Vuoi trasformare un'idea innovativa in un'impresa vera e propria? In questa guida troverai tutto quello che ti serve per avviare una start-up in Italia: scoprirai che cos'è una start-up innovativa, quali vantaggi offre, quali requisiti bisogna rispettare, quali sono i costi da prevedere e quali imposte è necessario pagare.
Contenuto dell'articolo
- Che cos'è una start-up innovativa
- L'alto contenuto tecnologico: il vero tratto distintivo della start-up innovativa
- Quali sono i vantaggi di aprire una start-up
- Come aprire una start‑up innovativa passo dopo passo
- Strumenti per l'ottimizzazione dei pagamenti per la tua start-up
- Costi per l'apertura di una start-up
- Quante tasse pagano le start-up?
- Il futuro di una start-up innovativa: cosa succede dopo i primi 5 anni?
Che cos'è una start-up innovativa
Una start-up innovativa è una particolare tipologia di impresa pensata per favorire lo sviluppo tecnologico, l'occupazione qualificata e l'attrazione di investimenti in Italia. Introdotta dal Decreto Legge 179/2012 e aggiornata dalla Legge annuale per la concorrenza n. 193/2024, questa figura non rappresenta una forma giuridica a sé, ma una qualifica speciale che può essere assunta da una società di capitali, anche in forma cooperativa, che rispetta determinati criteri previsti dalla normativa.
Ciò che contraddistingue una start-up innovativa è l'orientamento verso l'innovazione: queste imprese devono essere attivamente impegnate nello sviluppo, nella produzione o nella commercializzazione di beni o servizi ad alto contenuto tecnologico, con un modello di business fondato sulla ricerca, sulla sperimentazione e sull'utilizzo di nuove soluzioni.
Ottenere lo status di start-up innovativa consente di accedere a una serie di agevolazioni pensate per sostenere la fase iniziale e la crescita dell'impresa. Tra i principali vantaggi ci sono: semplificazioni fiscali e societarie, agevolazioni nell'accesso al credito e al capitale di rischio, incentivi fiscali per gli investitori, e procedure più snelle per l'assunzione di personale altamente qualificato.
Differenza tra start-up e start-up innovativa in Italia
Nel linguaggio comune, il termine "start-up" viene spesso utilizzato per indicare qualsiasi nuova impresa avviata da poco tempo, soprattutto se legata a modelli di business digitali o tecnologici. Tuttavia, dal punto di vista normativo italiano, non esiste un riconoscimento ufficiale per le start-up generiche.
Solo le imprese che possiedono i requisiti stabiliti dalla legge e ottengono lo status di start-up innovativa possono beneficiare di agevolazioni e tutele specifiche. In altre parole, aprire una start-up in senso lato non dà diritto automaticamente ai vantaggi previsti per le start-up innovative: è necessario dimostrare il carattere innovativo dell'attività e richiedere l'iscrizione nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese.
Quali sono i requisiti per avviare una start-up innovativa in Italia?
Prima di procedere con l'apertura della start-up, verifica di possedere i requisiti richiesti dalla normativa. Questo tipo di società deve possedere le seguenti caratteristiche:
- Costituzione da meno di cinque anni
- Sede principale in Italia o in altro Paese UE ma con filiale produttiva in Italia;
- Fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro;
- Non deve distribuire utili;
- Sviluppo, produzione o commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico;
- Non deve essere stata costituita in seguito a operazioni straordinarie, come fusioni o scissioni societarie, né a seguito del trasferimento di un'azienda o di un ramo d'azienda già esistente;
- Possesso di almeno uno dei tre requisiti di innovazione: spese in ricerca e sviluppo superiori o uguali al 15% dei costi, almeno un terzo del personale altamente qualificato, oppure titolarità di brevetti o software registrato.
Una start-up innovativa quindi non è una forma giuridica, ma un vero e proprio statuto speciale pensato per stimolare ricerca, occupazione qualificata e attrazione di capitali di rischio.
Sezione speciale del Registro delle Imprese
Dal momento della costituzione, la tua start-up innovativa deve essere iscritta in una Sezione Speciale del Registro delle Imprese, dedicata esclusivamente a questa tipologia di società. L'iscrizione non è automatica: devi richiederla allegando una dichiarazione di possesso dei requisiti e ti consente di accedere a tutte le agevolazioni per le start-up innovative previste dalla legge.
