito in co-branding e le carte di credito private-label o white-label sono la stessa cosa?
- Come funzionano le carte di credito in co-branding?
- Vantaggi delle carte di credito in co-branding per le attività
- Svantaggi delle carte di credito in co-branding per le attività
- Come creare una carta di credito in co-branding per le attività
Cosa sono le carte di credito in co-branding?
Le carte di credito in co-branding sono prodotti finanziari offerti congiuntamente da una società emittente di carte di credito e un'attività non finanziaria, in genere un venditore al dettaglio o un fornitore di servizi. Queste carte offrono ai titolari vantaggi e incentivi legati ai prodotti e servizi dell'attività non finanziaria, incoraggiando la fedeltà e una spesa maggiore con quel brand.
Le carte di credito in co-branding e le carte di credito private-label o white-label sono la stessa cosa?
Le carte di credito in co-branding e le carte di credito private-label non sono la stessa cosa. Sebbene entrambe coinvolgano partnership tra venditori al dettaglio e istituti finanziari, servono a scopi diversi e presentano funzionalità distinte. Le carte in co-branding offrono un utilizzo più ampio e sono affiliate ai principali circuiti delle carte di credito, mentre l'uso delle carte private-label per i clienti è limitato al venditore al dettaglio che le ha emesse o ai suoi affiliati. Ecco un confronto più dettagliato:
Carte di credito in co-branding
- Partnership: le carte di credito in co-branding sono il risultato di una partnership tra un venditore al dettaglio (o un altro tipo di attività) e un istituto finanziario o un circuito di carte come Visa, Mastercard o American Express.
- Utilizzo: possono essere utilizzate ovunque il circuito della carta sia accettato, non solo presso il venditore al dettaglio del co-branding.
- Funzionalità: di solito includono premi o altri benefit legati specificatamente agli acquisti effettuati presso il venditore al dettaglio del co-branding, ma in genere offrono anche premi o benefit per gli acquisti generici.
- Riconoscimento: sulla carta viene riprodotto in genere il logo del venditore al dettaglio e il logo del circuito della carta.
Carte di credito private-label
- Partnership: anche queste carte sono il risultato di una partnership tra un venditore al dettaglio e un istituto finanziario, ma non presentano il logo di un principale circuito di carte di credito.
- Utilizzo: possono essere utilizzate solo presso le sedi fisiche o il negozio online del venditore al dettaglio che le ha emesse. Ad esempio, un grande magazzino potrebbe emettere una carta private-label che può essere utilizzata solo per gli acquisti presso quel negozio.
- Funzionalità: le offerte di premi o finanziamenti sono in genere limitate agli acquisti effettuati presso il venditore al dettaglio. Potrebbero essere offerti termini di finanziamento speciali, sconti o altri incentivi.
- Riconoscimento: in genere, sulla carta appare solo il brand del venditore al dettaglio, senza il logo di un circuito di carte di credito in evidenza.
Come funzionano le carte di credito in co-branding?
Le carte di credito in co-branding sono il risultato di una collaborazione tra due entità: una società emittente di carte di credito e un'attività non finanziaria. Ecco come funzionano:
Partnership di emissione: mentre la società emittente della carta si assume la responsabilità dell'approvazione del credito, della gestione del conto e degli addebiti, l'attività non finanziaria contribuisce con il valore del suo brand, la presenza sul mercato e le risorse di marketing. Questa collaborazione consente a entrambe le entità di accedere a nuovi segmenti di clientela e aumentare il valore del cliente nel tempo.
Struttura dei premi: una delle funzionalità distintive delle carte di credito in co-branding è un sistema di premi su misura delle offerte dell'attività non finanziaria. Oltre ai punti generali per ogni somma spesa, i titolari della carta potrebbero ricevere punti o cashback moltiplicati per gli acquisti effettuati con l'attività partner. Questa struttura di premi articolata rappresenta un incentivo diretto per i titolari della carta a spendere di più con il partner in co-branding.
Opzioni di riscatto: mentre molte carte di credito offrono ricompense generiche come il cashback, le carte in co-branding in genere forniscono opzioni di riscatto più specifiche legate all'attività partner. Ad esempio, una carta in co-branding di una compagnia aerea potrebbe consentire ai titolari della carta di riscattare i punti per ottenere voli, upgrade dei posti o accesso alle lounge aeroportuali. Una carta in co-branding per il settore del commercio al dettaglio potrebbe offrire sconti, merce esclusiva o accesso anticipato ai saldi.
