La legislazione italiana prevede tempistiche diverse per l'emissione della fattura, che variano a seconda che si tratti di cessioni di beni mobili, cessioni di beni immobili o prestazioni di servizi. Sono indicate diverse tempistiche anche in relazione alla tipologia di fattura: immediata o differita. In questo articolo scopriremo quali sono i requisiti legali per l'emissione della fattura, se si deve emettere la fattura prima o dopo il pagamento, che cos'è la fattura proforma e a cosa serve.

Contenuto dell'articolo

• Requisiti legali per l'emissione di una fattura
  
• Emissione della fattura prima o dopo il pagamento
  
• Fattura dopo il pagamento: la fattura proforma
  
• Fattura dopo il pagamento: in quali casi viene emessa?
  

Requisiti legali per l'emissione di una fattura

Il momento in cui sorge l'obbligo di emissione della fattura è disciplinato dall'articolo 6 del DPR 633/1972 e varia a seconda che si tratti di una cessione di beni mobili, immobili o di una prestazione di servizi.

• Cessione di beni mobili: Le cessioni si considerano effettuate al momento della consegna o della spedizione dei beni. È possibile emettere la fattura sia prima che dopo il pagamento.

• Cessione di beni immobili: L'operazione si considera effettuata alla data di stipula del contratto: l'obbligo di emissione della fattura da parte del soggetto cedente sorgerà quindi nel momento in cui avviene il trasferimento di proprietà del bene.

• Prestazione di servizi: Le prestazioni di servizi si considerano effettuate al momento del pagamento del corrispettivo. Ai fini della fatturazione, il servizio è concluso al momento del pagamento. Anche in questo caso si può emettere la fattura sia prima che dopo il pagamento.

Esistono due deroghe a queste regole:

Emissione anticipata della fattura

Si tratta di una fattura emessa prima dell'esecuzione dell'operazione, e quindi prima della stipula del contratto (per i beni immobili), della consegna o spedizione dei beni (beni mobili) o del pagamento del corrispettivo (prestazione di servizi). L' articolo 6 prevede che se la fattura viene emessa prima degli eventi sopra menzionati, l'operazione si considera comunque effettuata. Quindi, nel caso di fattura anticipata, il momento dell'emissione della fattura coincide con l'effettuazione dell'operazione. La fattura anticipata è una fattura vera e propria che deve rispettare tutti i requisiti di legge.

Fattura di acconto

nella cessione di beni, nel caso in cui il cliente versi un acconto prima di ricevere la merce ordinata, il fornitore deve emettere fattura per quell'acconto, limitatamente all'importo incassato. Per quanto riguarda la prestazione di servizi, invece, in caso di ricezione di un acconto, l'incasso anticipato del corrispettivo rappresenta la regola generale di effettuazione dell'operazione, quindi la fattura di acconto dovrà essere emessa entro e non oltre 12 giorni dalla data in cui l'acconto è stato pagato.

Emissione della fattura prima o dopo il pagamento

L'iter abituale prevede di emettere la fattura subito dopo la cessione di beni o la prestazione di servizi, per poi ricevere successivamente il pagamento a seconda dei termini stabiliti. A livello pratico, è la cosa più semplice perché assicura che la fattura non venga emessa in ritardo incorrendo in potenziali sanzioni. Tuttavia, la legge non stabilisce tassativamente che l'emissione della fattura debba avvenire prima del pagamento, anzi in molti casi avviene dopo.

