Effetto della normativa PSD2 su marketplace e piattaforme

Una guida di Stripe per orientarsi tra le normative sui pagamenti online in Europa

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Michael Cocoman
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David Schreiber

Attualmente responsabile del reparto legale di Stripe per l'area EMEA, Michael Cocoman in precedenza ha gestito le normative internazionali e si è occupato dell'espansione della nostra offerta di prodotti globali. David Schreiber ha promosso l'espansione di Stripe Connect in Europa, lavorando a stretto contatto con i nostri maggiori utenti internazionali.

  1. Introduzione
  2. Come funzionano le piattaforme?
    1. Impostazione contrattuale
    2. Impostazione dei pagamenti
  3. Che cosa sono i servizi di pagamento regolamentati?
  4. Che cos’è l’esenzione per gli agenti commerciali?
    1. L’esenzione per gli agenti commerciali in base alla normativa PSD2
  5. Altre considerazioni sulla normativa PSD2 per le piattaforme
    1. Il test della regolare occupazione o attività commerciale
    2. Esenzione per le reti limitate
  6. Qual è l’approccio di Stripe ai pagamenti per le piattaforme?

Ultimo aggiornamento: 14 settembre 2021

La legge europea sui pagamenti, nota come Seconda direttiva sui servizi di pagamento o PSD2, ha introdotto importanti cambiamenti che hanno avuto un impatto significativo sulle piattaforme nonché sulle attività di marketplace in Europa. Molte di queste aziende non possono contare su un'esenzione dalle licenze di cui si erano avvalse in precedenza.

In una tipica impostazione marketplace, in cui una piattaforma opera come intermediario per clienti e venditori senza vendere essa stessa il prodotto o il servizio, la piattaforma non può ricevere i pagamenti dovuti dai clienti ai venditori. Se lo fa, dovrà ottenere una licenza per i pagamenti da un'autorità di regolamentazione e diventare un'azienda regolamentata. Stripe Connect offre un'alternativa a queste piattaforme: le piattaforme che utilizzano Stripe Connect non ricevono i pagamenti dovuti dai clienti ai venditori e, invece di dover diventare un fornitore autorizzato di servizi di pagamento regolamentati, possono concentrarsi sull'espansione delle loro attività di marketplace. Per sapere di più sulle modifiche previste dalla normativa PSD2, consulta la nostra guida di seguito.

Le piattaforme multi-sided, o attività di marketplace, sono tra le attività Internet più interessanti e stanno trasformando il nostro modo di acquistare e vendere. Dai servizi on demand alle piattaforme business-to-business (B2B), dal crowdfunding alla sharing economy, dall'e-commerce alle biglietterie online, i marketplace stanno rendendo possibile l'accesso a basi di clienti globali, ampliando la scelta dei consumatori e consentendo ai venditori di scalare le proprie attività ben oltre quanto fosse possibile in precedenza. Stripe supporta molte di queste piattaforme in Stripe Connect, un prodotto unico per i pagamenti tramite piattaforma.

Le piattaforme online funzionano come portali centrali che consentono le transazioni tra clienti e venditori. Dalle prime pionieristiche piattaforme come eBay e Amazon ai successi più recenti come Shopify, Etsy e Kickstarter, si è sviluppato a livello globale un settore delle piattaforme estremamente diversificato, che offre a clienti e fornitori nuovi mercati e nuove possibilità di scelta. L'Europa è stata il luogo di nascita di molte piattaforme innovative, come Deliveroo, Catawiki e ManoMano, nonché di nuove piattaforme fintech, come Zopa e Monzo.

Poiché le piattaforme sono diventate un motore sempre più importante del commercio digitale in Europa, il loro ruolo ha attirato una maggiore attenzione da parte delle autorità di regolamentazione, allo scopo di garantire che le norme sulla protezione dei clienti, sull'antiriciclaggio e sulla concorrenza tengano il passo con l'innovazione tecnologica. Grazie alla nostra esperienza nel gestire i pagamenti per migliaia di piattaforme in tutto il mondo, abbiamo incontrato molte delle sfide in campo normativo che le piattaforme devono affrontare.