Dichiarazione di possesso dei requisiti di impresa start-up innovativa
Per mantenere lo status di start-up innovativa, devi inviare ogni anno un'autocertificazione dei requisiti alla Camera di Commercio. Si tratta di un documento che conferma il rispetto continuo delle condizioni richieste dalla normativa (come la non distribuzione degli utili, lo svolgimento di attività innovative, la presenza di spese in ricerca, ecc.). La mancata trasmissione dell'autocertificazione comporta la perdita delle agevolazioni.
Una delle novità introdotte nel 2025 riguarda la possibilità di restare iscritti nella Sezione Speciale fino a sette anni (invece dei cinque previsti finora) se la tua azienda dimostra di trovarsi in una fase di scale-up (cioè nel passaggio da una fase iniziale di validazione e sviluppo a una di crescita rapida).
L'alto contenuto tecnologico: il vero tratto distintivo della start-up innovativa
Il requisito che impone alla start-up innovativa di sviluppare, produrre o commercializzare beni o servizi ad alto valore tecnologico rappresenta il cuore della definizione normativa. È questo l'elemento che distingue realmente una start-up "innovativa" da una semplice nuova impresa.
Il legislatore non fornisce un elenco chiuso di settori o prodotti, ma l'interpretazione prevalente è che il requisito venga soddisfatto quando l'attività dell'impresa integra o si basa su tecnologie avanzate, originali e non facilmente replicabili. Rientrano in questa categoria, ad esempio:
- Soluzioni digitali e software complessi: piattaforme cloud, intelligenza artificiale, algoritmi di machine learning, realtà aumentata o virtuale, software di automazione avanzata, applicazioni IoT (Internet of Things).
- Tecnologie industriali innovative: robotica, manifattura additiva (stampa 3D), nuovi materiali, automazione industriale avanzata, ottimizzazione dei processi produttivi in vari settori grazie all'uso di intelligenza artificiale.
- Prodotti o servizi in ambito life sciences: dispositivi medici innovativi, diagnostica avanzata, tecnologie applicate alla salute e al benessere.
- Energie rinnovabili e sostenibilità: sistemi per l'efficienza energetica, innovazioni nella mobilità elettrica, tecnologie per l'economia circolare, soluzioni innovative per la decarbonizzazione.
L'innovazione può riguardare sia l'aspetto tecnico del prodotto/servizio, sia il modello con cui viene progettato o erogato. In molti casi, a fare la differenza è anche la capacità della start-up di proporre soluzioni radicalmente nuove rispetto allo stato dell'arte del settore di riferimento.
Infine, è importante che il contenuto tecnologico sia chiaramente descritto nello statuto e nel business plan, in modo che l'impresa possa dimostrare l'effettiva natura innovativa della propria attività in fase di lancio della start-up e durante eventuali verifiche.
Quali sono i vantaggi di aprire una start-up
Aprire una start-up in Italia ti può offrire numerosi vantaggi, soprattutto se la tua società viene riconosciuta come start-up innovativa. Questo status, oltre a rafforzare la reputazione dell'impresa, offre l'accesso a incentivi fiscali, agevolazioni contributive e semplificazioni burocratiche pensate per favorire la nascita e lo sviluppo di realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico.
Perché aprire una start-up?
Vediamo di seguito quali sono i principali benefici della costituzione di una start-up.
- Incentivi fiscali per chi investe: gli investitori possono beneficiare di una detrazione Irpef fino al 65% per gli investimenti effettuati in regime "de minimis" e di una detrazione ordinaria (al di fuori del regime de minimis) pari al 30%, favorendo così l'accesso a capitali privati.
- Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia per le PMI: le start-up innovative possono ottenere garanzie statali per finanziamenti bancari senza costi aggiuntivi e con procedure agevolate.
- Finanziamenti agevolati tramite Smart&Start Italia: le imprese localizzate in tutto il territorio nazionale, in particolare nel Mezzogiorno, possono accedere a contributi e finanziamenti a tasso agevolato.
- Trasformazione in PMI innovativa senza soluzione di continuità: una volta superati i limiti dimensionali, la tua start-up può evolversi in PMI innovativa mantenendo molte delle agevolazioni acquisite.
- Esonero da diritti camerali e imposte di bollo: durante il periodo di iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese, la start-up è esentata dal pagamento di alcuni oneri amministrativi.
- Raccolta di capitali tramite equity crowdfunding: puoi finanziare l'attività attraverso portali online autorizzati, aprendo l'accesso a una platea più ampia di investitori.