Nel caso di emissione dopo il pagamento, quanto tempo si ha a disposizione? Dipende soprattutto se si tratta di fattura immediata o differita:

• Entro 24 ore in caso di fattura immediata cartacea (per i soggetti che possono ancora emetterla)
  
• Entro 12 giorni in caso di fattura elettronica immediata
  
• Entro il giorno 15 del mese successivo in caso di fatturazione differita, sia cartacea che elettronica
  

Fattura dopo il pagamento: la fattura proforma

Un tipico caso di emissione della fattura dopo il pagamento è quello in cui il documento viene preceduto dalla cosiddetta fattura proforma. Che cos'è la fattura proforma? Non si tratta di una fattura fiscalmente valida, ma di un documento che costituisce una bozza da visionare prima di formalizzare l'accordo tra fornitore e cliente, e che precede l'emissione della fattura vera e propria. Anche la fattura proforma può essere creata utilizzando i software di fatturazione elettronica, aggiungendo l'apposita dicitura che dichiara che la fattura non è valida ai fini fiscali.

A che cosa serve la fattura proforma?

La fattura proforma può essere utile nei seguenti casi:

• Spesso, la fattura proforma viene emessa prima del pagamento per non incorrere nel versamento di tasse prima di ricevere il pagamento dal cliente. Infatti, quasi tutte le imposte, come l'Iva, si pagano in base alla data di emissione della fattura, indipendentemente dall'avvenuto pagamento o meno.
  
• La fattura proforma è un documento fiscalmente non valido e può essere modificata in qualsiasi momento. Pertanto, utilizzandola si evita di dover emettere una nota di credito in caso di errori.
  
• Il cliente che riceve la fattura proforma ha la possibilità di controllare i prezzi, la descrizione dei servizi/prodotti e la correttezza dei dati indicati in fattura.
  

Caratteristiche della fattura proforma:

Ecco le caratteristiche principali della fattura proforma:

• La fattura proforma precede il pagamento; la fattura definitiva può essere emessa solo una volta che il cliente ha saldato l'importo dovuto. L'emissione della fattura definitiva è obbligatoria, perché è solo con questa che la prestazione assume rilevanza ai fini fiscali.
  
• I software di fatturazione permettono di trasformare la fattura proforma in una fattura vera e propria in pochi e semplici passaggi.
  
• La numerazione è del tutto indipendente da quella utilizzata per le fatture definitive.
  
• È obbligatorio inserire nella fattura proforma la seguente dicitura: "Il presente documento non costituisce fattura valida ai fini del DpR 633 26/10/1972 e successive modifiche. La fattura definitiva verrà emessa all'atto del pagamento del corrispettivo (articolo 6, comma 3, DpR 633/72)".
  

Gestire il processo di fatturazione può diventare complesso man mano che la tua attività cresce. Alcuni strumenti ti aiutano ad automatizzare questo processo come, ad esempio, Stripe Invoicing, una piattaforma di fatturazione globale e scalabile con cui puoi creare e inviare sia le fatture per i pagamenti una tantum che ricorrenti, senza scrivere una sola riga di codice. Con Invoicing puoi risparmiare tempo e ricevere pagamenti più velocemente (l'87% delle fatture Stripe viene incassato entro 24 ore). E, grazie alla collaborazione con partner terzi, puoi utilizzare Stripe Invoicing anche se hai l'obbligo di fatturazione elettronica.

In quali casi viene emessa la fattura dopo il pagamento?

La decisione se emettere la fattura prima o dopo il pagamento spetta all'attività. Spesso aziende o liberi professionisti come avvocati, notai o commercialisti, emettono la fattura dopo il pagamento, ricorrendo prima allo strumento della fattura proforma. Il cliente effettua il pagamento sulla base della fattura proforma, dopodiché il fornitore emette la fattura definitiva. Si tratta di una prassi frequente ma non obbligatoria: il professionista o l'azienda possono infatti anche emettere la fattura definitiva prima di ricevere il pagamento.

Anche nell'acquisto di prodotti e servizi online, nella maggior parte dei casi il pagamento avviene immediatamente, ovvero prima di usufruire del servizio o di ricevere il bene. Anche in questi casi perciò la fattura, che nell'e-commerce B2C non è obbligatoria se non dietro espressa richiesta del cliente, viene emessa dopo il pagamento.