Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG): cosa devono sapere le attività in Germania

  1. Introduzione
  2. Che cosè la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  3. A chi si rivolge la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  4. Quali servizi di pagamento sono interessati dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
    1. Esempio: Lieferheld
  5. Cosa devono tenere a mente le attività quando si parla di rimessa finanziaria?
    1. Esempi: fiduciari, agenzie di riscossione e società di factoring
  6. Quali transazioni di pagamento non sono coperte dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  7. Che cosa devono tenere presente le attività nelle transazioni con carta regalo?

Le attività che forniscono servizi di pagamento in Germania devono ottenere un'autorizzazione scritta da parte dell'Autorità federale di vigilanza finanziaria (BaFin), poiché sono soggette alla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG). In particolare, devono assicurarsi di condurre controlli accurati per determinare se sono soggette o meno a questa legge. Se lo sono ma non hanno conseguito la necessaria autorizzazione, rischiano ripercussioni legali e gravi sanzioni finanziarie. In questo articolo scopriremo cos'è la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG), chi interessa e quali servizi di pagamento sono soggetti o meno a questa norma. Analizzeremo inoltre gli aspetti su cui devono concentrarsi le attività quando si trovano di fonte a casi di rimessa finanziaria e transazioni di pagamento tramite carte regalo.

Contenuto dell'articolo

  • Che cos'è la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  • A chi si rivolge la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  • Quali servizi di pagamento sono interessati dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  • Cosa devono tenere a mente le attività quando si parla di rimessa finanziaria?
  • Quali transazioni di pagamento non sono coperte dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?
  • Che cosa devono tenere presente le attività nelle transazioni con carta regalo?

Che cos'è la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?

La Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG) è una normativa tedesca che consente a istituti e fornitori di servizi di pagamento di offrire servizi di pagamento. Originariamente, era riservata soltanto alle banche tradizionali. Con l'introduzione di questa legge, possono ottenere l'autorizzazione a fornire servizi di pagamento commerciale anche soggetti diversi dagli istituti bancari. Ne conseguono diversi diritti e doveri, disciplinati dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG). Tra gli altri, è previsto l'obbligo di ottenere l'autorizzazione dell'Autorità federale di vigilanza finanziaria (BaFin).

La Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG) è stata introdotta per consentire e attuare la supervisione dei servizi di pagamento in Germania. Ha avuto origine come implementazione nazionale delle direttive europee sui servizi di pagamento. Le origini di questa norma risalgono infatti alla prima direttiva sui servizi di pagamento dell'Unione Europea (PSD). Quando è stata emanata per la prima volta nel 2007, la direttiva PSD aveva come obiettivo quello di creare un quadro giuridico uniforme per i servizi transfrontalieri messi a disposizione dai fornitori di servizi di pagamento di tutta Europa. La Germania ha recepito la direttiva nell'ordinamento nazionale nel 2009 introducendo la Legge sull'implementazione dei servizi di pagamento, nota anche come Legge di attuazione delle disposizioni di vigilanza della direttiva sui servizi di pagamento. In questo modo, le operazioni di conto corrente, trasferimento finanziario e carta di credito sono state rimosse dall'elenco delle transazioni bancarie per le quali era richiesta l'autorizzazione. In sostanza: da questo momento in poi, le banche non sono più gli unici istituti in grado di offrire questi servizi di pagamento.

Sono tuttavia trascorsi solo pochi anni prima che fosse necessario apportare alcune modifiche alla direttiva europea, come il riconoscimento di nuove tecnologie e modelli di business a seguito dell'avvento della digitalizzazione. Nel 2015 è stata quindi emanata la seconda Direttiva sui servizi di pagamento dell'Unione Europea (PSD2), in cui era contenuta una serie di nuove norme volte ad aumentare la sicurezza delle transazioni di pagamento all'interno del mercato europeo, oltre a consentire una maggiore concorrenza attraverso l'espansione dei servizi di pagamento. Anche la direttiva PSD2, tuttavia, doveva essere "convertita" nel diritto tedesco: la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento, tuttora valida, è in vigore da gennaio 2018 ed è nota anche come Legge di attuazione della seconda direttiva sui servizi di pagamento.

A chi si rivolge la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?

In base a quanto stabilito dalla Sezione 1 dell'Articolo 1, la Legge sulla supervisione dei servizi di pagamento (ZAG) riguarda sia gli istituti di pagamento che i fornitori di servizi di pagamento, laddove i primi sono rappresentati da tutte le attività che forniscono servizi di pagamento commerciale. Un servizio di pagamento è considerato di tipo commerciale se è stato istituito per una certa durata ed è finalizzato a realizzare un profitto. Questi servizi di pagamento sono soggetti alla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento anche se vengono forniti solo come servizi accessori di un'altra attività esterna al settore finanziario.