Campagne di marketing: oltre ai canali di marketing tradizionali, le carte in co-branding possono sfruttare campagne promozionali congiunte. L'attività non finanziaria potrebbe utilizzare i propri spazi commerciali, siti web o confezioni di prodotti per pubblicizzare la carta. Offerte speciali, come bonus di benvenuto o promozioni a tempo limitato, possono accelerare l'acquisizione di clienti.
Aumento della fidelizzazione: nel tempo, i titolari della carta riconoscono i vantaggi nell'utilizzo della loro carta in co-branding, soprattutto se sono clienti frequenti dell'attività non finanziaria, incrementando in tal modo la fedeltà al brand. Utilizzando la carta con frequenza sempre maggiore, i clienti accumulano più premi e sono incentivati a promuovere ulteriormente l'attività partner.
Condivisione di rischi e ricavi: la partnership implica spesso trattative dettagliate su come verranno divisi i rischi finanziari e i profitti tra le due entità. Fattori come il mancato pagamento da parte dei titolari delle carte, i costi operativi e i budget di marketing vengono stabiliti durante queste trattative. I ricavi derivanti da commissioni di interscambio, commissioni annuali o addebiti finanziari possono essere condivisi in base a termini precedentemente concordati, in modo tale che entrambe le parti traggano vantaggio dalla collaborazione.
Vantaggi delle carte di credito in co-branding per le attività
Le carte di credito in co-branding sul mercato sono numerose perché, se realizzate bene, offrono vantaggi importanti a determinate attività. Tali vantaggi includono:
Fedeltà al brand: tramite premi e incentivi unici, le attività possono incentivare gli acquisti ripetuti, contribuendo in tal modo alla fidelizzazione dei clienti. Più il cliente utilizza la carta in co-branding, maggiori sono i premi ottenuti, spesso favorendo in tal modo le interazioni ripetute con il brand.
Approfondimenti sui dati: le carte di credito in co-branding possono offrire alle attività dati preziosi su abitudini, preferenze e comportamenti di acquisto. Queste informazioni possono orientare le strategie di marketing, lo sviluppo di prodotti e il miglioramento dei servizi.
Flussi di ricavi: oltre alle vendite dirette, i partner condividono spesso i ricavi derivanti dalle commissioni annuali, dagli interessi e da altri addebiti legati alla carta. Le attività hanno quindi a disposizione una fonte aggiuntiva di reddito.
Opportunità di marketing mirate: grazie a una migliore comprensione dei modelli di acquisto dei titolari della carta, le attività possono creare promozioni o offerte specializzate per incentivare la spesa. Questo approccio mirato contribuisce all'incremento delle vendite e a un maggiore coinvolgimento del cliente.
Ampia copertura: la base clienti della società emittente della carta rappresenta per le attività un'opportunità per accedere a un nuovo pubblico. Grazie alla promozione della carta in co-branding da parte della società emittente, il brand dell'attività viene presentato a potenziali nuovi clienti.
Vantaggi operativi: le società emittenti delle carte sono principalmente responsabili degli addebiti, della gestione del conto, dell'assistenza clienti e della gestione del rischio di frode. In questo modo le attività possono sfruttare i vantaggi di un prodotto creditizio senza dover gestire tutte le complessità finanziarie.
Partnership esclusive: il co-branding implica spesso esclusività, pertanto i concorrenti del partner non finanziario del co-branding potrebbero non essere in grado di creare un'alleanza simile con la società emittente della carta, offrendo in tal modo un vantaggio competitivo sul mercato.
Migliore reputazione: l'associazione con una società emittente di carte di credito con una buona reputazione può migliorare la percezione del brand di un'attività. I clienti potrebbero percepire questa collaborazione come un'approvazione, aumentando la fiducia del cliente e il valore del brand.
Svantaggi delle carte di credito in co-branding per le attività
Le carte di credito in co-branding offrono una serie di vantaggi ma presentano anche alcune sfide per le attività. Le attività che lanciano una carta in co-branding devono comprendere chiaramente queste sfide e mitigarle in modo proattivo per mantenere l'integrità del brand e conservare la fiducia del cliente. Ecco i potenziali problemi:
Rischio per la reputazione: se la società emittente della carta è soggetta a pubblicità negativa o deve affrontare problemi di natura legale, l'attività partner può subire danni collaterali all'immagine del proprio brand.
