L'Iva (imposta sul valore aggiunto) è un'imposta indiretta che si applica alle transazioni di beni e servizi. In Italia sono previste diverse percentuali di aliquote Iva in base alla diversa tipologia di prodotto o servizio. L'Iva rappresenta una delle principali risorse finanziarie per lo Stato e contribuisce a sostenere l'economia nazionale. Ma che cos'è esattamente l'Iva? Come funziona? Quante sono le aliquote Iva in vigore in Italia? E quelle in Europa? In questo articolo approfondiremo questi argomenti.
Contenuto dell'articolo
- Che cos'è l'Iva
- Quando si applica l'Iva
- Quando non si applica l'Iva
- Aliquote Iva in Italia
- Aliquote Iva nei Paesi UE
Che cos'è l'Iva
Lo Stato italiano prevede il pagamento di una serie di imposte, tra cui l'imposta sul valore aggiunto di beni e servizi (Iva). Ma che cosa significa "valore aggiunto"? Significa che un prodotto o servizio lavorato e trasformato da un professionista o da un'impresa acquisisce un valore più elevato. Sarà quindi il consumatore a pagare l'Iva, sia che si tratti di un privato, di un lavoratore autonomo con partita Iva o di un'impresa.
I professionisti e le imprese, grazie alla detrazione Iva, detraggono l'Iva pagata sugli acquisti dall'Iva incassata dalle vendite, riducendo così l'onere fiscale complessivo dell'attività. L'ammontare dell'imposta sul valore aggiunto da versare corrisponderà quindi al valore dell'IVA sulle vendite meno quella sugli acquisti.
L'Iva fu introdotta a livello europeo agli inizi degli anni 70: in Italia è disciplinata dal D.P.R. 633/1972. Si tratta di una tassa indiretta, in quanto non si applica sul reddito o sul patrimonio del contribuente ma sui consumi.
Quando si applica l'Iva?
L'articolo 1 del DPR fornisce la definizione essenziale di Iva: "L'imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate".
Si delineano quindi i tre presupposti dell'Iva:
Presupposto oggettivo: L'operazione considerata deve rientrare tra le cessioni di beni e prestazioni di servizi (così come definite dagli articoli 2 e 3 del DPR).
Presupposto soggettivo: Sono sottoposte a Iva tutte le operazioni che prevedono cessione di beni e prestazioni di servizi a opera di un soggetto che svolge abitualmente attività di impresa o di lavoro autonomo.
Presupposto territoriale: L'imposta verrà applicata a tutte quelle operazioni che avvengono sul territorio italiano.
Quando non si applica l'Iva
Si possono distinguere tre casi in cui l'Iva in Italia non viene calcolata: operazioni non imponibili, operazioni esenti e operazioni escluse.
Operazioni non imponibili
Si tratta di quelle operazioni che comprendono le cessioni di beni e le prestazioni di servizi nei rapporti con l'estero. Valgono tutti gli obblighi Iva (fatturazione, registrazione, dichiarazione), ma non viene addebitata Iva al cliente. Si tratta in particolare di:
- Esportazioni
- Operazioni assimilate alle esportazioni
- Servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali
- Cessioni ai viaggiatori extracomunitari
- Operazioni con San Marino e Città del Vaticano
- Operazioni effettuate nell'ambito dei rapporti regolati da trattati e accordi internazionali
- Cessioni intracomunitarie
Operazioni esenti
Le operazioni esenti sono determinate cessioni di beni e prestazioni di servizi indicate espressamente dalla legge. Ad esempio, rientrano in questa categoria le prestazioni sanitarie, le attività educative e culturali, alcune operazioni immobiliari. L'elenco completo delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi esenti si trova nell'articolo 10 del D.P.R. n. 633/1972. Anche in questo caso valgono tutti gli obblighi Iva (fatturazione, registrazione, dichiarazione), ma non viene addebitata l'Iva al cliente.
Operazioni escluse
Si tratta di quelle operazioni per le quali manca almeno uno dei requisiti richiesti (oggettivo, soggettivo o territoriale) per l'applicazione dell'Iva (ad esempio, gli interessi moratori o l’importo sugli imballaggi) o che sono considerate tali per espressa disposizione di legge. Non devono sottostare agli adempimenti Iva quali fatturazione, registrazione, ecc. e prevedono l'indetraibilità dell'Iva sugli acquisti relativi a tali operazioni.