I fornitori di servizi di pagamento comprendono tutti gli istituti che emettono moneta elettronica, gli istituti di credito soggetti al regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) e gli istituti di pagamento, nonché la Banca Centrale Europea, la Deutsche Bundesbank e altre banche centrali dell'Unione Europea, se forniscono servizi di pagamento al di fuori della loro funzione di autorità monetaria. Sono inclusi anche il governo federale, gli stati, i comuni e le associazioni municipali, insieme agli organi responsabili delle amministrazioni federali o statali; per estensione, si intendono anche gli enti di amministrazione del debito pubblico, le istituzioni di sicurezza sociale e l'Agenzia federale per il lavoro, a condizione che forniscano servizi di pagamento al di fuori della loro autorità sovrana.

Per avere un'idea di massima dei servizi di pagamento, si pensi a un rapporto tra tre persone: per ogni servizio di pagamento, interagiscono i pagatori, i beneficiari dei pagamenti e i fornitori di servizi di pagamento, che aiutano i pagatori a trasferire i fondi ai destinatari.

Quali servizi di pagamento sono interessati dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?

Nella Sezione 1 dell'Articolo 1 della Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento sono elencati i seguenti servizi di pagamento, soggetti quindi alle disposizioni di legge in materia:

  • Transazioni di deposito: servizi che consentono di effettuare depositi in contanti su un conto di pagamento, oltre a tutte le operazioni necessarie per gestire un conto di pagamento.
  • Transazioni di prelievo: servizi che consentono di effettuare prelievi di contante da un conto di pagamento, oltre a tutte le operazioni necessarie per gestire un conto di pagamento.
  • Transazioni di addebito diretto: transazioni di pagamento effettuate tramite addebito diretto sul conto di un utente o di un fornitore di servizi di pagamento di terze parti.
  • Transazioni con carta di pagamento: transazioni di pagamento effettuate tramite una carta di pagamento sul conto di un utente o di un fornitore di servizi di pagamento di terze parti.
  • Transazioni di trasferimento: transazioni di pagamento effettuate tramite bonifico bancario sul conto di un utente o di un fornitore di servizi di pagamento di terze parti.
  • Transazioni di pagamento con concessione di credito: transazioni di pagamento coperte da una linea di credito per gli utenti di servizi di pagamento (vedere Sezione 4 dell'Articolo 3 della Legge sulla supervisione dei servizi di pagamento).
  • Acquisizioni: l'emissione di strumenti di pagamento o l'accettazione e la fatturazione di transazioni di pagamento.
  • Transazioni di rimessa di denaro: servizi in cui viene trasferita una somma di denaro a nome del pagatore, del destinatario o del fornitore di servizi di pagamento che agisce per loro conto. Questa operazione viene effettuata senza la creazione di un conto di pagamento
  • Servizi di avvio di pagamento: servizi in cui viene avviato un ordine di pagamento su iniziativa di un utente in relazione a un conto di pagamento detenuto presso altri fornitori di servizi di pagamento.
  • Servizi informativi sui conti: servizi che forniscono ai titolari di conti informazioni sui loro conti di pagamento presso uno o più fornitori di servizi di pagamento.

Esempio: Lieferheld

La definizione di servizio di pagamento contenuta nella Legge sulla supervisione dei servizi di pagamento è molto ampia e, pertanto, interessa anche molte attività di servizi non finanziari. Un esempio emblematico è il servizio di consegna "Lieferheld", che è stato ora rilevato e non opera più con la denominazione originaria. In quanto intermediario di cibi e bevande, il Tribunale di Colonia ha classificato Lieferheld come "istituto di pagamento". Perché? Questa attività è stata annoverata tra i fornitori di servizi di rimessa finanziaria perché il denaro versato dai clienti veniva in gran parte trasferito alle imprese di catering. Lieferheld, pertanto, era soggetto alla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento e, per poter operare, doveva disporre dell'autorizzazione da parte della BaFin.

Cosa devono tenere a mente le attività quando si parla di rimessa finanziaria?

Il "verdetto Lieferheld" emesso dal Tribunale regionale di Colonia è un esempio emblematico di attività che fornisce servizi di rimessa finanziaria, e anche altre attività dovrebbero prenderlo a riferimento. In caso di dubbio, quasi tutti i modelli di business che prevedono il trasferimento di fondi di terzi sono soggetti alla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento e devono quindi richiedere l'autorizzazione alla BaFin. Questo principio vale non solo per i servizi di consegna di cibo da asporto, ma anche per tutti gli altri servizi di consegna. Nella maggior parte dei casi, sono soggetti alla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento anche i mercati Internet, i modelli di piattaforma e le agenzie di collocamento. Le attività devono quindi verificare con attenzione se rientrano nella categoria dei fornitori di servizi di rimessa finanziaria e, pertanto, devono richiedere un'autorizzazione.

