Se la tua attività intrattiene rapporti commerciali con Paesi al di fuori della zona Euro, o con soggetti stabiliti in Italia ma facenti parte di gruppi multinazionali, è prassi comune indicare in fattura gli importi in valuta straniera. Dal momento che l'obbligo di fatturazione elettronica in Italia riguarda ormai la stragrande maggioranza dei titolari di partita Iva, potrebbe interessare anche a te sapere come fare per emettere una fattura elettronica in valuta estera e come garantire la piena conformità. In questo articolo approfondiremo questi argomenti.
Contenuto dell'articolo
- Esistono normative relative alla fatturazione elettronica in valuta estera?
- Come compilare una fattura elettronica in valuta estera
- Il codice destinatario per le fatture elettroniche verso clienti esteri
- Conversione di valuta per la fattura elettronica in valuta estera
Esistono normative relative alla fatturazione elettronica in valuta estera?
A livello normativo non risulta alcuna indicazione specifica riguardo l'emissione della fattura elettronica in valuta estera. Su tale aspetto, infatti, si può fare riferimento a quanto indicato nella Direttiva n. 2010/45/UE che, all'articolo 230, stabilisce quanto segue:
"Gli importi figuranti sulla fattura possono essere espressi in qualsiasi moneta, purché l'importo dell'IVA da pagare o da regolarizzare sia espresso nella moneta nazionale dello Stato membro utilizzando il meccanismo del tasso di conversione di cui all'articolo 91".
In pratica, l'emissione di una fattura in valuta estera è possibile, ma l'importo dell'IVA deve essere indicato nella moneta nazionale (euro). Il tasso di cambio da utilizzare in questo caso deve essere l'ultimo pubblicato dalla Banca Centrale Europea al momento in cui l'imposta diventa esigibile.
La direttiva europea non è stata recepita fedelmente dalla normativa nazionale. In Italia ci si riferisce all'articolo 21, comma 2, lettera l) del DPR n. 633/72, che indica che le informazioni obbligatorie da inserire nelle fatture (l'aliquota, l'ammontare dell'imposta e l'imponibile) devono essere indicati con arrotondamento "al centesimo di euro". Secondo quanto specificato in questo articolo sembrerebbe quindi che una fattura debba essere emessa necessariamente in euro; in realtà è possibile indicare anche la valuta straniera.
Come compilare una fattura elettronica in valuta estera
Un'indicazione più precisa è arrivata con le risposte alle domande più frequenti sulle fatture verso e da soggetti stranieri (transfrontaliere) pubblicate il 19 luglio 2019 sul sito dell'Agenzia delle Entrate.
Da queste informazioni si delineano due possibilità per il contribuente:
- Emettere la fattura elettronica compilando il campo "Divisa" in euro.
- Emettere la fattura compilando il campo "Divisa" con una valuta diversa dall'euro.
Vediamo nel dettaglio le due opzioni.
Emissione della fattura elettronica compilando il campo "Divisa" in euro
Puoi emettere la fattura elettronica compilando il campo "Divisa" in euro. Di conseguenza, anche i valori nella sezione 2.2.2.5. "Imponibile e Importo" e 2.2.2.6. "Imposta" devono essere in euro. Ai fini gestionali, puoi indicare l'importo nella controvaluta:
nei campi opzionali del blocco 2.2.1.3."Codice Articolo" con l'utilizzo del campo "Codice Tipo" per l'indicazione della divisa secondo lo standard ISO 4217 alpha-3:201 e del campo "Codice Valore" per riportare l'importo nella divisa indicata; oppure
nei campi opzionali della sezione 2.2.1.16. "Altri Dati Gestionali" con l'indicazione di valuta estera e importo.
Emissione della fattura elettronica compilando il campo "Divisa" in valuta straniera
Puoi anche emettere una fattura elettronica in valuta estera compilando il campo "Divisa" con una valuta diversa dall'euro. In tal caso, però, devi indicare, ai sensi dell'articolo 21 del DPR 633/1972, i valori convertiti in euro nei campi "Imponibile Importo" e "Imposta", in quanto tali valori saranno considerati in euro dall'Agenzia dell'Entrate.
Inoltre, dovrai precisare che in una delle sezioni descrittive del tracciato XML della fattura elettronica solo il totale della fattura (il cui valore non viene controllato dal Sistema di Interscambio) presenta il valore in valuta estera, mentre il campo "Imponibile Importo" e "Imposta" riporteranno i valori in euro.
Ricordiamo che inviare la fattura elettronica tramite il Sistema di Interscambio è obbligatorio anche per le fatture verso l'estero; in questo caso tuttavia il destinatario non riceverà automaticamente la fattura. Dovrai quindi inviare al cliente la fattura in un formato tradizionale, come ad esempio PDF.
Riepilogo delle modalità di emissione della fattura elettronica in valuta estera
Opzione 1
- Compila il campo della valuta scegliendo Euro.
- Inserisci i valori in euro nei campi Imponibile Importo e Imposta.
- Ai fini gestionali puoi indicare l’importo nella valuta originale (straniera) nei campi opzionali Codice Tipo e Codice valore, oppure nei campi della sezione Altri dati gestionali inserendo la valuta estera e l’importo.
Opzione 2
- Compila il campo della valuta scegliendo la valuta straniera.
- Nel campo Imponibile Importo e Imposta inserisci i valori convertiti in euro.
- In una delle sezioni descrittive specifica che solo il totale della fattura presenta il valore in valuta estera, mentre il campo Imponibile Importo e Imposta avranno l'importo in euro.
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Il codice destinatario per le fatture elettroniche verso clienti esteri
Il codice destinatario è un codice alfanumerico di 7 cifre che serve per poter recapitare correttamente una fattura elettronica a un'impresa o a un professionista tramite il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate. Il codice destinatario identifica il software utilizzato dal destinatario della fattura permettendo a quest'ultimo di ricevere le fatture direttamente sul proprio gestionale di fatturazione elettronica.
Per quanto riguarda i clienti esteri, sia che si tratti di operatori economici che privati senza partita Iva, e sia che si trovino all'interno dell'Unione europea sia in un paese extra UE, devi indicare il seguente codice destinatario: XXXXXXX (sette volte X).
Conversione di valuta per la fattura elettronica in valuta estera
Per la conversione è necessario utilizzare il servizio di convertitore storico delle valute della Banca d'Italia. Il cambio di riferimento deve essere quello del giorno dell'operazione, se indicato in fattura o, in assenza di indicazione, quello del giorno di emissione della fattura. Nel campo "Descrizione" del file XML vanno riportati il tasso di cambio e la conversione degli importi nella valuta desiderata.
Al file della fattura elettronica in valuta estera potrai poi allegare la fattura di cortesia in formato PDF espressa nella valuta di riferimento, un documento non fiscalmente valido ma utile per una maggiore chiarezza al destinatario della fattura.
I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e formativo e non devono essere intesi come consulenza legale o fiscale. Stripe non garantisce l'accuratezza, la completezza, l'adeguatezza o l'attualità delle informazioni contenute nell'articolo. Per assistenza sulla tua situazione specifica, rivolgiti a un avvocato o a un commercialista competente e abilitato all'esercizio della professione nella tua giurisdizione.