Inoltre, non sono soggette a Iva le operazioni effettuate dai contribuenti che aderiscono al regime forfettario. I forfettari, infatti, sono esonerati dalla tenuta delle scritture contabili ai fini Iva, dalle liquidazioni e dai versamenti trimestrali.
Aliquote Iva in Italia
Vediamo a questo punto quali sono le aliquote Iva in vigore in Italia. L'aliquota Iva ordinaria in Italia per il 2024 è pari al 22% e viene applicata alla maggior parte dei beni e dei servizi. Sono previste, inoltre, aliquote Iva ridotte per specifici beni e servizi. L'elenco completo dei beni a cui si applicano le aliquote Iva ridotte è contenuto nella tabella A parte II, parte II-bis e parte III del DPR n. 633/1972.
Le aliquote ridotte sono:
- Aliquota Iva ridotta: 10%
Viene applicata ad alcuni beni e servizi come l'energia elettrica per uso domestico, medicinali, prodotti sanitari femminili, pannolini per bambini, spettacoli teatrali, somministrazione di gas metano usato per combustione per usi civili, prestazioni di trasporto di persone (tranne i servizi di trasporto su acqua e quelli esenti). - Aliquota Iva ridotta: 5%
Viene applicata ad alcuni beni e servizi come, ad esempio, alcuni tipi di alimenti, apparecchiature medicali e prestazioni socio-sanitarie, assistenziali ed educative rese dalle cooperative sociali, trasporto di persone su acqua. - Aliquota Iva minima: 4%
Viene applicata alla cessione di beni e alle prestazioni di servizi specifici come alimentari (latticini, ortaggi, legumi, frutta, ecc.), generi di prima necessità, prodotti utilizzati in agricoltura come fertilizzanti o alcuni tipi di mangimi, somministrazione di pasti per mense scolastiche, libri, giornali e periodici, ecc.
Recenti modifiche alle aliquote Iva in Italia
In seguito alla recenti crisi relative alla pandemia da Covid 19 e all'aumento dei costi energetici causato dalla guerra in Ucraina, nel 2023 il legislatore in Italia era intervenuto abbassando alcune delle aliquote Iva per alleviare gli effetti negativi causati da queste circostanze eccezionali. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2024 ha riportato queste aliquote Iva al loro livello precedente.
Ad esempio, l'aliquota Iva per la fornitura di gas metano per usi civili e industriali era scesa al 5%, mentre dal 1° gennaio 2024 è tornata al 10% o al 22% (a seconda dei casi previsti dal DPR 633/72); l'aliquota Iva per prodotti sanitari femminili, pannolini per bambini e alimentari per la prima infanzia era scesa dal 10% al 5%, ma dal 1° gennaio 2024 è stata riportata al 10%. Anche l'aliquota Iva agevolata al 10% in relazione alla cessione di pellet di legno è tornata nel 2024 al livello ordinario del 22%.
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Aliquote Iva nei Paesi UE
Riportiamo di seguito una tabella con le aliquote Iva ordinarie, ridotte e minime dei 27 Paesi dell'Unione europea:
Paese
|
Tasso standard
|
Tasso ridotto
|
Tasso minimo
|
---|---|---|---|
Austria | 20% | 10%/13% | |
Belgio | 21% | 6%/12% | |
Bulgaria | 20% | 9% | |
Croazia | 25% | 5%/13% | |
Cipro | 19% | 5%/9% | |
Repubblica Ceca | 21% | 12%/15% | |
Danimarca | 25% | 0% | |
Estonia | 22% | 9% | |
Finlandia | 25,5% | 10%/14% | |
Francia | 20% | 5,5%/10% | 2,1% |
Germania | 19% | 7% | |
Grecia | 24% | 6%/13% | |
Ungheria | 27% | 5%/18% | |
Irlanda | 23% | 9%/13,5% | |
Italia | 22% | 5%/10% | 4% |
Lettonia | 21% | 5%/12% | |
Lituania | 21% | 5%/9% | |
Lussemburgo | 17% | 8% | 3% |
Malta | 18% | 5%/7% | |
Paesi Bassi | 21% | 9% | |
Polonia | 23% | 5%/8% | |
Portogallo | 23% | 6%/13% | |
Romania | 19% | 5%/9% | |
Slovacchia | 20% | 10% | |
Slovenia | 22% | 5%/9,5% | |
Spagna | 21% | 10% | |
Svezia | 25% | 6%/12% |
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