In questa guida presentiamo alcune considerazioni su come le piattaforme in Europa possono orientarsi al meglio tra i cambiamenti previsti dalla normativa PSD2, che hanno un impatto significativo sul modo in cui le piattaforme gestiscono i pagamenti. Molte piattaforme che ricevono pagamenti in Europa hanno fatto affidamento sulla cosiddetta esenzione per gli "agenti commerciali" dalle licenze di pagamento. Analizziamo come è cambiata questa esenzione e l'impatto che ha sulla posizione normativa delle piattaforme in Europa. Sebbene non si tratti di una consulenza legale (le piattaforme dovrebbero valutare in modo indipendente le proprie impostazioni specifiche), le nostre opinioni nascono dalla nostra esperienza del complesso panorama normativo dei pagamenti su cui si basa il nostro prodotto per i pagamenti tramite piattaforma, Stripe Connect.

Il principale cambiamento per le piattaforme sta nel fatto che, se agiscono per conto sia di clienti che di venditori (come la maggior parte delle piattaforme), possono evitare di diventare un'azienda autorizzata e regolamentata solo se non possiedono o controllano fondi, affidandosi invece a un fornitore di servizi di pagamento autorizzato. Stripe Connect risolve questi problemi normativi per le piattaforme, eliminando le complessità associate alle licenze di pagamento e rendendo la conformità alle normative meno onerosa.

Come funzionano le piattaforme?

Impostazione contrattuale

In base all'impostazione della maggior parte delle piattaforme online, la piattaforma si limita a facilitare la vendita dal venditore al cliente (acquirente), ma non opera come venditore o rivenditore. Il venditore effettua la vendita al cliente e il cliente deve un pagamento al venditore. La piattaforma generalmente trasferisce il rischio economico al venditore, che si assume anche determinati obblighi finanziari, legali e fiscali associati alla vendita di prodotti o servizi al cliente. Alcuni esempi di obblighi che possono ricadere sul venditore, anziché sulla piattaforma, sono: la responsabilità per i prodotti consegnati al consumatore, i resi, i requisiti locali in materia di IVA e i requisiti di licenza o di assicurazione obbligatoria per prodotti o servizi concessi in licenza o assicurabili (ad esempio, l'assicurazione obbligatoria per i taxi).

Questo concetto tipico dei marketplace, che consiste nel facilitare ma non nell'effettuare le vendite, è spesso essenziale per il successo economico delle piattaforme, molte delle quali altrimenti non potrebbero esistere. Le piattaforme cercano di garantire che il loro ruolo sia solo quello di facilitare la vendita di prodotti o servizi, inserendo nei contratti con i venditori frasi come "Il contratto per la fornitura del servizio intercorrerà tra il venditore e il cliente", "La piattaforma svolge solo un ruolo di facilitazione o di supporto" o "La responsabilità della piattaforma si limita a facilitare la disponibilità del sito, dell'applicazione e dei servizi". Spesso le piattaforme non stipulano contratti con il cliente, mentre è il venditore a stipulare contratti sia con il cliente che con la piattaforma.

image - IT

Impostazione dei pagamenti

Anche se il cliente deve un pagamento al venditore, molte piattaforme gestiscono direttamente i pagamenti e operano come intermediari tra acquirenti e venditori. Quando il cliente effettua un pagamento per il prodotto o il servizio, il pagamento viene spesso ricevuto dalla piattaforma e successivamente versato al venditore dalla piattaforma stessa.

Diagram 2 - IT

Questo flusso di pagamenti dovuti dal cliente al venditore spesso non è allineato alla responsabilità contrattuale, come illustrato di seguito. Anche se la piattaforma non effettua la vendita al cliente e non le è dovuto un pagamento, spesso riceve dal cliente il pagamento dovuto al venditore. Tuttavia, il debito del cliente nei confronti del venditore non viene saldato o estinto quando la piattaforma riceve i fondi.

Diagram 3 - IT

Nel caso in cui la piattaforma riceva pagamenti dal cliente per le vendite effettuate dal venditore, ovvero gestisca denaro di proprietà del venditore, la maggior parte delle interpretazioni della normativa europea sui pagamenti considera questa attività come regolamentata. Ciò richiede che la piattaforma ottenga una licenza per i pagamenti, a meno che non rientri in un'esenzione. Molte piattaforme che gestiscono i pagamenti in questo modo hanno fatto affidamento sull'esenzione per gli "agenti commerciali" prevista dalla normativa PSD1 (il modello precedente alla PSD2) come base per il fatto di non disporre della licenza. Questa esenzione, tuttavia, è cambiata con la normativa PSD2. Prima di esaminare l'esenzione per gli agenti commerciali, è utile capire cosa sono i servizi di pagamento regolamentati.

Che cosa sono i servizi di pagamento regolamentati?

