Quali motivazioni l'hanno spinta a fondare ARTERNAL?

L'empatia. Dopo che una mia amica ha lasciato il suo lavoro per dedicarsi all'arte a tempo pieno, ho indossato il mio cappello da imprenditore per studiare la possibilità di creare un'attività nel mondo dell'arte che l'aiutasse a raggiungere i suoi obiettivi. All'inizio, ho incontrato decine di artisti e alla fine ho costruito una piattaforma chiamata MyCityMuse. Dopo aver faticato a ottenere entrate dagli artisti in una fase così precoce della loro carriera, ho deciso di concentrarmi sui collezionisti e sugli appassionati d'arte. Questa piattaforma si è trasformata in ARTLOCAL, uno Yelp per le gallerie d'arte.

Abbiamo cercato di monetizzare questa piattaforma, che era essenzialmente un'apprezzata guida per gallerie d'arte con 10.000 utenti, proponendola alle gallerie d'arte come strumento per generare traffico. La maggior parte delle gallerie ci ha detto: "A noi interessa solo la vendita di opere d'arte, non il traffico di visitatori". Quando mi sono reso conto di quanto siano importanti le relazioni nella vendita di opere d'arte, ho visto l'opportunità di dotare le gallerie dei migliori strumenti di CRM: è stato il primo momento illuminante per la ARTERNAL di oggi. Abbiamo costruito il primo strumento CRM attraverso l'incubatore di start-up del New Museum (NEW INC) a New York, come parte del loro gruppo pilota, e abbiamo perfezionato il software iniziale per supportare i piccoli commercianti.

Qual è il cliente tipico di ARTERNAL?

Lavoriamo con gallerie, società di consulenza artistica e specialisti di vendite private all'interno delle case d'asta. Hanno assistenti alle vendite, direttori e altro personale che sfruttano la nostra piattaforma per gestire le esigenze quotidiane di un'attività artistica e noi vogliamo fornire loro i migliori strumenti di back office per gestire le operazioni quotidiane su dispositivi desktop e mobili. Da quando abbiamo lanciato la piattaforma, siamo passati dai piccoli rivenditori al supporto di aziende più grandi come KARMA, David Kordansky, Hauser & Wirth, Phillips Auction House e Prizm Art Fair.

Cosa differenzia ARTERNAL da altre opzioni CRM?

ARTERNAL offre flussi di lavoro specifici per l'industria dell'arte, piuttosto che gli strumenti generici inclusi nelle piattaforme CRM più grandi. L'arte è incredibilmente visiva e volevamo che questo si riflettesse nei nostri strumenti, come Inventory Management, capace di automatizzare i flussi di lavoro, creare sale di osservazione virtuali e generare report.

Avete coniato il termine ArtTech nel 2021. Come si è evoluto negli ultimi due anni?

Inizialmente abbiamo coniato il termine ArtTech per far capire che la tecnologia può aiutare il flusso di lavoro. Il mercato dell'arte, nel suo complesso, può essere lento nell'adozione di nuovi strumenti digitali, quindi volevamo sottolineare l'importanza della tecnologia durante la pandemia, quando le gallerie erano in difficoltà. Le conversazioni si sono evolute dal modo in cui la tecnologia può aiutare l'attività in linea generale fino all'applicazione dei dati per comprendere e migliorare le operazioni e, soprattutto, le vendite.

Con ArtTech, i commercianti possono comunicare in modo più efficace con i clienti su vasta scala, tracciando e organizzando meglio le conversazioni. Le vendite diventano più semplici, poiché gli acquirenti possono visualizzare e utilizzare le sale di esposizione online per vedere l'inventario disponibile e acquistare un pezzo. Inoltre sono stati creati modi migliori di lavorare, passando da carta e penna e fogli di calcolo Excel a flussi di lavoro attraverso il nostro CRM, la gestione dell'inventario, la fatturazione, l'app mobile e altri strumenti.

In che modo ARTERNAL sta diventando la prima soluzione fintech integrata SaaS nel mondo dell'arte?