- Servizi ICE per l'internazionalizzazione: le start-up innovative possono usufruire gratuitamente dei servizi dell'Agenzia ICE per promuoversi sui mercati esteri.
- Deroghe al diritto societario ordinario: sono previste alcune semplificazioni, ad esempio in caso di perdite iniziali, le start-up innovative non sono tenute immediatamente a ricapitalizzare o sciogliere la società. Possono inoltre emettere strumenti finanziari partecipativi in modo più flessibile, coinvolgendo investitori o collaboratori senza dover cedere subito quote societarie. Infine, per costituire la società è possibile utilizzare la firma digitale, evitando il passaggio dal notaio nei casi previsti e semplificando così l'avvio dell'attività.
- Disciplina del lavoro flessibile: le start-up possono stipulare contratti a tempo determinato senza dover indicare le causali previste per legge, facilitando l'ingresso di nuove risorse in fase di avvio della tua attività.
- Compensazione dei crediti IVA senza visto di conformità: le start-up innovative sono esonerate dall'obbligo di apposizione del visto per la compensazione dei crediti IVA fino a 50.000 euro annui, come specificato all'articolo 4, comma 11-novies, del Decreto-Legge 24 gennaio 2015, n. 3.
- Fail fast: in caso di insuccesso, la normativa prevede procedure semplificate per la chiusura dell'attività che riducono tempi e costi di liquidazione.
Come aprire una start‑up innovativa passo dopo passo
Aprire una start‑up è un percorso che unisce strategia, burocrazia digitale e pianificazione finanziaria. Vediamo in dettaglio quali sono i dieci passaggi principali per aprire una start-up innovativa e iniziare a operare in piena conformità.
Validazione dell'idea e business plan
Conduci ricerche di mercato, interviste ai potenziali clienti e test di fattibilità tecnica (anche detta Proof of Concept); si tratta di una verifica preliminare che serve a capire se l'idea alla base della tua start-up può essere realizzata tecnicamente con le risorse, le tecnologie e le competenze a tua disposizione.
In questa fase devi redigere un business plan semplificato che contenga le informazioni essenziali necessarie quali il problema da risolvere, la tua soluzione, il vantaggio competitivo, i flussi di ricavi e le proiezioni economiche.
Scelta della forma giuridica
Decidi se costituire una Srl semplificata, una Srl ordinaria o, nei casi di raccolta di capitali rilevanti, una Spa. La Srl semplificata è la via più economica, ma tutte le società di capitali possono ottenere lo status innovativo.
Forma giuridica |
Vantaggi |
Svantaggi |
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Srl semplificata (Srls) |
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Srl ordinaria |
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Spa |
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Redazione di statuto e atto costitutivo
Puoi utilizzare il modello standard gratuito previsto per la Srl semplificata oppure redigere un atto costitutivo personalizzato. Ricorda di inserire nell'atto un oggetto sociale chiaramente orientato all'innovazione, in linea con i requisiti richiesti per ottenere lo status di start-up innovativa.
Procedura ComUnica
Grazie alla procedura ComUnica (Comunicazione Unica d'Impresa), con un unico invio telematico ottieni:
- Codice fiscale
- Partita IVA
- Iscrizione della start-up innovativa al Registro delle Imprese
- Apertura della posizione INPS/INAIL
- Apertura casella PEC
Il costo amministrativo della procedura è ridotto di circa il 50% grazie allo status di start‑up innovativa, in quanto è prevista l'esenzione dall'imposta di bollo e dai diritti di segreteria.
Iscrizione nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese
Dopo l'iscrizione al Registro delle Imprese, se la tua società possiede i requisiti previsti per essere considerata innovativa puoi procedere con l'iscrizione nella Sezione Speciale dedicata alle start-up innovative. La domanda va presentata alla Camera di Commercio competente, allegando una dichiarazione di possesso dei requisiti di impresa start-up innovativa, un business plan e l'eventuale documentazione tecnica a supporto dell'innovazione.
L'iscrizione non solo consente di accedere alle agevolazioni previste dalla legge, ma rappresenta anche un segnale positivo per investitori, partner e incubatori. Da quel momento, la società dovrà confermare annualmente il mantenimento dei requisiti di start-up innovativa inviando un'apposita autocertificazione, pena la cancellazione dalla sezione e la perdita dei benefici connessi.