Le seguenti attività sono considerate servizi di pagamento regolamentati nell'UE:

  • Gestione di un conto per i pagamenti e possibilità di depositare e prelevare denaro da un conto per i pagamenti, ad esempio trattenuta di fondi per un'azienda in un conto bancario prima di versarli in base alle istruzioni dell'azienda
  • Esecuzione di operazioni di pagamento, ad esempio elaborazione di pagamenti da clienti ad aziende
  • Emissione di strumenti di pagamento o acquisizione di transazioni di pagamento, ad esempio acquisizione ed elaborazione di transazioni con carta di credito
  • Rimessa di denaro, ad esempio trasferimento di fondi per conto di un debitore a un beneficiario
  • Servizi di disposizione di ordini di pagamento (novità della normativa PSD2), ad esempio avvio di un pagamento, come un bonifico bancario, dal conto bancario di un cliente a un'azienda
  • Servizi informativi sui conti (novità della normativa PSD2), ad esempio fornitura di informazioni consolidate o aggregate relative ai conti per i pagamenti detenuti presso i fornitori di servizi di pagamento

Con Stripe Connect, forniamo servizi di pagamento regolamentati alle piattaforme in Europa, in virtù della nostra autorizzazione come istituto di moneta elettronica.

Nel caso in cui una piattaforma entri in possesso o controlli i fondi dovuti da un cliente a un venditore e successivamente li versi a quest'ultimo, si ritiene che la piattaforma fornisca servizi di pagamento regolamentati (come la gestione di un conto di pagamento, l'esecuzione di transazioni di pagamento o il versamento di denaro), a meno che non rientri in un'esenzione, come l'esenzione per gli agenti commerciali.

Che cos'è l'esenzione per gli agenti commerciali?

Le piattaforme si sono appellate all'esenzione per gli agenti commerciali sostenendo di operare come agenti commerciali autorizzati a negoziare o concludere la vendita di prodotti o servizi per conto del venditore. Secondo questa interpretazione, si ritiene che il cliente non effettui il pagamento alla piattaforma ma al venditore, attraverso il suo agente commerciale (la piattaforma). Il venditore viene considerato come destinatario del pagamento, in termini legali, non appena il pagamento viene ricevuto dal suo agente, la piattaforma. Molte piattaforme hanno cercato di fare affidamento su questa esenzione invece di diventare un fornitore autorizzato di servizi di pagamento regolamentati.

Molte autorità di regolamentazione in Europa ritengono che le piattaforme, aggregando l'offerta e la domanda a livello di mercato (riunendo acquirenti e venditori in un sito web o in un'app), operino sia per il debitore (ricevendo ordini e pagamenti dal cliente, nonché offrendo potenzialmente al cliente vantaggi come sconti per i membri) che per il beneficiario (inviando gli ordini e i pagamenti ricevuti al venditore). Prima della normativa PSD2, alcuni paesi consentivano all'agente commerciale di operare contemporaneamente per conto del debitore e del beneficiario, ma altri paesi applicavano l'esenzione in modo più rigoroso, consentendo all'agente commerciale di operare solo per conto del debitore o del beneficiario, ma non di entrambi. Inoltre, alcune autorità di regolamentazione hanno ritenuto che, poiché non vi è un'effettiva negoziazione o conclusione della vendita da parte della piattaforma, quest'ultima non dovrebbe essere considerata un agente commerciale. Questa applicazione incoerente dell'esenzione per gli agenti commerciali è stata problematica per le piattaforme in quanto, a differenza di una licenza per i pagamenti, un'esenzione riconosciuta in un paese non può essere applicata in tutta Europa.

L'esenzione per gli agenti commerciali in base alla normativa PSD2

La normativa PSD2 chiarisce la zona grigia relativa agli agenti commerciali. L'esenzione per gli agenti commerciali ora è disponibile solo quando un agente commerciale opera molto chiaramente per conto del debitore o del beneficiario, ma non di entrambi. Se opera per entrambi, una piattaforma può evitare l'obbligo di licenza solo se non possiede o controlla i fondi (cioè se si affida a un fornitore di servizi di pagamento autorizzato). Secondo un'opinione diffusa tra le autorità di regolamentazione di tutta Europa, le piattaforme che gestiscono i propri pagamenti non possono più fare affidamento sull'esenzione dalla licenza per gli agenti commerciali. La normativa PSD2 ribadisce che l'esenzione per gli agenti commerciali include "le transazioni di pagamento dal debitore al beneficiario attraverso un agente commerciale autorizzato tramite un contratto a negoziare o a concludere la vendita o l'acquisto di beni o servizi per conto del solo debitore o del solo beneficiario".

