Il capitale circolante ti fa vedere l'efficienza con cui il denaro scorre nella tua attività. Il ciclo ti dice per quanto tempo i tuoi soldi sono vincolati come inventario, quanto velocemente ti pagano i clienti e quanto polmone hai prima che le fatture debbano essere pagate. Questi segnalano quanto sono resilienti o rigide le tue operazioni.
Di seguito descriveremo il ciclo del capitale circolante, cosa lo guida e come rafforzarlo in modo che la tua liquidità possa rendere di più per la tua attività.
Di cosa parla questo articolo?
- Che cos'è il ciclo del capitale circolante?
- Quali sono le fasi del ciclo del capitale circolante?
- Come si calcola il ciclo del capitale circolante?
- Perché un ciclo del capitale circolante più breve è migliore per le attività?
- Quali sono le difficoltà di un ciclo del capitale circolante lungo?
Che cos'è il ciclo del capitale circolante?
Il ciclo del capitale circolante è il tempo impiegato dalla tua attività per convertire in liquidità il capitale circolante totale netto. Il ciclo tiene traccia del tempo in cui la liquidità rimane bloccata come inventario e fatture ai clienti e quanto velocemente puoi trasformare quell'investimento in fondi disponibili.
Ecco il flusso di base:
Acquisti scorte o materie prime (a volte a credito).
Vendi ai clienti.
Riscuoti il pagamento.
Ripeti il processo.
L'obiettivo è mantenere questo ciclo breve e costante: quanto più a lungo il tuo denaro è bloccato in magazzino o fatture non pagate, tanto più è difficile coprire i costi o rispondere alle opportunità.
Un ciclo breve significa che la tua attività è efficiente: vendi rapidamente le scorte, riscuoti prontamente i pagamenti e utilizzi i termini di pagamento dei fornitori per conservare la liquidità un po' più a lungo. Un ciclo lungo significa che una parte maggiore della tua liquidità rimane bloccata e questo può mettere a dura prova la tua liquidità, anche se l'attività è in piena espansione.
Alcune attività operano con un ciclo del capitale circolante negativo, il che significa che vengono pagate dai clienti prima di dover pagare i fornitori. Tuttavia, per la maggior parte delle attività il ciclo del capitale circolante è un obiettivo mobile che deve essere monitorato e gestito attentamente per garantire che ci sia abbastanza liquidità disponibile per mantenere operativa l'attività.
Quali sono le fasi del ciclo del capitale circolante?
Il ciclo del capitale circolante è un ciclo in tempo reale che determina per quanto tempo la tua attività pagherà di tasca propria prima di ricevere un pagamento. Sebbene il ciclo appaia diverso da un settore all'altro, il relativo modello è costante.
Questo ciclo si divide in tre fasi: inventario, contabilità clienti e contabilità fornitori.
Inventario
L'inventario viene acquistato a credito, spesso con termini di pagamento a 30, 60 o 90 giorni netto. L'inventario è classificato come attività corrente in relazione al capitale circolante, ma quanto più a lungo l'inventario rimane invenduto, tanto più a lungo rimane bloccato il contante. Se l'inventario si rinnova rapidamente, il denaro viene svincolato.
Questa fase è influenzata da:
Strategia di inventario (just-in-time o ordini massivi)
Capacità di prevedere la domanda
Velocità con cui si possono spostare le giacenze da produzione a evasione degli ordini
La metrica pertinente è il Days Inventory Outstanding (DIO), che misura direttamente il tempo in cui il denaro rimane fermo sugli scaffali.
Contabilità clienti
Una volta venduti beni o servizi, si entra nella fase contabilità clienti. Questa dura per il tempo che intercorre tra l'effettuazione di una vendita e la ricezione del pagamento. Se vendi a 30, 60 giorni netto o più, questa fase può dilungarsi e lasciare il tuo denaro nel limbo anche se il lavoro è finito.