Apertura del conto corrente dedicato
Scegli un istituto finanziario o un partner tecnologico che offra soluzioni moderne, come interfacce API e strumenti di integrazione con i principali provider di pagamento online. Ciò ti permette di gestire in modo automatizzato e sicuro i flussi di incasso e pagamento fin dal primo giorno, sia sul tuo sito web che su eventuali marketplace. Una buona infrastruttura di pagamento è fondamentale per garantire operazioni fluide e un'esperienza cliente di alto livello, soprattutto se operi in ambito e-commerce o servizi digitali.
Tutela della proprietà intellettuale
Proteggere la proprietà intellettuale è fondamentale per tutelare il valore innovativo della tua idea. Se hai sviluppato un prodotto, un software, un logo, un nome commerciale o un processo tecnico originale, valuta attentamente la registrazione del marchio, del brevetto o del software. In tal modo, non solo puoi prevenire imitazioni e violazioni, ma puoi anche valorizzare l'azienda in fase di raccolta capitali o di partnership.
Per sostenere le imprese che investono nella protezione dei propri asset immateriali, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) mette a disposizione specifici contributi a fondo perduto. Tra i più noti ci sono i bandi Marchi+, Brevetti+ e Disegni+, che coprono fino all'80% delle spese sostenute per la registrazione e tutela della proprietà industriale, fino a un tetto massimo stabilito per ciascun programma. Questi contributi possono coprire anche consulenze legali, traduzioni, perizie e attività promozionali collegate ai diritti registrati.
Piano di finanziamento e incentivi
Prepara un piano di raccolta fondi chiaro che illustri a potenziali investitori le caratteristiche del progetto, i fabbisogni economici e le strategie di crescita. Esplora le opportunità offerte da:
- bandi Invitalia, come Smart&Start, che erogano finanziamenti agevolati e a fondo perduto per nuove imprese innovative;
- fondi regionali, gestiti da Regioni o Camere di Commercio;
- Equity crowdfunding, cioè piattaforme online che permettono a privati di investire in cambio di quote societarie;
- Venture capital, cioè fondi specializzati che investono in start-up con alto potenziale di crescita.
Assunzione del personale
Dopo l'apertura della start-up, valuta quali figure professionali sono necessarie per far crescere la tua impresa. Puoi assumere collaboratori con contratti di lavoro flessibili oppure, nel caso di competenze strategiche (come sviluppatori, responsabili marketing o tecnici specializzati), offrire forme di incentivazione alternative, come la partecipazione agli utili o l'assegnazione di quote societarie.
In particolare, le stock option permettono ai collaboratori di acquistare in futuro quote della società a un prezzo stabilito in anticipo, a condizione che vengano raggiunti determinati obiettivi aziendali. I piani di work-for-equity, invece, ti consentono di compensare parte del lavoro svolto dai collaboratori offrendo loro partecipazioni nella società. Questo approccio aiuta a contenere i costi iniziali in denaro e, al tempo stesso, coinvolge maggiormente il team incentivandolo a contribuire al successo e alla crescita della start-up.
Avvio dell'attività e monitoraggio dei risultati
Una volta avviata l'attività, lancia la prima versione del prodotto o servizio e inizia a raccogliere i primi riscontri dai clienti. È importante analizzare costantemente i risultati, valutando ad esempio quante persone visitano il tuo sito, quanti clienti effettivi acquisisci e quali costi sostieni per far crescere l'attività. Questi dati ti saranno utili per migliorare il servizio, attrarre nuovi investimenti e preparare in tempo utile la documentazione richiesta per l'autocertificazione annuale dei requisiti.
Strumenti per l'ottimizzazione dei pagamenti per la tua start-up
Se stai per aprire una start-up innovativa, scegliere fin da subito le soluzioni di pagamento più efficaci è un passo fondamentale. Stripe Payments, con la sua suite di ottimizzazione dei pagamenti, ti permette di accettare pagamenti online in modo semplice e sicuro, con il supporto di oltre 135 valute e metodi di pagamento locali, ideale per una start-up con ambizioni internazionali. Se il tuo modello di business prevede di operare come piattaforma o marketplace, grazie a Stripe Connect puoi accettare pagamenti dai clienti e inviare in automatico le relative quote a fornitori, partner o venditori. Stripe Connect si occupa anche della parte fiscale e della verifica dell'identità dei beneficiari, così tu puoi concentrarti sul tuo business senza dover costruire da zero infrastrutture complesse.