Il cambiamento è spiegato nel preambolo della normativa PSD2, in cui si afferma che l'esenzione per gli agenti commerciali prevista dalla PSD1 è stata:

... applicata in modo molto diverso nei vari Stati membri. Alcuni Stati membri consentono l'uso dell'esclusione da parte di piattaforme di e-commerce che operano come intermediari per conto di singoli clienti e venditori senza un margine reale per negoziare o concludere la vendita o l'acquisto di beni o servizi. Tale applicazione dell'esclusione va oltre l'ambito di applicazione previsto dalla direttiva e può potenzialmente aumentare i rischi per i consumatori, in quanto tali fornitori rimangono al di fuori della protezione del quadro giuridico. Inoltre, le diverse modalità di applicazione determinano una distorsione della concorrenza nel mercato dei pagamenti. Per rispondere a queste preoccupazioni, l'esclusione dovrebbe quindi applicarsi quando gli agenti operano solo per conto del debitore o solo per conto del beneficiario, indipendentemente dal fatto che siano o meno in possesso dei fondi dei clienti. Nel caso in cui gli agenti operino per conto sia del debitore che del beneficiario (come nel caso di alcune piattaforme e-commerce), dovrebbero essere esclusi solo se non entrano mai in possesso né hanno il controllo dei fondi dei clienti.

Per illustrare la modifica dell'esenzione per gli agenti commerciali, la Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito afferma che:

Un esempio di situazione in cui una piattaforma opera sia per il debitore che per il beneficiario è il caso in cui la piattaforma consente a un debitore di trasferire fondi su un conto che controlla o gestisce, ma ciò non costituisce un saldo del debito del debitore nei confronti del beneficiario, quindi la piattaforma trasferisce importi corrispondenti al beneficiario, in base a un contratto stipulato con quest'ultimo.

La FCA offre anche l'esempio specifico di una piattaforma online per la raccolta fondi, che accetta le donazioni prima di trasmetterle al destinatario. Viene specificato che una piattaforma di questo tipo non potrà fare affidamento sull'esenzione per gli agenti commerciali perché "non è un agente commerciale autorizzato tramite un contratto a negoziare o a concludere la vendita o l'acquisto di beni o servizi per conto del solo debitore o del solo beneficiario".

Il restringimento dell'esenzione per gli agenti commerciali mira a proteggere i pagamenti effettuati dai consumatori ai venditori e a evitare distorsioni della concorrenza. Quando una piattaforma riceve i pagamenti dovuti dal cliente al venditore, quest'ultimo non solo si assume l'obbligo contrattuale nei confronti del cliente, ma anche l'ulteriore rischio di credito che la piattaforma sia inadempiente prima di pagare il venditore. Dal punto di vista della concorrenza, la normativa PSD2 tenta di uniformare le condizioni in Europa per quanto riguarda le modalità di applicazione dell'esenzione per gli agenti commerciali da parte dei singoli paesi.

Altre considerazioni sulla normativa PSD2 per le piattaforme

Il test della regolare occupazione o attività commerciale

Le piattaforme devono anche considerare se i loro servizi di pagamento costituiscono una "regolare occupazione o attività commerciale" poiché, secondo la normativa PSD2, la licenza è "limitata ai fornitori di servizi che offrono servizi di pagamento come regolare occupazione o attività commerciale". Il punto di vista della FCA in merito è significativo, in quanto afferma che "i servizi devono essere forniti come una regolare occupazione o attività commerciale di per sé e non semplicemente come accessorio di un'altra attività commerciale" e "il fatto che un servizio sia fornito come parte di un pacchetto con altri servizi non lo rende, tuttavia, necessariamente accessorio a tali servizi: la questione è se tale servizio sia, in base ai fatti, di per sé svolto come regolare occupazione o attività commerciale". È molto difficile immaginare che l'attività di una piattaforma che riceve pagamenti dai clienti e paga i venditori per tutte le transazioni condotte attraverso la piattaforma possa essere considerata meramente accessoria e non una regolare occupazione o attività commerciale di tale piattaforma.

Esenzione per le reti limitate

Questa esenzione si applica a una gamma molto limitata di attività, come i pagamenti "a circuito chiuso". Tuttavia, anche se le piattaforme rientrano nell'ambito estremamente ristretto dell'esenzione per le reti limitate, devono notificare all'autorità di regolamentazione competente se le loro transazioni di pagamento nei 12 mesi precedenti sono superiori a 1 milione di euro. In tal caso, l'autorità di regolamentazione può richiedere loro di ottenere una licenza per i pagamenti.