Questa fase è influenzata da:
Velocità e precisione della fatturazione
Termini di pagamento offerti (e fatti rispettare)
Follow-up del pagamenti in ritardo
Metodi di pagamento accettati (ad esempio, bonifico istantaneo o assegno)
Quanto più a lungo dura questa fase, tanto più a lungo devi sopportare l'onere finanziario di quella vendita. La metrica da osservare è DSO (Days Sales Outstanding), ovvero il periodo medio di riscossione dei pagamenti.
Contabilità fornitori
Questa fase finale riguarda il tempo a disposizione per pagare i fornitori. Una buona gestione dei debiti significa utilizzare in modo completo e intelligente i termini di credito che hai negoziato, senza compromettere le relazioni o incorrere in penali.
Questa fase è influenzata da:
Allungamento dei termini di pagamento (entro limiti ragionevoli)
Utilizzo dell'automazione per la contabilità fornitori per pagare puntualmente (né in anticipo né in ritardo)
Sincronizzazione dei debiti con i flussi di cassa in entrata per bilanciare la liquidità
La metrica pertinente è il Days Payables Outstanding (DPO), cioè il tempo impiegato mediamente per pagare i fornitori. Quanto maggiore è la metrica (senza compromettere le relazioni con i fornitori), tanto più a lungo si conserva il denaro.
Come si calcola il ciclo del capitale circolante?
Il ciclo del capitale circolante è condizionato da questi fattori:
Tempo in cui l'inventario rimane a magazzino prima di essere venduto
Velocità con cui vieni pagato dopo una vendita
Tempo di attesa prima di pagare le fatture
Formula: Ciclo del capitale circolante = Giorni di inventario + Giorni di riscossione dei crediti – Giorni di pagamento dei debiti
Ogni valore immesso rispecchia una parte importante del modo in cui il denaro si muove nella tua attività. Ecco come calcolarli:
Giorni di inventario (DIO)
Questo valore ti dice per quanto tempo, in media, il tuo inventario rimane in magazzino prima di essere venduto.
Formula: DIO = (Inventario medio / Costo del venduto [COGS]) × 365
Ad esempio, se tieni 50.000€ in inventario e il COGS annuale è di 300.000€:
- (50.000 / 300.000) × 365 ≈ 61 giorni
Questo significa che il tuo denaro è bloccato come inventario per circa due mesi prima di passare alla fase successiva.
Giorni di riscossione dei crediti (DSO)
Questo valore misura il tempo necessario per riscuotere il pagamento dopo una vendita. L'orologio parte quando si invia la fattura al cliente e la vendita diventa un credito.
Formula: DSO = (Media contabilità clienti / Ricavi netti) × 365
Ad esempio, con 200.000 euro in contabilità clienti e 1,2 milioni di euro di ricavi annuali:
- (200.000 / 1.200.000) × 365 ≈ 61 giorni
In media ci vogliono circa due mesi per trasformare una vendita in liquidità.
Giorni di pagamento dei debiti (DPO)
Questo misura il tempo necessario per pagare i fornitori.
Formula: DPO = (Media contabilità fornitori / COGS) × 365
Ad esempio, se devi 150.000 euro e il tuo COGS annuale è di 600.000 euro:
- (150.000 / 600.000) × 365 ≈ 91 giorni
Quindi impieghi circa tre mesi per pagare i fornitori.
Se i tuoi debiti si estendono più a lungo del tempo necessario per vendere l'inventario a magazzino e riscuotere il pagamento, il ciclo del capitale circolante diventa negativo. Questo significa che i clienti stanno finanziando efficacemente le tue operazioni e molti rivenditori e attività di abbonamento di successo operano così. Tuttavia, ci vuole disciplina e precisione per supportare il ciclo.
Perché un ciclo del capitale circolante più breve è migliore per le attività?
Un ciclo del capitale circolante più breve significa che la liquidità ritorna più velocemente: questo migliora la liquidità, riduce i costi di finanziamento e consente una maggiore flessibilità della tua attività.
Ecco come funziona:
Liquidità più forte
Quanto più brevemente il tuo denaro è vincolato come inventario o fatture, tanto più ne hai a disposizione. Questo significa che sei in una posizione migliore per coprire le spese operative, rispondere rapidamente alle opportunità e resistere a rallentamenti o ritardi imprevisti. Un ciclo più breve tiene in circolazione una parte maggiore del denaro invece di rimanere inattivo in crediti o scorte invendute.