I pagamenti stanno diventando un argomento di conversazione ricorrente quando incontriamo clienti potenziali ed esistenti. Volevamo essere all'avanguardia in questa tecnologia per aiutare le persone a semplificare le procedure operative aziendali e a condurre tutto su un'unica piattaforma. Ci siamo ispirati alle neobanche, che consentono di effettuare un bonifico bancario senza necessità di recarsi in banca.

Con Stripe possiamo ora offrire ai nostri clienti uno strumento di finanziamento incorporato, grazie al quale gli acquirenti possono pagare una determinata opera d'arte nel tempo, con opzioni di fatturazione all'interno del nostro prodotto per migliorare le vendite. Il mondo dell'arte si basa sulla fiducia e la nostra partnership con Stripe aggiunge un ulteriore livello di fiducia.

Come immagina l'integrazione dei servizi di pagamento a rate con le soluzioni di ARTERNAL?

Per quanto riguarda il mondo dell'arte, il pagamento a rate è utile in diversi modi. In primo luogo, di tanto in tanto si presentano problemi di flusso di cassa all'interno delle gallerie e il pagamento a rate offre un modo per ottenere il pagamento completo in anticipo, mentre la banca acquirente o il compratore paga nel tempo. In secondo luogo, la galleria non offre linee di credito revolving, perché non possiede un sistema di valutazione del credito, ma riesce comunque a estendere le opzioni di pagamento a chi non è certa che effettuerà il pagamento nel tempo. In terzo luogo, tenere traccia dei pagamenti di una moltitudine di clienti è inefficiente e può portare a una perdita di entrate se non si ha il tempo di riconciliare i debiti. Il pagamento a rate semplifica completamente questo aspetto e, incorporato nel nostro software verticale, fornisce un facile accesso ai collezionisti per dilazionare i pagamenti nel tempo. Per i commercianti d'arte, questo consente di offrire ai clienti la possibilità di scegliere, qualsiasi siano le loro esigenze. Il pagamento a rate offre un'esperienza più fluida rispetto ai piani di pagamento.

Per gli acquirenti, il pagamento a rate elimina una particolare barriera all'ingresso nel mercato dell'arte. Molti grandi collezionisti esperti hanno iniziato con un piano di pagamento e la maggior parte non è a conoscenza di questa possibilità. Un numero maggiore di persone può ora acquistare opere d'arte pagando a rate, anziché dover disporre di liquidità. Questo aiuta immensamente dal punto di vista dei diversi acquirenti, favorendo l'ingresso di nuovi soggetti che desiderano partecipare ma che prima erano esclusi. Dal punto di vista di un collezionista esperto, l'opzione di pagamento a rate consente di destinare la liquidità ad altri beni, invece di avere i fondi bloccati in un unico acquisto in tempo reale.

Come si evolverà in futuro la collaborazione con Stripe?

Il futuro del mercato dell'arte è il cosiddetto peer-to-peer, e stiamo assistendo a un crescendo di vendite private. Stripe ha molti prodotti finanziari che permettono ad ARTERNAL di essere più innovativa. Intendiamo avvalerci degli strumenti di Stripe e sfruttare al meglio le opportunità esistenti per consentire questa attività peer-to-peer, sia tramite ACH sia tramite bonifici bancari, che permettono ai nostri clienti di costruire un futuro digitale e finanziario senza problemi. Stripe è un partner che può contribuire alla realizzazione di questo obiettivo.

Su quali valori condivisi Stripe e ARTERNAL si allineano in modo unico?

Entrambi abbiamo a cuore l'accesso e il commercio. In qualità di fondatore nero, voglio che altri imprenditori e proprietari di attività abbiano accesso alle tecnologie più recenti e all'avanguardia. Con Stripe Atlas, i fondatori hanno la possibilità di avviare rapidamente la propria attività attraverso strumenti legali e finanziari. L'attenzione per le attività, in particolare per quelle di piccole dimensioni, è un aspetto che sta molto a cuore a entrambi.