La sicurezza è altrettanto cruciale nelle fasi iniziali di una start-up: Stripe Radar utilizza il machine learning per rilevare e bloccare le frodi in tempo reale, migliorando la protezione delle transazioni senza compromettere l'esperienza utente. Infine, per aumentare il numero di pagamenti autorizzati, puoi affidarti ai tool per il miglioramento dei tassi di autorizzazione, tra cui Smart Retries (che ritenta i pagamenti nei momenti più favorevoli) e Adaptive Acceptance (che utilizza il machine learning per ottimizzare in tempo reale le richieste di pagamento in base all'emittente e al contesto).
Costi per l'apertura di una start‑up
I costi per costituire una start‑up possono variare a seconda della forma giuridica scelta, del livello di personalizzazione dell'atto costitutivo e dei servizi professionali coinvolti. Ecco una panoramica orientativa per una Srl o Srls:
Quanto costa aprire una start-up innovativa?
Eventuali |
Importo indicativo |
Note |
---|---|---|
Capitale sociale |
da 1 € a 10.000 € |
|
Diritti di segreteria (per l'iscrizione al Registro delle Imprese) |
0 € |
Le start-up innovative sono esonerate |
Imposta di bollo |
0 € |
Le start-up innovative sono esonerate |
Diritto camerale annuale |
60 € circa |
Dovuto ogni anno, dimezzato per le start-up innovative |
PEC e firma digitale |
50 - 100 € |
Strumenti obbligatori per la gestione digitale dell'impresa |
Spese notarili |
150 - 900 € |
|
Commercialista (costituzione e supporto iniziale) |
300 - 800 € |
Facoltativo, ma fortemente consigliato |
200 - 700 € |
Possibili contributi MIMIT fino all'80% |
Quante tasse pagano le start-up?
Dal punto di vista fiscale, le start-up innovative sono soggette alla stessa tassazione ordinaria prevista per le società di capitali, ma, come abbiamo visto, possono beneficiare di alcune agevolazioni e semplificazioni che riducono i costi complessivi nei primi anni di attività (tra queste, ad esempio, l'esonero dall'imposta di bollo o la detrazione IRPEF fino al 65% per gli investitori). In altre parole, non esiste un regime fiscale speciale con aliquote ridotte, ma esistono misure di vantaggio che rendono il carico fiscale più sostenibile rispetto ad altre imprese tradizionali, soprattutto in fase di avviamento.
I principali tributi e contributi che dovrai considerare se stai valutando di aprire una start-up innovativa sono:
- IRES (24%)
- IRAP (3,9%)
- IVA (aliquota ordinaria al 22%)
- Contributi INPS (percentuale minima del 24%)
- Ritenuta sui dividendi: (26%)
IRES (Imposta sul Reddito delle Società)
L'imposta principale a cui è soggetta una società di capitali è l'IRES, applicata sugli utili d'impresa. L'aliquota ordinaria è pari al 24%. Puoi trovare maggiori informazioni sull'IRES e su come calcolarlo a questa pagina.
IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive)
L'IRAP si applica sul valore della produzione netta generata in ciascuna regione. L'aliquota ordinaria è del 3,9%, ma alcune Regioni prevedono agevolazioni specifiche per le nuove imprese e in particolare per le start-up innovative. Inoltre, tieni presente che l'IRAP non consente la deduzione del costo del lavoro, il che può aumentare l'imponibile nel caso in cui tu abbia personale dipendente.
(Imposta sul Valore Aggiunto)
L'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) è un'imposta che si applica alla maggior parte dei beni e servizi venduti in Italia. Quando apri un'attività, dovrai aggiungere l'IVA ai prezzi di vendita (IVA a debito) e potrai recuperare quella pagata sui beni e servizi acquistati per l'azienda (IVA a credito). Periodicamente, ogni mese o ogni trimestre, dovrai versare allo Stato la differenza tra l'IVA incassata e quella sostenuta. Questo sistema, adottato anche in molti altri Paesi europei, costituisce uno degli elementi centrali del sistema fiscale italiano.
Contributi previdenziali
Se sei socio lavoratore della tua start-up, dovrai iscriverti alla Gestione separata INPS o alla gestione commercianti/artigiani, a seconda della tua attività. L'aliquota nella Gestione separata è pari a circa il 26,07% per il 2025. Per le altre gestioni sono previste sia aliquote percentuali (tra il 24% e il 26%) sia quote fisse da versare indipendentemente dal reddito prodotto.