Qual è l'approccio di Stripe ai pagamenti per le piattaforme?

Quando abbiamo progettato Stripe Connect, volevamo che il carico normativo dei pagamenti in Europa ricadesse su Stripe e sulla nostra licenza per la moneta elettronica, anziché sulle piattaforme. A tal fine, abbiamo creato un prodotto completamente nuovo, progettando i flussi di pagamento in modo da garantire che le piattaforme non entrino in possesso dei fondi, né li controllino.

Per i motivi illustrati in precedenza, le realtà commerciali fanno sì che la maggior parte delle piattaforme desideri facilitare le vendite piuttosto che effettuarle e, poiché operano sia per conto dei clienti che dei venditori, è fondamentale che queste piattaforme non entrino in possesso dei fondi, né li controllino. Questo è l'elemento normativo centrale alla base dello sviluppo di Connect da parte di Stripe e uno dei motivi principali per cui molte piattaforme in Europa hanno scelto Stripe.

Con Connect, Stripe stipula contratti sia con il venditore che con la piattaforma per versare i pagamenti al venditore e le commissioni alla piattaforma. I fondi dovuti dal cliente al venditore non sono mai in possesso o sotto il controllo della piattaforma. Questi fondi vengono invece versati sul conto bancario regolamentato di Stripe a beneficio del venditore, prima di essere pagati al venditore da Stripe. I servizi di pagamento regolamentati sono forniti da Stripe e non dalla piattaforma, che quindi non deve sostenere i significativi oneri normativi e di conformità necessari per ottenere una licenza o un'esenzione per i pagamenti. Tornando al nostro diagramma di flusso combinato di responsabilità e fondi, Connect funziona come segue:

Diagram 4 - IT

Oltre a farsi carico dell'onere normativo per i pagamenti, il design del prodotto Connect assicura anche alle piattaforme ulteriori vantaggi e garanzie, quali:

  • Supporto per l'aggiunta e la verifica dei venditori. Stripe sfrutta la sua esperienza nella verifica di milioni di account e utilizza sistemi proprietari per approvare un maggior numero di utenti con la massima facilità.
  • Personalizzazione dell'esperienza del venditore, ad esempio i venditori possono lasciare che sia la piattaforma a gestire l'esperienza, compresi l'interfaccia utente, la reportistica, la gestione dei bonifici e la comunicazione con l'API di Stripe.
  • Funzionalità di pagamento innovative all'interno di Connect che supportano numerosi modelli di business, ad esempio one-to-many, many-to-many, trattenuta di fondi, addebiti sugli account, bonifici istantanei e altro ancora.
  • Routing locale delle transazioni, con un miglioramento dei tassi di accettazione e una riduzione dei costi sostenuti dai clienti per i pagamenti in oltre 135 valute e sistemi di pagamento, tra cui addebito diretto SEPA, Sofort, Alipay, WeChat Pay e altri ancora.
  • Bonifici locali ai venditori in valute locali, che permettono alle piattaforme di internazionalizzare le loro attività senza partner bancari o entità locali (consentendo bonifici in più di 15 valute in oltre 30 paesi del mondo).
  • Protezione delle informazioni sensibili delle carte di credito secondo lo standard PCI livello 1, evitando alle piattaforme di doversi preoccupare della conformità allo standard PCI.
  • Modellazione avanzata e machine learning, alla base di Stripe Radar, per monitorare le transazioni in tutte le fasi, individuare e prevenire le frodi e intervenire laddove si riscontrino attività sospette.

In sintesi, Connect fornisce alle piattaforme in Europa un flusso di pagamento sofisticato e conforme che consente alle piattaforme di definire i propri contratti con i venditori in conformità con la normativa locale sui pagamenti, senza dover ottenere specifiche licenze per i pagamenti e diventare aziende regolamentate. Stripe si fa carico di questo onere normativo in modo da consentire alle piattaforme di concentrare il tempo e le risorse sulla gestione delle loro attività. Molte centinaia di piattaforme con venditori in tutta Europa hanno già scelto di affidarsi a Stripe Connect, invece di dover ottenere una licenza per i pagamenti o rientrare in una ristretta esenzione.

Questa guida è fornita a scopo informativo e le piattaforme devono sempre verificare autonomamente le proprie posizioni normative. Se hai domande su Stripe Connect, siamo lieti di ascoltarti.

Per le risposte alle domande più frequenti degli utenti in merito allo status normativo di Stripe Connect in Europa, vedi questa pagina di domande frequenti.

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