La BaFin effettua controlli indipendenti sulle attività per valutare se forniscono servizi di rimessa finanziaria. Anche se l'Agenzia federale non interviene direttamente, è possibile che le attività vengano comunque sottoposte al suo controllo. Lieferheld, ad esempio, è stato citato in giudizio da un'azienda concorrente con un modello di business simile e che aveva richiesto e ottenuto l'autorizzazione. Il concorrente aveva infatti denunciato una violazione della legge sulla concorrenza, in quanto Lieferheld non aveva ottenuto la necessaria autorizzazione. Il numero di casi simili è aumentato in modo significativo negli ultimi anni. Le attività vogliono evitare di essere penalizzate rispetto alla concorrenza e sono quindi pronte a insistere sulla conformità ai requisiti normativi finanziari. In molti casi, le violazioni vengono segnalate direttamente a BaFin.

Esempi: fiduciari, agenzie di riscossione e società di factoring

Anche i servizi di società fiduciarie possono essere considerati come rimesse finanziarie, a condizione che accettino e trasferiscano somme di denaro. Questo vale anche per tutte le attività delle agenzie di riscossione nel momento in cui recuperano un debito. Secondo BaFin, non rientra nella Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento solo il recupero di crediti non pagati (ad esempio, debiti fiscali, fatture mediche, rimborsi di prestiti, ecc.). Anche il factoring è considerato una forma di rimessa finanziaria, almeno nella misura in cui il servizio fornito è finalizzato a regolare pagamenti da un punto di vista economico e non a finanziare partner contrattuali.

Quali transazioni di pagamento non sono coperte dalla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento (ZAG)?

La Sezione 2 della Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento delinea alcune transazioni di pagamento che non sono considerate servizi di pagamento e possono quindi essere fornite anche senza autorizzazione. Di seguito sono elencate le transazioni individuate:

  • Pagamenti diretti in contanti
  • Transazioni di pagamento tramite agenti commerciali o enti regolatori centrali per il trasporto di flussi commerciali
  • Processi di cashback (ad esempio, prelievi di contanti in un supermercato)
  • Transazioni di cambio valuta in contanti
  • Transazioni di pagamento basate su carte regalo, assegni, cambiali, traveller's check o vaglia postali cartacei.
  • Transazioni di pagamento nell'ambito di un sistema di pagamento o di regolamento titoli
  • Transazioni di pagamento collegate all'amministrazione di strumenti finanziari
  • Servizi tecnici per la fornitura di servizi di pagamento
  • Sistemi di pagamento in reti limitate o con una gamma limitata di prodotti, nonché strumenti a fini sociali o fiscali
  • Transazioni di pagamento su reti/servizi di comunicazione elettronica
  • Transazioni di pagamento interne a un gruppo
  • Servizi di prelievo contanti
  • Ricezione e trasferimento di denaro contante nell'ambito di un'attività di beneficenza

Che cosa devono tenere presente le attività nelle transazioni con carta regalo?

Le carte regalo sono un mezzo di pagamento molto comune. Le transazioni di pagamento con carta all'interno di una rete limitata (il cosiddetto sistema di pagamento in rete) sono quindi particolarmente importanti per molte attività. Questo vale, tra l'altro, non solo per le carte regalo, ma anche per le carte clienti o le carte carburante, che vengono utilizzate solo dalle attività interessate. Anche le carte di pagamento, come quelle utilizzate nelle mense, negli stadi sportivi, nei parchi vacanze o nei campus universitari, fanno parte di un sistema di pagamento in rete,

così come le carte per il trasporto pubblico utilizzate per l'acquisto di biglietti. Secondo la Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento, i pagamenti effettuati con queste carte non costituiscono un servizio di pagamento e non devono quindi richiedere alcuna autorizzazione a BaFin. Le attività possono quindi sfruttare questa eccezione, ma devono anche verificare, caso per caso, se le carte sono effettivamente limitate a una rete autonoma. In molti casi, la linea tra le attività che devono o non devono ricevere l'autorizzazione è molto sottile.

Per informazioni più dettagliate sulla Legge sulla vigilanza dei servizi di pagamento, è possibile consultare l'apposito foglio informativo di BaFin. Per informazioni su argomenti simili, consulta la nostra raccolta di risorse oppure contatta direttamente il nostro team di vendita.

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