Per quanto riguarda l'assunzione di dipendenti, la normativa mette a disposizione incentivi che consentono di ridurre il costo del lavoro nei primi anni di attività:
- La legge di stabilità 2015
La legge n. 190/2014, art. 1, commi 118‑124 ha introdotto un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per 36 mesi, entro il limite massimo di 8.060 € l'anno per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato nel corso del 2015, senza limiti di età. - La legge di bilancio 2021
La legge n. 178/2020, art. 1, commi 10‑15) ha rinnovato l'incentivo limitandolo ai nuovi assunti under 36 e prolungandolo, con alcune modifiche, per il triennio successivo. La misura è stata confermata da proroghe successive.
Grazie a queste agevolazioni potrai alleggerire in modo significativo il costo del personale, soprattutto se decidi di stabilizzare collaboratori chiave sin dalle prime fasi di vita della tua start‑up. Per applicare correttamente l'esonero, ti consiglio di verificare di volta in volta le circolari INPS di riferimento e di confrontarti con il tuo consulente del lavoro.
Dividendi e distribuzione degli utili in una start-up innovativa
Uno dei requisiti fondamentali per ottenere e mantenere lo status di start-up innovativa è l'impegno a non distribuire utili. Questo vincolo si applica per tutta la durata dell'iscrizione nella Sezione Speciale del Registro delle Imprese e consente di accedere alle agevolazioni fiscali e amministrative previste dalla normativa.
Nel lungo periodo, tuttavia, puoi distribuire utili ai soci una volta decaduto lo status di start-up innovativa oppure nel caso in cui tu scelga volontariamente di rinunciarvi. In questi casi, gli utili distribuiti sono soggetti a una ritenuta alla fonte del 26% se percepiti da persone fisiche residenti.
Anche se la normativa consente la distribuzione degli utili ai soci dopo il periodo di agevolazione, ti consigliamo di reinvestire gli utili, almeno nei primi anni di vita della società, al fine di sostenere la crescita, migliorare il posizionamento sul mercato e attrarre investitori. Il reinvestimento degli utili è spesso visto anche come un indicatore positivo di solidità e ambizione imprenditoriale, soprattutto da parte di business angel e venture capitalist.
Agevolazioni fiscali per investitori
Un altro aspetto molto interessante riguarda le agevolazioni riservate a chi investe nella tua start-up. Gli investitori persone fisiche possono infatti ottenere una detrazione IRPEF fino al 65% della somma investita, entro determinati limiti. Questo rende la tua impresa più attrattiva nei confronti di business angel e finanziatori esterni e ti aiuta nel lancio della start-up e nella raccolta di capitale iniziale.
Il futuro di una start-up innovativa: cosa succede dopo i primi 5 anni?
Come abbiamo visto, se decidi di aprire una startup innovativa puoi beneficiare di numerosi vantaggi, ma è importante ricordare che lo status di start-up innovativa non è permanente. Ha infatti una durata massima di cinque anni dalla data di costituzione, salvo specifiche eccezioni previste dalla normativa. Alla scadenza di questo periodo, l'impresa viene automaticamente cancellata dalla Sezione Speciale del Registro delle Imprese e perde tutte le agevolazioni per startup innovative, come le semplificazioni fiscali, societarie e contributive.
Questo passaggio, tuttavia, non rappresenta un ostacolo, ma un'evoluzione naturale del ciclo di vita dell'impresa. Se la tua attività è cresciuta in modo solido, puoi accedere a nuove forme di sostegno pensate per la fase di consolidamento. Una delle opzioni più frequenti è la trasformazione in PMI innovativa, una categoria introdotta per supportare le imprese che hanno superato la fase di avviamento ma continuano a investire in innovazione. Le PMI innovative godono di agevolazioni simili a quelle delle start-up, sebbene più contenute, e devono rispettare requisiti specifici in termini di spese in ricerca e sviluppo, personale qualificato o proprietà intellettuale.
In alternativa, la tua impresa può proseguire come società di capitali ordinaria, senza più beneficiare dello statuto speciale, ma con la possibilità di affrontare il mercato in modo più strutturato. In alcuni casi, se l'azienda dimostra di essere in una fase di scale-up, la Legge di Bilancio 2025 consente di prolungare lo status fino a sette anni.
I contenuti di questo articolo hanno uno scopo puramente informativo e formativo e non devono essere intesi come consulenza legale o fiscale. Stripe non garantisce l'accuratezza, la completezza, l'adeguatezza o l'attualità delle informazioni contenute nell'articolo. Per assistenza sulla tua situazione specifica, rivolgiti a un avvocato o a un commercialista competente e abilitato all'esercizio della professione nella tua giurisdizione.