Riduzione dei costi di finanziamento
Quando la carenza di capitale operativo liquido si riduce, fai meno ricorso a finanziamenti esterni, come linee di credito o prestiti a breve termine. Questo significa che paghi meno interessi e commissioni e riduci la dipendenza da capitali esterni.
Più flessibilità e controllo
Il denaro che si muove rapidamente ti offre delle scelte. Non devi aspettare le vendite passate per finanziare la prossima mossa. Invece, puoi investire con fiducia nella crescita, reinvestire prima i profitti e adeguarti più rapidamente ai cambiamenti delle condizioni di mercato. Un ciclo più veloce crea agilità per la tua attività.
Minori rischi operativi
Quanto più a lungo il tuo denaro è vincolato, tanto più sei vulnerabile ai problemi. Un pagamento in ritardo da parte di un cliente, un'impennata dei costi delle materie prime o un ritardo nella spedizione colpiscono più duramente quando sei già a corto di denaro. Un ciclo breve ti offre un tampone per assorbire il rischio.
Quali sono le difficoltà di un ciclo del capitale circolante lungo?
Un ciclo del capitale circolante lungo significa che il tuo denaro rimane bloccato più a lungo, come inventario o fatture in attesa di pagamento. Nel tempo, questo dilungamento può creare problemi a quasi tutta l'attività.
Ecco dove influisce:
Pressione sul flusso di cassa
Quando ci vuole troppo tempo per trasformare i beni in contanti, ti ritrovi a dover finanziare il divario. Devi comunque pagare i fornitori, anche se stai aspettando settimane o mesi per riscuotere il ricavato delle vendite. Il tuo conto profitti e perdite potrebbe sembrare solido, ma la liquidità può scarseggiare rapidamente. Questo divario mette sotto pressione la tua capacità di soddisfare gli obblighi a breve termine.
Dipendenza da finanziamenti esterni
Per rimanere operative durante un ciclo lento, molte imprese si rivolgono a prestiti a breve termine, linee di credito o finanziamento delle fatture. Sebbene questi strumenti siano utili, hanno comunque un costo. Gli interessi e le commissioni erodono i margini, la forte dipendenza dal debito riduce la flessibilità finanziaria e qualsiasi interruzione dell'accesso ai finanziamenti può trasformarsi rapidamente in una crisi.
Costi operativi più elevati ed esposizione al rischio
Quanto più a lungo è vincolato il denaro, tanto più costa gestirlo. L'inventario che non si muove velocemente occupa spazio e aumenta i costi di stoccaggio. Le merci deperibili o stagionali rischiano il deterioramento o l'obsolescenza. I ritardi di pagamento da parte dei clienti aumentano il rischio di crediti inesigibili che non verranno mai riscossi. Inoltre, il tracciamento delle fatture scadute sovraccarica i team finanziari e operativi. In ogni scenario, finisci per spendere di più mentre aspetti che arrivino i contanti.
Ritardi nei pagamenti
Quando la liquidità scarseggia, spesso le attività iniziano a rallentare i pagamenti. Questo può comportare la mancata riduzione degli sconti per pagamenti anticipati, penali per i ritardi, deterioramento delle relazioni con i fornitori e riduzione del potere negoziale. Quello che inizia come un problema di tempistica da parte tua può ripercuotersi all'esterno e influire sulla tua catena di approvvigionamento, sulle partnership e sulla reputazione.
Crescita limitata
La liquidità vincolata alle operazioni non è disponibile per nuove linee di prodotti, piani di espansione, assunzioni e marketing. Anche se stai riscontrando una forte domanda, un ciclo di cassa lento può impedirti di capitalizzarla. La crescita rallenta se non sei in grado di finanziarla.
Maggiore vulnerabilità ai disservizi
Un ciclo lungo lascia esposti. Se la domanda diminuisce, un cliente è inadempiente o i costi di fornitura aumentano, hai meno capitale circolante disponibile per assorbire il colpo.
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