Trattative complesse: la definizione dei termini della partnership, la condivisione dei ricavi e le responsabilità possono richiedere tempo e notevoli risorse legali e finanziarie.
Problemi relativi all'assistenza clienti: anche se la società emittente della carta si occupa in genere della gestione del conto e dell'assistenza clienti, qualsiasi esperienza negativa dei clienti può riflettersi in modo indiretto sull'attività, anche se non ne è direttamente responsabile.
Flessibilità limitata: una volta che i partner si impegnano in un accordo, è difficile apportare modifiche in base alle esigenze dell'attività o alle condizioni di mercato mutevoli. L'attività potrebbe dover aderire ai termini stabiliti fino al rinnovo o alla rescissione del contratto.
Dipendenza: affidarsi completamente alla carta in co-branding per la fidelizzazione dei clienti può generare vulnerabilità se la società emittente della carta incontra problemi durante l'elaborazione delle transazioni o se la partnership si scioglie.
Rischi finanziari: se il prodotto della carta di credito non ottiene il successo sperato sul mercato, i ricavi previsti potrebbero non materializzarsi. Inoltre, se le insolvenze dei titolari delle carte sono alte, la redditività del prodotto in co-branding potrebbe subirne le conseguenze.
Saturazione del mercato: se i concorrenti stipulano accordi di co-branding simili, la saturazione del mercato potrebbe essere eccessiva, con conseguente diluizione della proposta di valore esclusiva della carta in co-branding.
Nessuno di questi problemi è senza soluzione. Le attività che instaurano una relazione di co-branding con una società emittente di carte devono valutare le opportunità rispetto alle potenziali sfide. Sebbene queste carte possano essere strumenti importanti per la fedeltà al brand e la generazione di ricavi, le attività devono gestire i rischi associati in modo efficace se vogliono sfruttarne a pieno i vantaggi.
Come creare una carta di credito in co-branding per le attività
Una partnership con carte di credito in co-branding può aiutare le attività ad aumentare la fedeltà dei clienti e diversificare le fonti di ricavi. Tuttavia, il lancio di una carta in co-branding richiede una pianificazione e un'esecuzione approfondite. Ecco una breve panoramica su come iniziare:
Valuta l'idoneità della tua attività: prima di tentare l'approccio con potenziali partner, valuta se una carta di credito in co-branding è in linea con il tuo modello di business, i tuoi destinatari e gli obiettivi a lungo termine.
Cerca le società emittenti: identifica le società emittenti di carte di credito che sono in sintonia con i valori della tua attività, hanno una buona reputazione per le partnership e possiedono l'infrastruttura tecnologica per supportare una tale iniziativa.
Prepara una proposta: presenta la proposta di valore della tua attività, mettendo in evidenza dati come la dimensione della base clienti, il valore medio delle transazioni e le prospettive di crescita. Questa proposta sarà importante per avviare le trattative con le società emittenti.
Avvia la trattativa: una volta che una società emittente manifesta interesse, intraprendi trattative dettagliate per finalizzare i termini della partnership, la condivisione dei ricavi e le responsabilità. Effettua una revisione di carattere legale completa durante questa fase.
Sviluppa la struttura di premi: collabora strettamente con la società emittente per progettare un sistema di premi che possa attirare potenziali titolari di carte, mantenendo al contempo la sostenibilità gestionale per entrambe le parti.
Lancia una campagna di marketing: progetta ed esegui congiuntamente una strategia di marketing rivolta ai clienti esistenti e potenziali, sottolineando i vantaggi esclusivi della carta in co-branding.
Monitora e correggi: dopo il lancio della carta, monitora regolarmente le sue prestazioni. Utilizza il feedback dei clienti per adattare le offerte, le strategie di marketing e altri elementi al fine di servire meglio i titolari di carte e raggiungere gli obiettivi desiderati.
La creazione di una partnership per carte di credito in co-branding non è una decisione che le attività dovrebbero prendere alla leggera. Sono necessarie una preparazione attenta, una chiara comprensione degli obiettivi reciproci e una collaborazione continua con la società emittente di carte scelta. Ma nelle condizioni giuste e con strategie efficaci, questo tipo di partnership può sviluppare nuovi percorsi di crescita, fidelizzazione dei clienti e diversificazione dei ricavi per le attività.
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